Particolare la congiunzione che ci attende per il giorno 20 gennaio, alle ore 20 circa. Si tratta di un incontro tra due pianeti: il sempre affascinante Marte (mag. +0,2) e il remoto gigante di ghiaccio Urano (mag. +5,7).
Se osservato a occhio nudo, questo incontro risulterà sicuramente sfuggente, al punto che il Pianeta Rosso ci sembrerà quasi essere stato abbandonato a se stesso, “piantato in asso” senza alcun riguardo ad aspettare invano in un appuntamento astrale. Ma se passeremo all’osservazione binoculare (immagine qui a destra), potremo accorgerci facilmente che in realtà all’appuntamento è presente anche Urano, la cui magnitudine, però, non ci consente di apprezzarne la presenza con la stessa facilità di Marte.
I due pianeti si troveranno tra le stelle dell’Ariete a una distanza reciproca di 1° 36’ alle ore 20 del 20 gennaio con Marte che si posizionerà a nordovest di Urano in un sistema di riferimento equatoriale. All’orario indicato i soggetti saranno molto alti sull’orizzonte sud-sudovest, poco più di 54°.
Allargando un po’ la nostra visuale, vedremo che a poca distanza, quasi 9° a sud di Marte, è presente anche la Luna al Primo Quarto. Il chiarore lunare renderà più complessa l’osservazione di Urano, soggetto di per sé già ostico, e in queste condizioni al limite dell’impossibilità per essere rintracciato a occhio nudo anche sotto cieli tersi e limpidi.
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