Urano e le sue 27 lune in un unico scatto

Nuova immagine rilasciata dal JWST con protagonista Urano questa volta accompagnato anche dalle sue 27 lune
Figura 7. Encelado a colori, fotografato dalla camera della sonda NASA/ESA/ASI Cassini nel luglio 2005. In questa immagine, si nota la dicotomia tra l’emisfero nord, intensamente craterizzato e l’emisfero sud, con le freschissime “tiger stripes”, lineamenti blu dai quali è stata osservata l’emissione di geyser. Crediti: NASA/JPL/Space Science Institute.

Criovulcanesimo: eruzioni gelate

Un viaggio affascinante attraverso un fenomeno geologico fuori dal comune: il criovulcanesimo, ovvero le "eruzioni fredde"

Gigantesca Macchia Solare punta verso la Terra

Un gigantesca macchia solare sta caratterizzando la superficie del Sole nei primi giorni di dicembre

Mappata la temperatura superficiale di un pianeta a 280 anni luce

Un team internazionale di ricercatori ha utilizzato con successo il telescopio spaziale James Webb della NASA per mappare il meteo sull’esopianeta gigante gassoso WASP-43b.

La Nebulosa Chitarra: quando una stella rock lascia la sua scia nel cosmo

La Nebulosa Chitarra, osservata da Chandra e Hubble, nasce dal pulsar PSR B2224+65. La sua forma unica e il filamento di particelle esteso rivelano dettagli sull'interazione tra stelle di neutroni e il mezzo interstellare, offrendo nuove prospettive sull'evoluzione cosmica.

La prima immagine dettagliata di una stella morente fuori dalla Via Lattea: WOH G64

Grazie alla precisione del Very Large Telescope Interferometer (VLTI) dell’ESO, gli astronomi hanno immortalato WOH G64, una supergigante rossa situata nella Grande Nube di Magellano, a 160.000 anni luce da noi.

DESI d’altro canto è a favore del modello standard

opo le osservazioni del telescopio spaziale James Webb (JWST) pubblicate qualche giorno fa in grado di sollevare dubbi fondamentali sul modello standard Lambda-Cdm a favore della sempre più nota gravità modificata Mond (Modified Newtonian Dynamics), il progetto DESI del NOIRLab interviene per ristabilire gli equilibri.
JADES-GS-z14-0 (mostrata nell'estrazione), è stata determinata a un redshift di 14,32 (+0,08/-0,20), il che la rende l'attuale detentrice del record per la galassia più distante conosciuta. Ciò corrisponde a un periodo inferiore a 300 milioni di anni dopo il big bang. Credito: NASA, ESA, CSA, STScI, B. Robertson (UC Santa Cruz), B. Johnson (CfA), S. Tacchella (Cambridge), P. Cargile (CfA).

Il JWST sfida il modello standard: nuove prospettive sull’universo primordiale

Le osservazioni del telescopio spaziale James Webb (JWST) stanno sollevando interrogativi fondamentali sulla comprensione dell'universo primordiale. I dati ottenuti non sembrano confermare il modello standard Lambda-Cdm, che prevede che la formazione delle galassie sia agevolata dalla presenza di materia oscura, ma trovano maggiore coerenza con la teoria alternativa della gravità modificata Mond (Modified Newtonian Dynamics), che elimina la necessità della materia oscura.
Una piccola immagine di una galassia distorta dalla lente gravitazionale in un anello fioco. Nella parte superiore dell'anello ci sono tre punti molto luminosi con punte di diffrazione che fuoriescono da essi, uno accanto all'altro: in realtà si tratta di copie di un singolo quasar nella galassia, duplicate dalla lente gravitazionale. Al centro dell'anello, la galassia ellittica che esegue la lente appare come un piccolo punto blu.

L’Anello Prezioso Creato da un Quasar

Il telescopio JWST inquadra un quasar distante oltre 6 miliardi di anni luce da noi nella Costellazione del Cratere, un oggetto estremamente brillante a forma di anello.

