En route to the Moon again. This time to stay there! Pt. 1

Questa domenica torna la rubrica in lingua di Giovanni Anselmi, che questa volta ci racconta delle future spedizioni spaziali sulla nostra Luna ...

False purtroppo le speranze sulla P/2006 T1 (Levy)

Nel numero 148 di Coelum, parlando di comete, abbiamo illuso parecchi appassionati vagheggiando la possibilità che la P/2006 T1 (Levy) potesse nel corso del suo ritorno del 2011-2012 sfiorare la Terra avvicinandosi fino ad una distanza record di soli 3,6 milioni di chilometri, diventando così visibile anche ad occhio nudo. Questo articolo spiega il motivo per cui in letteratura si sono venute a creare due distinte previsioni sulle circostanze del prossimo ritorno di questa piccola cometa, generando così una certa confusione...

Immagini grezze di Saturno dal JWST

James Webb Space Telescope ha catturato i primi scatti di Saturno anche se le immagini distribuite sono ancora grezze.

Fuller Moon

Catturati 200.000 scatti da un fotografo americano per ottenere in dettaglio ogni cratere e fessura della superficie lunare ...
La freccia del tempo

La Freccia del Tempo

Questo testo nasce con uno scopo particolare: invertire la freccia del tempo, andando dal futuro al passato, dalla fine all’inizio. Esso è l’esito dell’incontro fra l’astrofisica Camilla Pianta, esploratrice dell’universo con la passione per la scrittura, e l’artista Tommaso Duse, che incide i materiali, distruggendo, creando e trasformando in obbedienza alla terza legge di Lavoisier. Mentre cerca di dimostrare il legame tra cosmologia e cosmogonia mediante la sezione aurea, Tommaso si rivolge a Camilla con l’appellativo “Cosmilla”: lei ha sempre la testa “tra le stelle”, vuole viaggiare nel cosmo, ma litiga con il tempo. E allora, propone Tommaso, perché non costruire una macchina del tempo per tornare indietro fino al Big Bang, magari attraverso i buchi neri? Armata di formule matematiche e aiutata dall’estro creativo di Tommaso, Camilla decide di dare vita ad un progetto sul tempo, in cui confluiscono nozioni appartenenti alle più svariate teorie della fisica moderna. Con un po’ di scienza mista a fantascienza alla Carl Sagan, Camilla riuscirà infine ad effettuare il suo viaggio nel tempo e a passare da una parte all’altra dell’Universo (o, chissà, da un universo all’altro) con la logica fluidità che la fisica è capace di dare? Restate sintonizzati sulla web page di Coelum per successivi sviluppi del progetto.

Speleologi sulla Luna

Fotografie mostrano delle profonde ed ampie caverne presenti sul nostro satellite naturale. Queste hanno attirato l'attenzione dei ricercatori, ponendo le basi per una nuova branca dell'astronomia: la speleologia lunare!

Galassie Oscure: Fossili dell’Universo primordiale

solo le galassie che superano l’epoca della reionizzazione senza sostanziali mutamenti della loro originaria riserva di gas possono continuare l’attività di formazione stellare ed evolvere come luminose, mentre quelle oscure, impossibilitate a recuperare il gas perso, si fossilizzano in questo stato.

Più che un’intervista, un referendum su ALH 84001

Leggiamo per esteso l'intervista/referendum a cura di Claudio Elidoro, che accompagna l'articolo di copertina di Coelum 158 su ALH84001 e la vita su Marte, e che per motivi di spazio non abbiamo potuto pubblicare integralmente all'interno della rivista.

Riformulando le “leggi della vita”

Una nuova ricerca in astrobiologia afferma che la vita può generarsi da nuove e diverse regole chimiche …
Plutone e Caronte 1994

Plutone e Caronte osservati da Hubble

La Faint Object Camera (FOC) a bordo del Telescopio Spaziale Hubble riprende il sistema Plutone e Caronte, definito come “il doppio pianeta”. La sensibilità della FOC permette di visualizzare alcuni dettagli superficiali del pianeta nano.

EINASTO il superammasso grande 360 milioni di anni luce

Il superammasso Einasto appena scoperto che misura l'incredibile larghezza di 360 milioni di anni luce e ospita 26 quadrilioni di stelle (un quadrilione è pari in Italia a un milione di miliardi)! 

Giganti buchi neri che danzano nell’oscurità

A 9 miliardi di anni luce di distanza è stato individuato un buco nero supermassiccio che sembra avere in un campagno che gli orbita intorno ...

