Nel tardo pomeriggio dei giorni tra il 9 e il 12 gennaio, quando ancora il cielo sarà rischiarato dalle intense luci del tramonto, guardando verso ovest, potremo ammirare l’evoluzione di una bella congiunzione planetaria che vedrà ancora coinvolti i due pianeti gassosi giganti, Giove e Saturno, e il piccolo Mercurio. Sarà una vera e propria danza quella in cui questi pianeti si esibiranno, molto bella da osservare a occhio nudo oppure da immortalare in una fotografia che riunisca in un unico scatto le riprese effettuate su diversi giorni.

Si inizia la sera del 9 gennaio, alle ore 17:20. L’orario scelto permette di arrivare a un compromesso tra la luminosità del cielo – e la conseguente possibilità di “staccare” i pianeti dal fondo – e l’altezza degli oggetti coinvolti, che saranno comunque molto bassi sull’orizzonte. Per osservare al meglio il fenomeno consigliamo di scegliere una location che permetta un’ampia visuale fino all’orizzonte, senza ostacoli per la vista.
Con il passare dei minuti il cielo si farà più scuro e i pianeti, quindi, più evidenti, ma saranno sempre più bassi: Saturno infatti, il primo dei pianeti a tramontare, scenderà sotto l’orizzonte alle ore 18. Il 9 gennaio vedremo quindi il brillante Giove (mag. –2,0) sovrastare gli altri pianeti, alto circa 5° 50’, con Saturno (mag. +0,6) subito sotto, a sudest di Giove, ben più difficile da scorgere considerata la sua magnitudine e, più sotto ancora, a sud di Giove, Mercurio (mag. –0,9). I tre formano un interessante triangolo luminoso. Giove si troverà a circa 2° 8’ da Saturno, che a sua volta disterà da Mercurio 1° 45’.

Il giorno seguente, il 10 gennaio alla medesima ora, vedremo chiaramente i pianeti giganti aver perso altezza sull’orizzonte, mentre Mercurio l’ha guadagnata, portandosi a circa 5° e mezzo di altezza sull’orizzonte.

Questo andamento proseguirà anche nei giorni seguenti e in particolare il giorno 12 vedremo finalmente il piccolo Mercurio raggiungere la posizione più elevata, superando in altezza (anche se di poco, ponendosi a 6° 56’) il re dei pianeti del Sistema Solare.
Per ciò che riguarda Saturno, invece, con il passare dei giorni noteremo che sarà sempre più difficile scorgerlo, al punto da non riconoscerlo più, ormai perso tra i colori del tramonto.


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