Uragani: comprenderli con il programma OPAL

Il Programma Outer Planet Atmospheres Legacy (OPAL) è un'iniziativa della NASA che ha lo scopo di monitorare e studiare a lungo termine le atmosfere dei pianeti giganti del Sistema Solare: Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Lanciato nel 2014, OPAL utilizza il telescopio spaziale Hubble per raccogliere immagini ad alta risoluzione di questi pianeti su base regolare. Questa attività fornisce una preziosa banca dati che permette agli scienziati di comprendere le dinamiche atmosferiche dei pianeti giganti e i cambiamenti che avvengono nel tempo.
Messier 18 Ammasso Aperto

MESSIER 18 – Ammasso Globulare

Messier 18, si presenta come un ammasso “disconnesso” e “povero di stelle”, specialmente se paragonato ad altri ammassi aperti come Messier 11.
Rappresentazione grafica delle distanze relative tra le stelle più vicine e il Sole. La stella di Barnard è il secondo sistema stellare più vicino al Sole e la stella singola più vicina a noi.

Barnard B un esopianeta molto vicino

È notizia di poche ore fa la conferma di un esopianeta intorno alla nota e vicina Stella di Bernard: il pianeta è stato denominato Barnard B.
Arp 107 catturata dalla telecamera MIRI del JWST. Credit: NASA, ESA, CSA, STScI

JWST ARP 107 nuova occhiata alle collisioni galattiche

Arp 107, sembra avere una prospettiva più felice grazie ai due 'occhi' luminosi e all'ampio 'sorriso' semicircolare che ne sono derivati.
ceres

Ceres: Il Gigante (piccolo) del Sistema Solare

Ceres è il più grande asteroide della fascia principale e l'unico considerato un pianeta nano in questa regione. Situato tra le orbite di Marte e Giove, Ceres rappresenta un oggetto di grande interesse per gli scienziati grazie alle sue caratteristiche uniche.

La Galassia Sombrero brilla in una nuova immagine del telescopio JWST

Il telescopio spaziale James Webb JWST ci regala un nuovo spettacolare sguardo alla Galassia Sombrero, una delle strutture cosmiche più affascinanti del nostro universo. Grazie alla sua straordinaria capacità di osservare l'infrarosso, Webb ha catturato dettagli mai visti prima, offrendo agli astronomi informazioni preziose sulla composizione, la storia e i segreti di questa galassia. Scopriamo insieme le ultime rivelazioni di questa icona cosmica, immersa tra polveri stellari e luce antica.
Il francobollo emesso per l’anniversario dei 200 anni dalla caduta del meteorite

Il Meteorite di Renazzo

Il Meteorite di Renazzo - 1824-2024 - 200 anni dalla caduta del più importante meteorite italiano

LO SCIAME METEORICO DELLE PERSEADI

Lo sciame meteorico delle Perseidi sarà attivo dal 17 luglio al 24 Agosto, raggiungendo il picco massimo di meteore intorno al 12 agosto
1086 GANYMED

GANYMED: il più grande dei NEO

Nel mese di agosto avremo l'opportunità di osservare GANYMED in opposizione il più grande asteroide Near-Earth Object fino ad oggi scoperti.

Webb esplora una galassia starburst estrema

Il telescopio spaziale James Webb della NASA/ESA/CSA ha messo gli occhi sulla galassia starburst Messier 82 (M82), un ambiente piccolo ma potente caratterizzato da una rapida formazione stellare. Osservando più da vicino con le sensibili capacità a infrarossi di Webb, un team di scienziati sta arrivando al nucleo della galassia, acquisendo una migliore comprensione di come si formano le stelle e di come questa attività estrema sta influenzando la galassia nel suo insieme.

Cosmologia: Ammassi Globulari e Generazioni Multiple

Gli ammassi globulari, tra i più antichi oggetti dell'universo, hanno recentemente svelato una complessità inattesa con la scoperta delle popolazioni stellari multiple, sfidando le idee tradizionali sulla loro composizione. L'avvento dei telescopi spaziali Hubble e James Webb ha dato infatti avvio ad uno studio con dettagli senza precedenti di tali strutture, mettendo in luce variazioni significative nelle abbondanze chimiche delle loro stelle.
Gamma Cephei

La Storia di GAMMA CEPHEI

Sembra solo un puntino luminoso e privo di struttura, come tutte le altre stelle del Cosmo. Ma ogni stella ha una sua storia, una sua individualità che si nasconde dietro quel piccolo bagliore di luce. La storia di Gamma Cephei è tra le più interessanti del cielo.
Serpens Nebula - JWST

Serpens Nebula- JWST cattura getti bipolari di formazione stellare

Gli astronomi hanno scoperto un intrigante gruppo di flussi protostellari, formatisi quando getti di gas emessi da stelle appena nate si scontrano con gas e polvere vicini ad alta velocità. In genere questi oggetti hanno una varietà di orientamenti all'interno di una regione. Qui, invece, sono tutti inclinati nella stessa direzione, nella stessa misura, come la pioggia che cade durante un temporale.
M17 o Nebulosa Omega (© ESO/INAF-VST/OmegaCAM)

