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Entrati ormai nel vivo dell’autunno, il cielo di novembre ci offre un ampio panorama sulle costellazioni che osserveremo fino all’inverno prossimo!
Le giornate sono sempre meno luminose e ciò favorisce la possibilità di poter ammirare gli oggetti celesti per molto più tempo.
Già dopo il tramonto sarà possibile scorgere le costellazioni più luminose e interessanti del periodo: da Est e Sud-Est daremo il benvenuto a Toro, Gemelli, Orione, Cane Maggiore con Sirio e Auriga con Capella. Tali costellazioni, assieme ai loro astri, saranno i protagonisti dei mesi a seguire.
Nel cielo di novembre, in prossimità dello Zenit, brilla ancora la costellazione di Pegaso, mentre spostando lo sguardo verso Nord-Est troveremo le costellazioni di Perseo, Cassiopea, Cefeo, Andromeda e il Triangolo.
ANDROMEDA NEL CIELO DI NOVEMBRE
Tra le costellazioni che transitano al meridiano nel mese di novembre c’è Andromeda: l’oggetto si trova nelle vicinanze di Pegaso, con il quale condivide la stella Sirrah (α Andromeda o anche δ Pegasi) astro che costituisce il lato superiore dell’asterismo del Quadrato (vedi articolo costellazioni di ottobre).
La costellazione di Andromeda lambisce quasi la scia settentrionale della Via Lattea, estendendosi a Nord e ad Est dell’asterismo.
ANDROMEDA: TRA STELLE DOPPIE E LA REGINA DELLE GALASSIE
Oltre ad ospitare un buon numero di stelle doppie come π Andromedae, una coppia risolvibile già con un binocolo e sistemi multipli come μ Andromedae, è innegabile che la fama della costellazione è dovuta principalmente all’oggetto del profondo cielo che essa ospita: M31, la Galassia di Andromeda.
Amata da astrofotografi, astrofili, appassionati, tutti conoscono l’oggetto più lontano visibile ad occhio nudo.
M31 è uno degli oggetti del profondo cielo più paparazzati dagli astrofotografi, poiché si rivela all’obiettivo senza bisogno di sofisticate strumentazioni. Per ottenere immagini più nitide e dettagliate è chiaro che bisogna affidarsi a telescopi e camere astronomiche, oltre che a diverse fasi di elaborazione e post produzione.
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Posta a oltre 2 milioni di anni luce, M31 è una galassia a spirale, la più vicina alla nostra Via Lattea e sorprendentemente visibile ad occhio nudo da luoghi idonei all’osservazione del cielo notturno.
Partendo dalla costellazione omonima, possiamo individuare la galassia in direzione Nord-Est/Sud-Ovest, nei pressi di Perseo e Pegaso: va ribadito che è necessario avere a disposizione un cielo privo di inquinamento luminoso e di elementi di disturbo affinché M31 sia visibile ad occhio nudo.
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La Galassia di Andromeda apparirà come un batuffolo luminoso leggermente allungato sui lati, mentre con un binocolo esso si rivelerà più nitido, con la possibilità di individuare anche la galassia satellite M32.
La costellazione di Andromeda ospita anche l’interessante ammasso aperto NGC 752, posto verso il confine col Triangolo e che si mostra ben visibile con l’ausilio di un binocolo. Nei luoghi caratterizzati da un cielo particolarmente nitido l’ammasso è percepibile anche a occhio nudo.
ANDROMEDA NELLA MITOLOGIA
Figlia dei sovrani di Etiopia Cefeo e Cassiopea, Andromeda era una fanciulla bellissima che per un soffio non pagò con la propria vita la superbia di sua madre.
Cassiopea, infatti, osò vantarsi di definire lei e sua figlia molto più belle delle Nereidi, ninfe marine che componevano il corteo del dio Poseidone. Il dio del mare colse tale affermazione come un’offesa e quindi inviò il mostro marino Cetus (la costellazione della Balena) a distruggere le navi commerciali del regno dei sovrani Etiopi.
Ma neanche questo bastò a placare l’ira nefasta di Poseidone e Cefeo, dopo aver consultato l’oracolo, fu costretto a incatenare la giovane e innocente figlia Andromeda sul costone di roccia affinché espiasse con la propria vita le colpe di sua madre.
Fu Perseo a capovolgere le sorti della fanciulla servendosi del cavallo alato Pegaso, sottraendo Andromeda dalle grinfie del mostro marino e restituendole la libertà. La fanciulla ritrovò anche la felicità convolando a nozze proprio con il suo eroe.
Quando la giovane Andromeda morì, la dea Atena la tramutò in stelle, collocandola in cielo come costellazione proprio accanto Perseo.
LA COSTELLAZIONE DEL TRIANGOLO
Tra gli oggetti osservabili nel mese di novembre troviamo anche la piccola costellazione del Triangolo.
Posto poco più a Sud delle costellazioni di Andromeda e Perseo, il Triangolo è un oggetto facilmente identificabile nonostante la sua ridotta estensione e la carenza di stelle particolarmente brillanti: la sua forma infatti è riconoscibile per via della vicinanza tra loro degli astri che la compongono.
La stella alfa della costellazione è alfa Trianguli, una binaria che, nonostante sia classificata come stella principale del Triangolo, è in realtà la seconda più luminosa di questa costellazione dopo beta Trianguli, mentre il terzo vertice è composto dalla stella gamma Trianguli.
M33: LA GALASSIA NELLA COSTELLAZIONE
La costellazione ospita uno degli oggetti più conosciuti del profondo cielo: M33 o Galassia del Triangolo.
Si tratta di una galassia a spirale, la seconda più vicina alla Via Lattea dopo quella di Andromeda, che può essere individuata già con un binocolo da posti privi di qualsiasi tipo di disturbo luminoso.
Altri oggetti del profondo cielo di cui tentare l’osservazione anche con attrezzature amatoriali sono le galassie barrate NGC 672 e NGC 925.
IL TRIANGOLO NELLA MITOLOGIA
Per i greci la costellazione del Triangolo rappresentava la lettera Delta, mentre gli egizi lo identificavano come il delta del fiume Nilo; secondo lo scrittore latino Igino il Triangolo rappresentava la Sicilia (Trinacria), l’isola sacra a Cerere e dove si ritenga risalga il ratto di Persefone e la sua discesa agli inferi.
La costellazione trova anche riferimenti alle antiche tradizioni marinare e, sempre secondo Igino, il Triangolo rappresentava una sorta di segnale posto sulla via celeste e utile a Mercurio per individuare la costellazione dell’Ariete.