Finalmente è tornato il Natale!
Da qualche giorno la città si è riempita di luci e le vetrine mostrano una miriade di colori e di oggetti – quasi tutti inutili – per invogliare gli indecisi ad acquistare regali.
Le strade del centro sono percorse in ogni senso da migliaia di persone, e nonostante l’isola pedonale che ha aumentato notevolmente gli spazi dedicati ai pedoni si cammina cercando continuamente di scansare pacchi di ogni dimensione.
Fa caldo! Le magliette di cotone aderiscono ai nostri corpi madide di sudore e gli odori si confondono: profumi fortissimi, odore di mare, di fritto, di dolci e di zucchero filato.
I negozi, quasi tutti muniti di condizionatori, sbuffano in faccia ai passanti ventate di aria calda che tolgono il respiro e, all’interno, i ventilatori girano vorticosamente creando pericolose correnti d’aria che trafiggono le schiene dei clienti.
I supermercati, aperti fino a tarda notte, offrono agli avventori il refrigerio dell’aria condizionata, e forniscono carrelli pieni di angurie, meloni, fragole e pesche, gelati e bibite in confezioni condominiali, bottiglie di spumante e cartoni di birra.
Le autorità hanno sconsigliato ai cittadini di uscire di casa nelle ore più calde a causa del buco nell’ozono che non è più in grado di proteggerci dalle pericolose radiazioni che arrivano dallo spazio. Il cielo, a causa dell’effetto serra, è continuamente velato di un colore bianco sporco e l’altissima umidità dell’aria aumenta la sensazione di disagio: si fa fatica anche a respirare.
La televisione, tra una pubblicità e l’altra – gelati, condizionatori, deumidificatori, bibite dissetanti, ed ogni sorta di regali natalizi – offre consigli sui modi di difendersi dalla calura: bere molta acqua, mangiare verdure a volontà per fornire al nostro corpo i sali minerali persi, evitare alimenti ricchi di grassi. Secondo gli scienziati l’effetto serra, causato dall’inquinamento atmosferico, fa aumentare la temperatura media del pianeta di mezzo grado ogni cento anni, procurando alla nostra Terra sconvolgimenti terrificanti.
Il disco infocato che ci ha riscaldato per tutto il giorno sta tramontando, ed io me ne torno a casa.
Il ronzio familiare del condizionatore mi garantisce una temperatura sopportabile. Attraverso le finestre, battute per tutto il giorno da un sole impietoso, gli ultimi raggi entrano in diagonale, illuminando la parete di destra. Preparo una cena frugale, spengo il condizionatore e vado sul terrazzino a cercare un po’ di frescura. La notte ha oscurato il cielo e, guardando verso est vedo la costellazione di Orione che risalta in un firmamento terso e scintillante. Sopra la cintura, la spada è chiaramente visibile con la sua nebulosità diffusa e piena di misteri, mentre ad ovest una minuscola fetta di Luna sta tramontando. Più in alto, Sirio splende di una luce vivissima.
Vado a letto. Ho prenotato per le vacanze natalizie un breve periodo in Europa, e domani mi attende un lungo viaggio aereo.
Nell’emisfero Nord in questo periodo è pieno inverno. Sarà divertente ed insolito passare un Natale con la neve.