MESSIER 17 – Nebulosa Omega o del Cigno

Continuando lungo la scia della Nebulosa Aquila, vista nello scorso numero, approdiamo a Messier 17, la Nebulosa Omega (o del Cigno). Scoperta, come vedremo, nel 1746, questa nebulosa ad emissione offre viste affascinanti di regioni di formazione stellare (una delle più luminose dell’intera Via Lattea) insieme ad un locale ammasso aperto di giovani stelle calde.
Nebulosa Aquila - Messier 16

MESSIER 16 – Nebulosa Aquila

La Nebulosa Aquila (Messier 16), scoperta da Philippe Loys de Chéseaux nel 1746 e osservata successivamente da Charles Messier, è famosa per i Pilastri della Creazione
Galassia nana sferoidale Antlia. Crediti: ESO. Materia Oscusa

Cosmologia: la dinamica stellare sfida la materia oscura

Nell’intricato scenario delle galassie nane, un’intensa battaglia tra effetti della dinamica stellare e materia oscura decide il destino del rapporto M/L. Mentre la spoliazione mareale e le binarie non risolte tentano di influenzare la partita, la materia oscura rivendica la sua presenza indiscussa. Riuscirà costei ad avere l'ultima parola, ole stelle faranno finalmente luce su misteri ancora insondati?

La danza cosmica di T Coronae Borealis

Gli scienziati prevedono che la prossima esplosione di T CrB avverrà entro pochi mesi o al massimo entro un anno. Sebbene visivamente l'evento non sarà spettacolare, rappresenta un'opportunità unica per gli astronomi di approfondire la comprensione della dinamica dei sistemi stellari complessi. Inoltre, T CrB è un caso in cui l'astronomia amatoriale ha e continuerà a fornire contributi rilevanti.
Immagini a tre colori di NGC 5236 (sinistra), IC 5332 (destra) e NGC 5253 (riquadro con bordo bianco). Credit: C. Tortora/VST-SMASH.

VST-SMASH in un Colpo Solo: Galassie Vicine e Profondità

In attesa delle mappe di Euclid il programma VST-SMASH offre immagini di oggetti vicini e lontani con estrema profondità
M15 Messier 15

MESSIER 15 – Ammasso Globulare

Messier 15 (M15) è un ammasso globulare situato nella costellazione di Pegaso, distante 35.700 anni luce dalla Terra. Scoperto dall'astronomo Giovanni Domenico Maraldi nel 1746.

Museo del Cielo e della Terra di San Giovanni in Persiceto

Il museo del Cielo e della Terra di San Giovanni in Persiceto è una realtà che raggruppa diversi ambiti didattici che vanno dall’Astronomia all’Orto Botanico, dal laboratorio dell’insetto alla Fisica Experience. Il polo riservato all’astronomia è gestito dal Gruppo Astrofili Persicetani (GAPers) che quest’anno festeggia i 40 anni della sua fondazione.
La galassia a spirale ESO510-G13 vista dal telescopio VST. L’immagine VST ne evidenzia la struttura, simile ad una “S”, che attraversa la protuberanza centrale (bulge), oltre ad un esteso alone stellare diffuso. Crediti: M. Spavone (INAF/VST), R. Calvi (INAF/VST).

L’Universo visto con il VLT Survey Telescope (VST)

Il VLT Survey Telescope (VST), situato presso l'Osservatorio Paranal in Cile, è uno strumento di primaria importanza per l'astronomia moderna. Con un diametro di 2,6 metri e la fotocamera OmegaCAM, VST offre un'ampia visione del cielo, consentendo di esplorare dettagliatamente galassie e ammassi di galassie.
MUONIONALUSTA Il segreto del ferro

Muonionalusta (Il segreto del ferro)

Nel 1906, vicino a Kitkiöjärvi in Svezia, due ragazzi trovarono una strana pietra, poi riconosciuta come siderite e denominata Muonionalusta.
Protogalassie

La corsa alle prime galassie

La ricerca delle galassie lontane è un tema centrale dell'astronomia moderna, mirato a comprendere l'evoluzione dell'Universo. Le osservazioni di galassie distanti ci permettono di studiare i progenitori delle strutture attuali e di comprendere i processi fisici che hanno influenzato la loro formazione. Dopo il Big Bang, l'Universo era composto quasi esclusivamente da idrogeno ed elio. L'osservazione delle galassie lontane ci permette di tracciare l'arricchimento chimico dell'Universo, seguendo il filo che ha portato alla formazione delle galassie, del Sole e della vita stessa.
La freccia del tempo

