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Gemini North cattura la galassia Starburst splendente di stelle appena formate
La galassia irregolare NGC 4449 mostra un indice elevato di attività di formazione stellare dovuto in parte alle molte fusioni in corso con le vicine galassie nane
Una festosa gamma di rosa e blu brillanti crea uno spettacolo straordinario in questa immagine catturata con il telescopio Gemini North, metà dell’Osservatorio Internazionale Gemini. l’altra metà è il Gemini Sud. Simile a una nuvola di coriandoli cosmici, questa immagine è stata rilasciata per celebrare il 25° anniversario di Gemini North. NGC 4449 è un ottimo esempio di attività starburst causata dall’interazione e dalla mescolanza delle galassie mentre la maggiore assorbe lentamente le sue vicine galattiche più piccole.
Il 25 giugno 1999 si è tenuta una cerimonia di inaugurazione a Maunakea, Hawaii, per svelare il nuovo telescopio di classe mondiale da 8,1 metri e rivelarne le immagini della prima luce, che all’epoca erano alcune delle immagini a infrarossi più nitide mai ottenute da un telescopio astronomico posizionato a terra. Negli ultimi due decenni e mezzo il grande specchio di Gemini North con la potente suite di strumenti e l’ottica adattiva avanzata hanno permesso agli astronomi di scrutare sempre più lontano nel cosmo. Dall’acquisizione della prima immagine diretta di un sistema multi-pianeta al test della teoria della relatività generale di Einstein – che ha aiutato gli astronomi a guadagnare il Premio Nobel 2020 – Gemini North ha contribuito notevolmente alla comprensione dell’Universo a favore dell’umanità. Inoltre, le variazioni osservate nella galassia, che si trova a 300 milioni di anni luce di distanza da noi, nella costellazione della Vergine, sono diverse da quelle mai viste prima e ancora una volta Gemini stimolerà nuove e importanti ricerche.
Sono necessarie ulteriori osservazioni per escludere spiegazioni alternative. Un’altra possibilità è che stiamo assistendo a un evento di distruzione mareale insolitamente lento, o addirittura a un nuovo fenomeno. Se si trattasse effettivamente di un evento di distruzione mareale, questo sarebbe l’evento più lungo e debole mai osservato. “Indipendentemente dalla natura delle variazioni, [questa galassia] fornisce informazioni preziose su come i buchi neri crescono ed evolvono”, conclude Sánchez Sáez. “Ci aspettiamo che strumenti come [MUSE installato sul VLT o i futuri strumenti di ELT (Extremely Large Telescope)] saranno fondamentali per comprendere [perché la galassia sta diventando più luminosa]”.
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