Proseguiamo nell’analisi delle 10 supernovae scoperte da italiani nelle galassie del Catalogo Messier

Dopo aver trattato nel numero 249 di novembre 2020 la prima supernova la SN1957B scoperta dal Prof. Giuliano Romano nella galassia M84

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e dopo le quattro supernovae scoperte dall’astronomo Leonida Rosino che abbiamo analizzato nel primo numero della nuova versione di Coelum nel numero 254 di febbraio-marzo 2022

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Arriviamo seguendo un ordine cronologico alla supernova SN1989B in M66 scoperta il 30 gennaio 1989 dall’astrofilo lombardo originario della città di Magenta Federico Manzini.

Federico Manzini

Chi è appassionato di astronomia da tanti anni, ricorderà sicuramente la rubrica “Profondo Cielo” che Federico ha tenuto per tanti anni sulla storica rivista “L’Astronomia”, dove passava in rassegna gli oggetti del profondo cielo come galassie, nebulose ed ammassi aperti e globulari con consigli ed utili informazioni  per osservare e fotografare questi bellissimi oggetti.

Ma veniamo alla cronostoria di questa importante scoperta, l’unica delle 10 supernovae italiane nelle galassie Messier scoperta visualmente.

M66 è una galassia a spirale barrata posta nella costellazione del Leone a circa 35 milioni di anni luce ed accompagnata in cielo dalla vicina M65 e dalla NGC3628 formando il famoso Tripletto del Leone.

In quegli anni Federico Manzini non effettuava una ricerca sistematica di supernovae, ma ogni tanto controllava visualmente una quarantina di galassie che conosceva meglio. Alle 01,20 del 30 gennaio gli ultimi target da controllare prima di andare a letto erano proprio M65 e M66. Il cielo era veramente limpido e trasparente, riuscendo a raggiungere allo zenit la magnitudine limite ad occhio nudo di +6,3 anche se la casa di Federico con il suo osservatorio privato dista in linea d’aria circa 40 km da Milano. All’oculare da 130 ingrandimenti del riflettore da 330 mm F. 4,9 M65 appariva come un bellissimo fuso allungato, mentre M66 evidenziava lo splendido andamento delle spirali, ma immediatamente Federico si accorge di una stella luminosa di mag.+13 posta circa 50” a Nord del nucleo.

In quella posizione però è presente una evidente condensazione del braccio a Nord e sale forte di dubbio di aver preso un abbaglio. Consulta perciò vecchie immagini di archivio e con gioia appura che in quella posizione non c’è niente di così stellare. Adesso però subentra il secondo dubbio che accomuna tutti i ricercatori di supernovae: che sia un pianetino in transito proprio sulla galassia?

In quegli anni non era ancora disponibile internet per una verifica immediata ed i libri di effemeridi, che non riportavano pianetini in transito in quel momento, potevano anche non essere precisi. Aspetta pertanto oltre un’ora, ma la stella è sempre lì senza essersi mossa. Non ci sono più dubbi, si tratta davvero di una supernova!

Immagine della SN1989B in M66 ripresa da Federico Manzini con un riflettore 330mm F.4,9 somma di due negativi da 10 minuti ciascuna su pellica T-Max 400.

La mattina seguente invia un telefax a Marsden, al Central Bureau for Astronomical Telegrams di Cambrige per comunicare la scoperta. La scoperta viene confermata, ma Federico dovrà condividerla con il reverendo australiano Robert Evans, forse il più famoso astrofilo conosciuto al mondo, che circa 10 ore prima, favorito dal fuso orario, aveva individuato questa importante supernova.

Immagine della SN1989B in M66 ripresa da Carlo Colombo con un Meade LX5 da 250mm F.10 posa di 45 minuti su pellicola Scotchchrome 800-3200 sviluppata a 1000 ISO.

I primi a riprenderne lo spettro furono gli astronomi di Asiago E. Cappellaro e M. Turatto nella notte del 31 gennaio con il telescopio Copernico da 1,82 metri. La SN1989B era una supernova di Tipo Ia scoperta circa una settimana prima del massimo di luminosità, che si verificò intorno al 6 febbraio arrivando alla notevole mag.+12,5.

Per onor di cronaca, Federico vanta la suo attivo altre tre supernovae: la SN2000ev scoperta il 27 novembre 2000 nella galassia a spirale UGC3500 di tipo IIn, la SN2004bc scoperta il 1° aprile 2004 nella galassia a spirale barrata NGC3465 di tipo Ia ed infine la SN2004gq scoperta l’11 dicembre 2004 nella galassia a spirale barrata NGC1832 di tipo Ib.

Di seguito le altre supernove di Federico:

Seconda supernova scoperta da Federico Manzini, la SN2000ev nella galassia a spirale UGC3500.
Terza supernova scoperta da Federico Manzini, la SN2004bc nella galassia a spirale barrata NGC3465.
Quarta supernova scoperta da Federico Manzini, la SN2004gq nella galassia a spirale barrata NGC1832