La Freccia del Tempo

Questo testo nasce con uno scopo particolare: invertire la freccia del tempo, andando dal futuro al passato, dalla fine all’inizio. Esso è l’esito dell’incontro fra l’astrofisica Camilla Pianta, esploratrice dell’universo con la passione per la scrittura, e l’artista Tommaso Duse, che incide i materiali, distruggendo, creando e trasformando in obbedienza alla terza legge di Lavoisier. Mentre cerca di dimostrare il legame tra cosmologia e cosmogonia mediante la sezione aurea, Tommaso si rivolge a Camilla con l’appellativo “Cosmilla”: lei ha sempre la testa “tra le stelle”, vuole viaggiare nel cosmo, ma litiga con il tempo. E allora, propone Tommaso, perché non costruire una macchina del tempo per tornare indietro fino al Big Bang, magari attraverso i buchi neri? Armata di formule matematiche e aiutata dall’estro creativo di Tommaso, Camilla decide di dare vita ad un progetto sul tempo, in cui confluiscono nozioni appartenenti alle più svariate teorie della fisica moderna. Con un po’ di scienza mista a fantascienza alla Carl Sagan, Camilla riuscirà infine ad effettuare il suo viaggio nel tempo e a passare da una parte all’altra dell’Universo (o, chissà, da un universo all’altro) con la logica fluidità che la fisica è capace di dare? Restate sintonizzati sulla web page di Coelum per successivi sviluppi del progetto.
Buco Nero

Il risveglio di un buco nero

Verso la fine del 2019, la galassia SDSS1335+0728, fino a quel momento del tutto trascurabile, ha improvvisamente iniziato a brillare più luminosa che mai. Per capirne il motivo, gli astronomi hanno utilizzato i dati provenienti da diversi osservatori spaziali e da terra, tra cui il VLT (Very Large Telescope) dell’ESO (Osservatorio Europeo Australe), per seguire le variazioni di luminosità della galassia. In uno studio pubblicato oggi, concludono che stiamo assistendo a cambiamenti mai visti prima, probabilmente il risultato dell’improvviso risveglio del buco nero massiccio nel nucleo.

BH3 terzo buco nero nella Via Lattea per GAIA

Nel numero 266 di COELUM ASTRONOMIA abbiamo festeggiato i 10 di GAIA, strumento in orbita che dalla sua attivazione sta scandagliando tutto il piano galattico in una massiccia ed unica, sinora, raccolta dati. Fra essi non sfugge qualche sorpresa sorprendente come la scoperta di un altro buco nero nei pressi del Sistema Solare, denominato appunto BH3.

Kamo’oalewa una nuova conferma

Un piccolo team internazionale di scienziati planetari ha trovato prove a sostegno della teoria secondo cui l'asteroide vicino alla Terra Kamo'oalewa non arriverebbe dalla cintura di asteroidi posta fra Marte e Giove ma bensì sia stato espulso direttamente dalla Luna. Nell'articolo pubblicato sulla rivista Nature Astronomy, il gruppo descrive il modello creato e le dinamiche emerse.

Video del Sole catturato dalla sonda Solar Orbiter

Il Sole immortalato da vicino in questo video catturato dalla sonda Solar Orbiter dell'ESA

Siete sicuri di sapere quanto è grande l’universo?

Per mettere un po’ di ordine in un argomento così delicato come quello della reale dimensione dell’universo, Alberto Cappi passa in rassegna i concetti che possono aiutarci nella comprensione della domanda e di una eventuale risposta: quanto è grande l’universo?

Astrosismologia per stelle ZZ Ceti, nane bianche pulsanti

L'astrosismologia studia le pulsazioni delle stelle ZZ Ceti, nane bianche pulsanti, per svelare la loro struttura interna, i meccanismi di pulsazione e l'evoluzione. Scopri come questa tecnica rivoluziona la nostra comprensione di queste affascinanti stelle.

Cosa sopprime l’attività degli AGN all’interno degli ammassi di galassie?

Una galassia che ospiti un AGN viene allora definita galassia attiva. Tuttavia, la storia evolutiva delle galassie dipende non solo dalle loro proprietà intrinseche, ma anche dall’ambiente in cui si trovano

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