I due asteroidi, dopo essere arrivati alla minima distanza il 5 luglio, continueranno infatti a viaggiare di conserva nella Vergine senza allontanarsi troppo l’uno dall’altro. Come si può infatti vedere dalla cartina
a sinistra, alla fine della prima decade saranno reciprocamente distanti poco più di 25′, e soltanto il 18 la separazione supererà la soglia psicologica dei 60 primi d’arco.
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Anche per una buona parte di luglio, quindi, ci sarà la possibilità di osservare i due storici pianetini (l’avete notato? alla fine, il termine italiano, considerato da tempo desueto, è quello che per Cerere e Vesta più si avvicina alla nuova definizione – che non amo – di “pianeti nani”) nel campo di uno strumento usato a ingrandimenti medio bassi. Una congiunzione così stretta si ripeterà soltanto nel 2081, per cui capirete la mia insistenza nel pretendere, da chi si dice appassionato di astronomia, almeno una fuggevole occhiata (e due righe di conferma al sottoscritto)!