Come si è formata la nostra galassia, la Via Lattea? Come crescono i buchi neri? Qual’è l’origine del nostro sistema solare? Esistono altri mondi capaci di ospitare forme di vita? Questi sono solo alcuni degli interrogativi a cui le nostre attuali missioni scientifiche intendono rispondere. Ma secondo te, quali sono i quesiti più importanti che le nostre future missioni dovrebbero affrontare? Ora, hai la possibilità di dircelo.
Günther Hasinger, Direttore delle Attività di Scienza dell’ESA, invita il pubblico a condividere le proprie opinioni sui quesiti da porre a Voyage 2050, il programma scientifico spaziale dell’ESA per il periodo 2035–2050. Questa consultazione pubblica si è aperta il 4 marzo e proseguirà fino alla fine di giugno.
È la prima volta che l’ESA invita il pubblico a prendere parte a questo processo.
«Le nostre missioni sono finanziate dagli Stati membri, cioè dai cittadini», spiega il Direttore Hasinger. «Desideriamo alimentare un senso di appartenenza e coinvolgimento nel programma scientifico spaziale con il nostro pubblico, quindi abbiamo deciso di ascoltare le opinioni di tutti e di scegliere la prossima serie di missioni in modo aperto e trasparente».
L’indagine non richiede conoscenze specifiche su argomenti di scienza spaziale ed è stata formulata in modo tale che i partecipanti siano guidati attraverso una sequenza di domande.
Più o meno ogni dieci anni, l’ESA si consulta con la comunità scientifica europea per pianificare il futuro del proprio programma scientifico. Il piano attuale, che si chiama Cosmic Vision 2015-2025 e che copre una serie di missioni che saranno lanciate e messe in atto tra adesso e l’inizio del 2030, è il frutto di una consultazione con gli scienziati europei iniziata nel 2005. Le missioni di Cosmic Vision affronteranno complessi quesiti sulla natura e l’origine del nostro sistema solare, e sull’universo nel suo complesso.
Per realizzare missioni scientifiche spaziali rivoluzionarie, dal concepimento allo sviluppo e lancio fino alla produzione di risultati scientifici, possono essere necessari anche fino a vent’anni. La missione pionieristica Rosetta, lanciata nel 2004 per un incontro ravvicinato con la cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko e per l’atterraggio di un lander sulla sua superficie nel 2014, ha avuto origine dal programma Horizon 2000, un piano ancora antecedente iniziato negli anni Ottanta.
Anche se può sembrare che si stia parlando di un futuro lontano, è già tempo di iniziare la pianificazione oltre l’orizzonte attuale, per i decenni fino al 2050.
Questa prospettiva futuristica è essenziale per l’Europa, poiché alimenta la necessaria fiducia e definisce gli obiettivi comuni che permetteranno il lavoro di mutuo sostegno e collaborazione tra scienziati, ingegneri, industria ed enti finanziatori per molti decenni. La pianificazione strategica a lungo termine assicura anche lo sviluppo continuo di tecnologie innovative e allo stesso tempo fa avanzare le competenze europee nella ricerca in un’ampia gamma di settori scientifici.
«Questa consultazione rappresenta un’opportunità entusiasmante per la scienza spaziale europea», dichiara il Direttore Hasinger.
«Vedremo che cosa saremo in grado di realizzare in futuro, e ciò significa incoraggiare in particolar modo i giovani a condividere le proprie opinioni. Dopo tutto, sono loro che lavoreranno a queste missioni e che ne trarranno beneficio».
Ulteriori informazioni
Per partecipare a questa consultazione pubblica, consultare la pagina: sci.esa.int/discovering-our-universe/survey
Tutte le persone di età superiore ai 16 anni, di tutto il mondo, sono invitate a partecipare. Non ci sono restrizioni di nazionalità.
A titolo di ringraziamento per aver preso parte alla consultazione, i partecipanti possono scegliere di partecipare a un’estrazione mensile di un voucher regalo per tutta la durata della consultazione pubblica.
Per informazioni più dettagliate su questa consultazione pubblica: sci.esa.int/discovering-our-universe
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