Il rover superstite della NASA sul suolo di Marte, Opportunity, ha iniziato l’esplorazione del cratere Endevour, un bacino da impatto apparentemente ricco di minerali argillosi che potrebbero essersi formati dal dilavamento di antiche acque correnti.
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Il robot mobile, ora al suo settimo anno di attività su Marte, è arrivato al cratere Endeavour dopo una marcia di avvicinamento lunga oltre 18 km e dopo essere “emerso” dalle sponde del più piccolo cratere Victoria nell’agosto del 2008. All’epoca, i ricercatori del JPL avevano dichiarato di inviare Opportunity verso la “meta che non avrebbe mai raggiunto”, considerata troppo lontana per le possibilità di sopravvivenza di un rover già arrivato molto più in là degli iniziali tre mesi di missione previsti nel 2004.
Adesso Opportunity ha raggiunto Spirit Point sul bordo del cratere, denominato in onore del rover gemello Spirit, che ha cessato di funzionare nel marzo del 2010, dopo una altrettanto entusiasmante avventura durata sei anni oltre il previsto, nell’emisfero opposto di Marte. Spirit Point si trova su Cape York, uno sperone sulla fiancata meridionale di Endevour, ricco, secondo le rilevazioni dell’orbiter Mars Reconnaissance, di depositi argillosi, una tipologia di minerali finora mai analizzata dal rover. Dopo l’esplorazione di Cape York, Opportunity muoverà probabilmente verso Cape Tribulation, sul bordo più alto, denominato anch’esso sulla falsariga delle isole del Pacifico visitate dal leggendario Capitano James Cook della Royal Navy a bordo della nave Endeavour.