Juno Stupisce ancora

LA PIÙ ACCURATA MAPPA VULCANICA DEL SATELLITE GIOVIANO IO In una qualunque notte serena e lontana dalle luci delle città, con lo scorrere delle ore...

Webb scruta i viticci di NGC 604

Due nuove immagini ottenute dalla NIRCam (Near-Infrared Camera) e dal MIRI (Mid-Infrared Instrument) del James Webb Space Telescope della NASA/ESA/CSA mostrano la regione di formazione stellare NGC 604, situata nella Galassia del Triangolo (M33), 2,73 milioni di luci -anni di distanza dalla Terra. In queste immagini, bolle cavernose e filamenti di gas estesi disegnano un arazzo di nascita stellare.

Vortici e aurore pulsanti su Saturno

I venti vorticosi d’alta quota del pianeta Saturno sembrano generare delle incredibili aurore mai osservate fino ad ora

Cosa sopprime l’attività degli AGN all’interno degli ammassi di galassie?

Una galassia che ospiti un AGN viene allora definita galassia attiva. Tuttavia, la storia evolutiva delle galassie dipende non solo dalle loro proprietà intrinseche, ma anche dall’ambiente in cui si trovano

Juno missione gioviana si avvicina a Io

Juno della NASA in questi giorni sta sorvolando la luna vulcanica di Giove, e poco dopo tornerà al gigante

Di come funziona la Scienza

A proposito dei dibattiti che sempre più spesso nascono tra teorie "ufficiali" e teorie "alternative" in campo scientifico, un pezzo di Konrad Lorenz sempre valido sia per gli uni... sia per gli altri.
tabella Groombridge 1830

GROOMBRIDGE 1830, una saetta esplosiva tra le stelle

Twinkle star: storie di stelle. Vagando nella volta celeste capita spesso di imbattersi in anonime stelle designate da strane sigle la cui flebile luce non porta certo ad immaginare quali rilevanti particolarità esse posseggano; tra gli esempi più affascinanti, per storia ed eventi bizzarri annessi, troviamo Groombridge 1830.

Lucy In The Sky: the most beautiful space mission ever is about to start!...

Ci siamo di nuovo con un altro entusiasmante racconto in lingua del nostro Giovanni Anselmi che ci racconta di una nuova missione della NASA che ha dei particolari parallelismi con gli Asteroidi Troiani di Giove e il famoso australopiteco Lucy ...

Dschubba, la “fronte dello Scorpione”, torna a competere con Antares

Terzo exploit per Delta Scorpii! Da qualche mese, la stella nella testa dello Scorpione è nuovamente aumentata di luminosità

Luke Skywalker’s home: l’esopianeta osservato con un telescopio terrestre

E’ stato rilevato con un telescopio terrestre un raro esopianeta che orbita contemporaneamente attorno a due stelle ...

Una Crepa nel Modello Cosmologico Standard?

Le curve di rotazione di un campione di galassie ad alto redshift tendono a declinare bruscamente a grandi raggi. Se fosse vero si dovrebbe rivalutare il ruolo della materia oscura.

BH3 terzo buco nero nella Via Lattea per GAIA

Nel numero 266 di COELUM ASTRONOMIA abbiamo festeggiato i 10 di GAIA, strumento in orbita che dalla sua attivazione sta scandagliando tutto il piano galattico in una massiccia ed unica, sinora, raccolta dati. Fra essi non sfugge qualche sorpresa sorprendente come la scoperta di un altro buco nero nei pressi del Sistema Solare, denominato appunto BH3.

TESS cacciatore di ESOPIANETI torna alla grande

La navicella spaziale TESS della NASA riprende la caccia agli esopianeti dopo essersi ripresa dal problema tecnico e scopre un pianeta roccioso che brilla di lava fusa mentre viene schiacciato dai suoi vicini

ArXiv, vent’anni al servizio della scienza, ora in cerca di sostegno

Da due decenni offre, a chiunque nel mondo, un ingresso libero e gratuito alla fisica, all’astrofisica e alla matematica. Ma ora, come spiega sull’ultimo numero di Nature il suo creatore Paul Ginsparg, inizia ad avere bisogno d’aiuto. Ne parliamo con tre astrofisici che lo usano quotidianamente.

Il telescopio spaziale James Webb osserva il cambio delle stagioni su Saturno

Utilizzando il potente telescopio spaziale JWST, gli astronomi hanno osservato il raffreddamento estivo settentrionale del pianeta Saturno mentre si approssima ad un autunno lungo 7,5 anni.

I resti mortali delle prime stelle

I fasci luci catturati dal VLT Very Large Telescope ed emessi da QUASAR hanno attraverso nubi generate delle stelle primordiali

È nata una Baby Galaxy

Una galassia più grande vicina ha generato un nuovissima galassia più piccola ...

