Dopo un 2014 che ci aveva stupito con il record di ben quattro supernovae esplose nelle galassie Messier, il 2015, per contrapposizione, è stato avaro per quanto riguarda questo tipo di scoperte. Finalmente, dopo poco più di un anno e mezzo, il 2016 ci regala la sua prima supernova rilevata in una galassia Messier. Si tratta della SN2016cok esplosa nella bella galassia a spirale barrata M66 posta a circa 35 milioni di anni luce, nella costellazione del Leone.
La supernova è stata individuata la notte del 28 maggio dal programma professionale di ricerca denominato “All Sky Automated Survey for SuperNovae” (ASAS-SN) con il quadruplo telescopio da 14 cm “Brutus” posto sul monte Haleakala nelle isole Hawaii. Al momento della scoperta, la supernova mostrava una luminosità intorno alla mag. +16,5 ma in aumento. Dopo poche ore dalla scoperta, i primi a riprenderne lo spettro sono stati i cinesi del LiJiang Gaomeigu Station of Yunnan Astronomical Observatories con il telescopio da 2,4 metri. Lo spettro ha permesso di classificare la supernova di tipo IIP scoperta alcuni giorni prima del massimo, con i gas eiettati dall’esplosione che viaggiano a un velocità di circa 9000 km/s.
M66 aveva ospitato in passato altre quattro supernovae: la SN1973r di tipo II scoperta il 19 dicembre 1973 dal nostro Leonida Rosino; la SN1989b di tipo Ia scoperta il 30 gennaio 1989 dall’australiano Robert Evans e dal nostro Federico Manzini; la SN1997bs scoperta il 15 aprile 1997 dal programma professionale Lick Observatory Supernova Search (LOSS), che poi si rivelò essere un LBV Supernova Impostor; la SN2009hd di tipo IIP scoperta il 2 luglio 2009 dal sudafricano Berto Monard.
La galassia ospite M66 è una bellissima spirale, assieme alla vicina M65 e a NGC3628 formano il famoso Tripletto del Leone. Quella che si prospetta è un’ottima occasione per ottenere delle stupende immagini di queste tre galassie insieme alla supernova.
Ho seguito il consiglio della redazione avendo pubblicato il tripletto il 6-5-16 con scarse aspettative in quanto:
-troppo antecedente la mia ripresa rispetto alla scoperta
-la mia foto è stata ottenuta con il piccolo 80 mm quindi con un potere risolutivo alquanto basso
-il tempo di posa non profondissimo, meno di 1h.
Infatti dalla verifica non è emerso niente… sigh!