Dopo la pausa estiva, riprende con il numero 162 di Coelum, la consueta rubrica sulle ultime Supernovae. L’alto numero di scoperte del periodo, pero’, non ci ha dato modo di dedicare loro il giusto spazio tra le pagine della rivista. Pubblichiamo quindi online il resoconto integrale, e tutte le immagini (cliccate sulle immagini per vederle nella loro interezza), inviatoci da Fabio Briganti e Roberto Mancini dell’Italian Supernovae Search Project. |
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La scoperta principale è sicuramente quella ottenuta dal LOSS, programma di ricerca supernovae professionale del Lick Osservatory sul monte Hamilton vicino San Jose in California, che scopre la SN2012cg in ngc4424 nella notte del 17 Maggio utilizzando il telescopio di 76cm. Al momento della scoperta la supernova mostrava una magnitudine pari a +16,9. Lo spettro ha evidenziato che si tratta di una supernova di tipo Ia scoperta due settimane prima del massimo ed infatti nei primi giorni del mese di Giugno la sua luminosità è aumentata enormemente raggiungendo la ragguardevole magnitudine +12 e diventando così la supernova più luminosa di questa prima metà del 2012 superando anche la più famosa supernova in M95.
Il Master Robotic Net, altro programma professionale di ricerca supernovae, detiene una prediscovery con un’immagine ripresa due giorni prima del LOSS con la supernova appena visibile come una stellina di magnitudine +19.
La galassia ospite è una spirale barrata posta nell’ammasso della Vergine con vicino la galassia satellite PGC213994. Posta in alto ed a destra di Spica, l’alfa della Vergine, forma una bel terzetto con le galassie M49 ed M61.
Questa galassia ha però una particolarità e cioè ha ospitato nel lontano 1895 la seconda supernova di tutti i tempi scoperta al di fuori della nostra galassia. Era infatti il 16 Marzo del 1895 quando l’astronomo tedesco Max Wolf scopriva la SN1895A che raggiunse la magnitudine +12,5 quindi molto simile come luminosità all’attuale SN2012cg. Vi domanderete allora qual’è stata la primissima supernova scoperta al di fuori della Via Lattea. Dieci anni prima il 20 Agosto 1885 un altro astronomo tedesco Ernst Hartwing scopriva la SN1885A nella galassia di Andromeda M31 che raggiunse una luminosità di +5,8 quindi al limite della visibilità ad occhio nudo.
Finalmente dopo circa tre mesi privi di scoperte anche il nostro ISSP è tornato a fare centro con una bella doppietta messa a segno, nella notte del 26 e del 27 Giugno, da Fabrizio Ciabattari ed Emiliano Mazzoni dell’osservatorio di Monte Agliale (LU).
La prima è stata scoperta nella galassia CGCG 254-030 NED02, appartenente al sistema interagente di galassie PGC61709, posto al confine tra le costellazioni di Ercole e Drago a circa 500 milioni di anni luce di distanza. A questa supernova, che al momento della scoperta mostrava una magnitudine intorno a +17,0 è stata assegnata la sigla SN2012dg. Lo spettro ha evidenziato che si tratta di una supernova di tipo Ia ed è stato ottenuto in tempo di record dal team dell’osservatorio di Padova che ormai collabora in maniera continuativa e proficua con il nostro ISSP dimostrando che il lavoro di noi astrofili può essere molto utile anche ai professionisti.
La seconda, scoperta insieme a G. Pedroni, a cui è stata assegnata la sigla SN2012df, è stata scoperta in una galassia anonima vicino alla galassia PGC60882 posta nella costellazione del Drago a ben 980 milioni di anni luci. È stata individuata al limite delle potenzialità della strumentazione, poiché di magnitudine intorno a +18,5 e non è perciò un facile oggetto da osservare. La bassa luminosità avvalora infatti l’enorme distanza della galassia ospite. Anche per questa supernova lo spettro è stato ottenuto dal team dell’osservatorio di Padova, che ha permesso di classificare la supernova di tipo Ia.
Proseguendo cronologicamente nell’elenco di scoperte interessanti, arriviamo alla notte del 9 Luglio con Giancarlo Cortini dell’osservatorio di Monte Maggiore (FC) che scopre la sua quindicesima supernova, la terza in questo 2012, nella galassia ugc4067. La galassia ospite è situata nella costellazione della Giraffa a 28° dal polo nord, quindi visibile tutta la notte poiché circumpolare. Questo fatto unito alla discreta magnitudine della supernova che al momento della scoperta era pari a +15,4 l’ha resa un’interessante oggetto in questa estate 2012. A questa supernova è stata assegnata la siglia SN2012dq e classificata di tipo Ia.
Per gli italiani però, ed in particolar modo per il nostro ISSP, le scoperte sono continuate grazie ancora una volta alla coppia Ciabattari e Mazzoni che, insieme a M. Rossi, nella notte del 16 Luglio scoprono la SN2012ds nella galassia pgc58009 posta nella regione meridionale della costellazione di Ercole a circa 500 milioni di anni luce di distanza. Anche per questa supernova lo spettro è stato ottenuto dal team dell’osservatorio di Padova classificandola di tipo Ia.
Infine, la notte del 26 Luglio, ancora una nuova scoperta da parte di Ciabattari e Mazzoni, questa volta insieme a S. Donati, nella galassia pgc63016. La galassia ospite è una spirale tipo Sc e si trova a circa 200 milioni di anni luce di distanza, nella costellazione della Lira in un campo particolarmente ricco di stelle, poichè attraversato dalla Via Lattea.
Alla supernova, che al momento della scoperta brillava di magnitudine +16,9 è stata assegnata la sigla SN2012dx e lo spettro ha rivelato che si tratta di una supernova di tipo Ib.
Con queste ultime due supernovae i due bravi astrofili lucchesi hanno raggiunto rispettivamente 28 e 23 supernovae scoperte al loro attivo e sono i pricipali scopritori di supernovae italiani di tutti i tempi. Mai nessuno in Italia è riuscito a fare tanto.
La notizia che però ci rende più felici è la scoperta nella notte del 8 Agosto di una supernova nella galassia ngc6619 da parte di Fabio Martinelli e Riccardo Mancini menbri dell’osservatorio di Montecatini val di Cecina, uno dei quattro osservatori fondatori dell’ISSP.
Al momento della scoperta la supernova brillava di magnitudine +16,5 a 17” Nord e 11” Est dal nucleo della galassia ospite. NGC6619 è una galassia ellittica posta nella costellazione di Ercole e perciò visibile tutta la notte.
Il MASTER-Amur robotic telescope, programma professionale di ricerca supernovae, detiene una prediscovery con due immagini della supernova riprese circa dieci ore prima, con le quali è stato possibile confermare immediatamente la reale natura dell’oggetto.
Nella notte seguente da Asiago con il telescopio Copernico di 1,82m è stato preso lo spettro che ha permesso di classificare la supernova di tipo Ia scoperta pochi giorni dopo il massimo di luminosità, alla quale è stata assegnata la sigla SN2012dz.
Questa italianissima scoperta, insieme alle altre trattate in queste righe, ci permette di affermare che l’estate 2012 si sta rilevando estremamente proficua per la ricerca amatoriale di supernovae in Italia.
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