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Pio & Bubble Boy – Coelum n.186 – 2014

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Pio e Bubble Boy - Mario Frassati - Coelum 186

Questa Vignetta è pubblicata su Coelum n.186 – 2014. Leggi il Sommario. Guarda le altre vignette di Pio&Bubble Boy

Il Cielo di Novembre

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EFFEMERIDI
del periodo

La notte astronomica inizia in media alle 18:30, così che in presenza di buone serate ci saranno a disposizione diverse ore per godere delle costellazioni autunnali e dei declinanti asterismi estivi.
Verso la mezzanotte si avvicinerà al “mezzocielo superiore” (il punto in cui l’equatore celeste taglia il meridiano, che alle nostre latitudini è situato a circa 48° di altezza) l’inconfondibile Orione, accompagnato da Toro, Gemelli e Cane Maggiore. Più in basso il meridiano sarà attraversato dalla estesa ma debole costellazione dell’Eridano, mentre più in alto transiteranno le Pleiadi. Cigno e Pegaso saranno al tramonto sull’orizzonte ovest, mentre dalla parte opposta del cielo starà sorgendo il Leone.

All’inizio di novembre il Sole si troverà ancora nella Bilancia, e solo il giorno 23 entrerà nello Scorpione, costellazione in cui non si “fermerà” per un mese intero, come di solito fa nelle altre, ma solo per una settimana.
L’eclittica, infatti, passa nella parte alta dello Scorpione, attraversandola solo per un breve tratto, così che il giorno 30 il Sole sarà già nella costellazione dell’Ofiuco.

Congiunzione Luna e Urano

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Verso le 18:00 del 4 novembre la Luna tornerà ad avvicinare Urano, cosa che sta avvenendo quasi ogni mese dal giugno scorso e avverrà fino al maggio 2015, per effetto dello stazionamento attuale di Urano nei pressi del nodo lunare ascendente.

A parte l’occultazione del prossimo 24 gennaio, tuttavia inosservabile dal nostro paese, questa sarà la congiunzione più stretta di tutta la serie.

Ovviamente, riuscire a identificare il puntino debolmente luminoso del pianeta (mag. +5,8) perso nel bagliore lunare non sarà cosa da poco e comporterà un’attenta scelta dello strumento in visuale e della tecnica di ripresa in fotografia.

Ancora una supernova in una bella galassia Messier

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L'immagine di Itagaki in cui è stata individuata la supernova scoperta
L'immagine di Itagaki in cui è stata individuata la supernova scoperta in M61

Nella notte del 29 Ottobre l’esperto astrofilo giapponese Koichi Itagaki ha scoperto una luminosa supernova di mag. +13,6 nella galassia a spirale M61 posta nell’ammasso della Vergine. Le osservazioni del giorno seguente la danno in aumento ed è perciò un interessante oggetto da tenere sotto controllo.

Purtroppo l’orario per osservare questa galassia non è dei più comodi. All’inizio del crepuscolo, quindi circa un’ora prima del sorgere del sole, la galassia si trova infatti a circa 25° sopra l’orizzonte Est, ma visto la brillantezza della supernova e la bellezza della galassia ospite merita sicuramente programmare una levataccia.

Vi terremo aggiornati sull’evolversi di questa importante supernova con maggiori e più dettagliate informazioni.

La supernova nell'immagine ripresa in remoto, il 30 ottobre via iTelescope, da Ernesto Guidi, Martino Nicolini e Nick Howes (Osservatorio astronomico di Remanzacco - UD).

Vedi anche:

Il razzo Antares della missione CRS-3 esplode pochi secondi dopo il lancio

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L’esplosione a contatto con il suolo del razzo Antares CRS-3. Image credit: NASATV.

Il razzo Antares di Orbital Sciences Corporation, che portava la capsula Cygnus CRS-3 per una missione di rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), è esploso pochi secondi dopo il lancio dal Mid-Atlantic Regional Spaceport di Wallops Island in Virginia.

Il lancio è avvenuto alle 18:22 ora locale (22:22 GMT – 23:22 ora italiana) di martedì 28 ottobre 2014 con l’accensione dei due motori AJ26-58 a propellenti liquidi (ossigeno liquido e cherosene – LOx/RP1) del primo stadio del vettore Antares e con il corretto rilascio dalla rampa di lancio.

