Come già annunciato nell’articolo che abbiamo pubblicato in Coelum 148, la sonda Dawn, destinata a raggiungere l’asteroide Vesta gli ultimi giorni di luglio, è entrata nella sua fase “operativa”, cominciando la manovra di approccio lo scorso 3 maggio. Anche se la sonda è ancora lontana 1,2 milioni di km dal suo obiettivo, è iniziata la lunga manovra che la porterà in orbita attorno a Vesta grazie a continue accensioni dei propulsori ionici e aggiustamenti della direzione di rotta.
Dopo più di tre anni e mezzo di viaggio, la telecamera di bordo Framing ha registrato la prima immagine di Vesta (pochi pixel sul sensore), inaugurando la serie di 24 successive acquisizioni periodiche, che verranno usate per controllare e correggere la rotta. Seguiranno subito le prime rilevazioni con lo spettrometro VIR (Visual and Infrared Spectrometer), mentre si ritiene che già a partire da giugno le immagini registrate da Dawn supereranno le migliori ottenute dal Telescopio Spaziale Hubble.
Avvicinandosi a Vesta la sonda inizierà le riprese “a rotazione”, per fotografarlo durante un intero suo giorno (che dura 5 ore e 20 minuti) rispettivamente il 1°, il 10 e una data tra il 23 e il 25 luglio, puntando anche lo spazio intorno per cercare eventuali piccoli satelliti.
Durante il suo avvicinamento la Dawn rileverà continue radiometrie di Vesta per poterne valutare con precisione la massa, tuttora incerta e fondamentale per pianificare i parametri orbitali migliori.
A partire dal 16 luglio Vesta “catturerà” gravitazionalmente la sonda, che comunque proseguirà con gli aggiustamenti automatici per restringere l’orbita verso l’asteroide, fino ai 2700 km previsti, raggiungibili tra l’8 e l’11 agosto.
La Dawn continuerà a rilevare dati su Vesta fino al luglio 2012, quando comincerà ad abbandonare l’asteroide, per iniziare la manovra di avvicinamento al prossimo obiettivo della missione, Cerere, che raggiungerà nel febbraio 2015.
L’articolo originale è pubblicato su Coelum n. 149