Prima immagine di un buco nero che espelle un potente getto

Per la prima volta alcuni astronomi hanno osservato, nella stessa immagine, l'ombra del buco nero al centro della galassia Messier 87

Prima del Big Bang

LE INCHIESTE DI COELUM: "Cosa c’era prima del Big Bang?” Ha senso, oppure no, chiedersi cosa c’era prima della “esplosione” che ha dato il via all’espansione dell’universo? Un’inchiesta tra i cosmologi per conoscere la loro personale visione di ciò che poteva esserci prima dell’inizio del tempo…

2009ip, da brutto anatroccolo a cigno?

La storia di 2009ip, una LVB (Luminous Blue Variable) che, secondo gli ultimi studi, potrebbe presto trasformarsi in supernova.

Fiamme da Orione

L’ESO pubblica le nuove iridescenti immagini della Nebulosa Fiamma regalando uno spettacolo visivo senza precedenti …

Immagini straordinarie del processo di formazione dei pianeti catturate dal Very Large Telescope (VLT)

In una serie di studi, un team di astronomi ha gettato nuova luce sull’affascinante e complesso processo di formazione dei pianeti. Le straordinarie immagini, catturate utilizzando il Very Large Telescope dell'Osservatorio Europeo Australe (VLT) in Cile, rappresentano una delle più grandi indagini mai effettuate sui dischi di formazione dei pianeti. La ricerca riunisce le osservazioni di oltre 80 giovani stelle che potrebbero avere pianeti in formazione attorno a loro, fornendo agli astronomi una ricchezza di dati e approfondimenti unici su come nascono i pianeti in diverse regioni della nostra galassia.

SUPERNOVAE: aggiornamenti di Gennaio 2022

Come ogni anno, nella rubrica del mese di gennaio, facciamo un resoconto dei fenomeni salienti accaduti nell’anno appena concluso. Purtroppo la prima cosa che salta evidente all’occhio è la mancanza di scoperte amatoriali italiane. Per ritrovare un anno così negativo dobbiamo tornare indietro al lontano 2003, ma in quell’anno la ricerca amatoriale italiana di supernovae era, diciamo pure, agli arbori e pochi erano gli astrofili che andavano a caccia di esplosioni in altre galassie.

LA SUPERNOVA DI TYCHO

Sono passati secoli dall'ultima Supernova "vicina" documentata, all'interno cioè della porzione di Via Lattea a noi visibile. Tra le ultime, oltre alla SN 1604 (la supernova di Keplero di cui abbiamo parlato più volte su Coelum) c'è anche la SN 1572. Era la sera dell'11 novembre 1572, infatti, quando, uscendo dal laboratorio chimico dello zio, Tycho notò una luminosissima stella che non aveva mai visto prima...
Buco Nero

Il risveglio di un buco nero

Verso la fine del 2019, la galassia SDSS1335+0728, fino a quel momento del tutto trascurabile, ha improvvisamente iniziato a brillare più luminosa che mai. Per capirne il motivo, gli astronomi hanno utilizzato i dati provenienti da diversi osservatori spaziali e da terra, tra cui il VLT (Very Large Telescope) dell’ESO (Osservatorio Europeo Australe), per seguire le variazioni di luminosità della galassia. In uno studio pubblicato oggi, concludono che stiamo assistendo a cambiamenti mai visti prima, probabilmente il risultato dell’improvviso risveglio del buco nero massiccio nel nucleo.

Onde gravitazionali e prime luci dell’Universo

Indagine statistica sulla Popolazione III detta anche Prime Luci dell'Universo
La galassia a spirale ESO510-G13 vista dal telescopio VST. L’immagine VST ne evidenzia la struttura, simile ad una “S”, che attraversa la protuberanza centrale (bulge), oltre ad un esteso alone stellare diffuso. Crediti: M. Spavone (INAF/VST), R. Calvi (INAF/VST).

L’Universo visto con il VLT Survey Telescope (VST)

Il VLT Survey Telescope (VST), situato presso l'Osservatorio Paranal in Cile, è uno strumento di primaria importanza per l'astronomia moderna. Con un diametro di 2,6 metri e la fotocamera OmegaCAM, VST offre un'ampia visione del cielo, consentendo di esplorare dettagliatamente galassie e ammassi di galassie.

JWST novità dal centro galattico

Nel cuore della Via Lattea, a soli 300 anni luce di distanza dal buco nero al centro della nostra galassia, individuata una nuova area con alta densità di stelle giovani

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