Messier 7, come Messier 6 nell’articolo precedente, é un oggetto celeste che appartiene alla categoria degli ammassi aperti. Questa tipologia di ammassi é formata da un gruppo di stelle (anche migliaia) che sono nate nello stesso periodo da una nube molecolare gigante.

 

Storia delle osservazioni

M7 é un ammasso conosciuto sin dall’antichitá. La prima testimonianza scritta ci arriva dall’astronomo, astrologo e geografo greco Claudio Tolomeo (che gli da anche il nome), che lo documentó annotandolo nel suo catalogo (l’Almagesto) come un oggetto nebuloso “successivo alla coda dello Scorpione” con il numero 567. Circa mille anni dopo, nel Medioevo, l’astronomo persiano Abd al-Rahman al-Sufi impegnato nella revisione e aggiornamento del trattato di Tolomeo, lo classificó come avente una magnitudine di 4.5.

Successivamente, venne osservato anche dall’astronomo italiano Giovan Battista Hodierna nel 17esimo secolo, che contó circa trenta stelle appartenenti a questo oggetto. Nuove osservazioni vennero effettuate dall’astronomo francese Nicolas-Louis de Lacaille nel 1752, che scrisse: “Gruppo di 15 o 20 stelle, molto vicine l’una all’altra, nella forma di un quadrilatero”.

Charles Messier lo inserí nel suo catalogo nel 1764, descrivendolo come “un ammasso considerevolmente più grande del precedente (M6). Ad occhio nudo si presenta come una nebulosità; è situato a breve distanza dal precedente, tra l’arco del Sagittario e la coda dello Scorpione. Diametro 30’”. Una curiosità: con una declinazione di -34.8°, questo ammasso aperto é l’oggetto più meridionale dell’intero Catalogo Messier.

Fu studiato anche dall’astronomo, matematico e chimico inglese John Herschel dal Capo di Buona Speranza (nell’attuale Sud Africa) e dall’astronomo,  matematico e fisico inglese Edmond Halley (lo scopritore della famosa cometa transitata l’ultima volta nel 1986).

 

Caratteristiche fisiche

Messier 7 si trova a poco meno di 1000 anni luce dal nostro pianeta (la sua elevata luminosità é dovuta principalmente a questo fattore) ed é composto da alcune centinaia di stelle, in genere di colore blu, con una massa totale di più di 700 volte quella del nostro Sole.

La sua età é stata calcolata in circa 200 milioni di anni e si staglia su un campo molto denso di stelle, che in realtà non appartengono ad M7, ma al bulbo galattico della Via Lattea, distante circa 30000 anni luce.

La stella piú brillante é una gigante gialla di magnitudine 5.6, quindi visibile ad occhio nudo sotto cieli bui lontano da sorgenti di inquinamento luminoso. Sono presenti anche tre giganti rosse e molte binarie spettroscopiche che sono ancora oggi oggetto di studio: in particolare, una variabile ad eclisse (una stella binaria in cui il piano orbitale delle due stelle si trova ben allineato con l’osservatore che le due componenti mostrano eclissi reciproche, transitando l’una di fronte all’altra) azzurra e decine di stelle nane osservate tramite vari studi ai raggi X.

 Continua..

L’articolo completo a cura di Giuseppe Petricca è su Coelum Astronomia n°260 di febbraio/marzo 2023

 

oppure

 

PROMO ABBONATI A TUTTO COELUM!

 

Abbonati o rinnova l’abbonamento alla versione cartacea e..

ottieni subito l’accesso a

Coelum Digitale e Coelum Voice

un unico abbonamento per accedere a tutto e in più…. porte aperte alla Community per scambiare commenti feedback ed inserire immagini in PhotoCoelum

  1. Coelum Cartaceo n°6 uscite dal 261 al 266 di febbraio/marzo 2024 (ben 12 pagine in più!)
  2. Coelum versione Digitale consultabile su ogni device (sono disponibili alla lettura tutti i numeri dal 2022 in poi)
  3. il nuovissimo Coelum Voice! Gli articoli pubblicati su Coelum in podcast, per approfondire in ogni momento libero!
  4. Accesso livello QUASAR alla Community

Valore complessivo dei servizi euro 113,34 – prezzo speciale offerta 63,00 euro* 

sconto 44% 

*più spese di spedizione in base alla modalità scelta

PER ABBONARTI CLICCA QUI

Offerta valida fino al 28 febbraio 2023