Nel caldo afoso del mese di luglio, la cittadina di Rivoli (TO), con il contributo di diversi commercianti, ha organizzato un’iniziativa interessante denominata Rivol “in”centro, che ha visto per ben tre week end piacevoli esperimenti (microscopia, fimo – pasta modellante – e astronomia) svolgersi in una piccola, ma ben gremita, piazzetta di un centro commerciale.
L’avventura di chi scrive si è svolta all’interno di un planetario itinerante (gonfiabile), messo a disposizione da Centro Giochi Educativo, dotato di un buon proiettore (Star Theatre formito da Natura & Co.) che ha reso davvero un bello spettacolo, proiettando una volta stellata con tanto di Via Lattea e galassia di Andromeda, visibile come una tenue chiazzetta nebulosa …
Nonostante il caldo abbastanza fastidioso, particolarmente presente all’interno del “pallone”, chi scrive ha sempre intrattenuto un buon numero di persone (15/20 per volta tra adulti e bambini) che rendevano la cupola gonfiata, un temporaneo “tempio” dedicato all’astronomia! All’esterno, in bella mostra, alcuni poster della rivista Coelum Astronomia, che ha patrocinato le conferenze, ben ammirati dalla gente (senza contare alcuni numeri della medesima letteralmente evaporati!) che attendeva il proprio turno per entrare e partecipare allo spettacolo, consistente in una chiacchierata di circa 15’.
Nelle serate dedicate alla divulgazione della “scienza del Cielo” mi sono accorto di come alcuni problemi, ben conosciuti e molto sentiti da noi appassionati, siano del tutto ignorati dalla stragrande maggioranza della gente. Le mie lezioni iniziavano con una spiegazione (e dimostrazione annessa, consistente in una torcia che illuminava l’interno della cupola) del problema legato all’inquinamento luminoso. La gente ha sempre risposto con indignazione, una volta appreso che qualcuno (in nome di chissà quale “civiltà della luce”) ci ruba sistematicamente e spietatamente il cielo stellato, sprecando energia perdippiù !
Grande l’emozione suscitata nell’apprendere le distanze e le dimensioni delle stelle (in special modo i due milioni e passa di anni luce che ci separano dalla M31), ma ancor più incantevole è stato ammirare la stella Vega, al di fuori della cupola, “dal vivo”, dopo averla vista in proiezione: c’era gente che letteralmente urlava “ecco Vega”!
In sostanza è stata una bella esperienza, che mi ha fatto capire come risieda in noi appassionati la responsabilità di presentare la nostra bella scienza al pubblico, a testimonianza dell’incantevole e struggente bellezza della “seconda metà del paesaggio”.
Appuntamento a dopo le vacanze estive, al “Luna party” la sera del 20 ottobre sempre nello stesso luogo!
Salvatore Albano