Mio nonno ripeteva spesso che settembre è il mese ideale per guardare il cielo, e a questa sua affermazione seguiva immancabile la citazione di un nostro proverbio: “una tempesta di sabbia passa, le stelle rimangono”, a significare che d’estate le notti da noi in Irak sono spesso offuscate dalla polvere in sospensione e l’autunno è molto piovoso, così che settembre è la giusta via di mezzo per godersi il paesaggio notturno. Ma so che anche in Italia è un po’ così, e la cosa mi consola perché quando chiederò ai miei sette lettori: l’avete visto Bamberga?
Indice dei contenuti Avvisiamo i lettori che
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Non dovrò sicuramente sentirmi dire no, che il tempo è stato sempre brutto… Eh sì, perché come ricorderete, ci eravamo lasciati in luglio anticipando la peculiarità della ultra opposizione settembrina di (324) Bamberga, per la quale mi sembra necessario fare un piccolo riassunto. Con i suoi 228 km Bamberga è uno degli asteroidi più grandi della Fascia… per la precisione, il 14° in ordine di diametro medio e – malgrado la composizione carboniosa e l’albedo molto bassa – è un oggetto che durante i massimi avvicinamenti al nostro pianeta arriva a brillare di mag. +8,0, al decimo posto nella classifica dei pianetini più luminosi visti dalla Terra. Il perché di questo exploit si comprende bene se si considera l’eccentricità (e = 0,338), che fa della sua orbita la terza più ellittica (dopo quelle di 164 Eva e 747 Winchester) fra tutti gli asteroidi di diametro superiore ai 100 chilometri.
Leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, nell’articolo tratto dalla Rubrica Asteroidi di Talib Kadori presente a pagina 70 di Coelum n.173.