“Sì, come la Luna obbedisce ad Aglaonice”
Oggi vi parlo di Aglaonice di Tessaglia. Questa è una figura di donna emblematica che, come Ipazia, rientra fra le prime donne di cui si abbia memoria che si occuparono di astronomia. Ma dire che essa sia riconducibile soltanto a questo sarebbe come affermare che Marie Curie era quella del Radio. Si dice che Aglaonice riuscisse a prevedere correttamente le eclissi di Sole e di Luna, stabilendo esattamente i tempi e i luoghi dove esse sarebbero avvenute.
Visse a cavallo fra il II ed il I secolo a.C. e viene menzionata negli scritti di Plutarco come donna che era “completamente al corrente dei periodi di luna piena quando è soggetta a eclissi e che sapeva in anticipo il momento in cui la luna doveva essere superata dall’ombra della terra”. Anche Apollonio di Rodi la ricorda come astronomo donna e figlia di Hegetor di Tessaglia.
Era contemporanea di Eratostene di Cirene (276 a.C. – c. 195/194 a.C.) meglio conosciuta per essere stata la prima persona a calcolare la circonferenza della Terra. Spesso all’epoca le donne sapienti venivano considerate con sospetto. In particolare, essa si fregiava della facoltà di saper far sparire la luna dal cielo. Ovviamente stiamo parlando della capacità di prevedere le eclissi. Avete mai sentito parlare delle streghe della Tessaglia? Ebbene, essere non erano altro che seguaci astrologhe associate ad Aglaonice, attive dal III al I secolo a.C. Sembra che Aglaonice fosse a conoscenza del ciclo lunare, che dura oltre 18 anni11,3 giorni dopo il quale si ripetono eclissi lunari e solari. Questo ciclo denominato Sarosvenne scoperto dagli antichi astronomi babilonesi. Spesso, nelle eclissi lunari, la Luna non scompare completamente ma cambia colore e assume una tonalità più scura o ramata. Dal momento che Aglaonice parla di completa sparizione della Luna, come “completamente divorata”, è ragionevole pensare che essa conoscesse le date dell’oscuramento ciclico regolare della Luna da parte delle escursioni a lungo termine dell’attività solare. In quel periodo ci furono infatti eclissi lunari insolitamente scure, a tal punto da far sì che la Luna effettivamente sembrasse scomparire alla vista.
Ad Aglaonice è anche dedicato uno dei crateri di Venere.
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