Pochi secondi dopo il decollo, è cambiata repentinamente la forma della scia di fuoco lasciata dai due motori del primo stadio e, dopo una prima esplosione che ha interessato la parte inferiore del razzo Antares, il veicolo spaziale ha arrestato la propria ascesa a qualche decina di metri dal suolo per ricadere sulla rampa di lancio sottostante.

A contatto con il suolo, i propellenti liquidi contenuti nei sernbatoi del primo stadio e il propellente solido contenuto nel secondo stadio sono esplosi in una enorme sfera di fuoco che ha avvolto le strutture della base di lancio.

L’esplosione a contatto con il suolo del razzo Antares CRS-3. Image credit: NASATV.

Le fiamme hanno continuato ad avvolgere le strutture della base di lancio ancora per diversi minuti dopo l’incidente, probabilmente alimentate dal combustibile solido del secondo stadio, e sono state spente per mezzo dell’intervento dei pompieri.

Per quanto i danni sulle strutture di terra siano ingenti, secondo quanto dichiarato dai responsabili di Orbital Sciences Corporation, non vi sono stati danni a esseri umani.

Non sono stati ancora rilasciati comunicati ufficiali da parte di Orbital sulle cause dell’incidente, anche sa da fonti non confermate sembra che pochi secondi dopo il decollo sia stato attivato il sistema automatico di auto distruzione, di cui è dotato il razzo Antares, a causa di anomalie su uno o entrambi i motori del primo stadio.

I motori AJ26-59 di cui il primo stadio del vettore Antares è dotato, sono forniti a Orbital Sciences Corporation dalla compagnia americana Aerojet Rocketdyne e sono dei propulsori di origine russa, sviluppati con il nome NK-33 per il razzo vettore N-1 che sarebbe servito per portare cosmonauti russi sulla superficie della Luna negli anni settanta e il cui progetto era fallito per la difficoltà di messa a punto.

Prima dell’incidente occorso ieri sera, il razzo vettore Antares era stato lanciato con successo da Orbital altre quattro volte, la prima volta con un lancio di prova e le successive volte portando in cima la capsula Cygnus, sviluppata da Orbital in collaborazione con Thales Alenia Space, per le missioni di rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale all’interno del programma Commercial Resupply Services (CRS) della NASA.

Nella missione CRS-3 fallita ieri, terza missione di rifornimento della ISS a carico di Orbital, la capsula Cygnus era stata riempita con circa 2.200 kg di materiali destinati della Stazione Spaziale Internazionale, comprendenti circa 600 kg di rifornimenti alimentari destinati all’equipaggio della Expedition 41 attualmente in corso.

La perdita del carico di Cygnus CRS-3, ovviamente distruttosi nell’esplosione, non viene considerato critico dai responsabili della NASA per la gestione della Stazione Spaziale Internazionale e verrà reintegrato a partire dalle prossime missioni di rifornimento.

Nel video seguente, uno stralcio della diretta di trasmessa ieri da NASATV in occasione del lancio della missione CRS-3, con le immagini dell’incidente a partire dagli istanti che precedono il lancio di Antares.

Fonte: Spaceflightnow.com.

Image and video credit: NASATV.

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Gruppo Astrofili DEEP SPACE

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31.10: “Esistono civiltà aliene? Le affascinanti implicazioni del paradosso di Fermi” di Loris Lazzati.
Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it

Associazione Astrofili Centesi

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31.10: “Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande”. Al telescopio: primo quarto di luna.
Per info: cell. 346 8699254
astrofilicentesi@gmail.com
www.astrofilicentesi.it

10 anni di AAAV – Peccioli… e intorno l’Universo 2014 dal 4 al 30 ottobre

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CONFERENZE (Ore 21:15)
30.10: “Da Galileo al Bosone di Higs: Pisa al centro delle sfide della Fisica moderna” a cura di Guido Tonelli.

Ingresso libero, per info: Associazione Astrofili Alta Valdera – cell. 3405915239
www.astrofilialtavaldera.com

Rosetta: La cometa 67P/C-G sempre più attiva

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L’immagine della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko scattata da OSIRIS il 10 Settembre 2014. L’attività cometaria è presente su tutto il corpo della cometa. Crediti: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/ INTA/UPM/DASP/IDA

Sento puzza di cometa

Mentre arriva alle fasi finali il concorso per trovare un nome al Landing Site di Philae, il team scientifico della missione Rosetta diffonde delle nuove immagini in cui è evidente una nuova, forte emissione di polveri dalla superficie di 67P/Churyumov-Gerasimenko. Se le fotografie collezionate finora indicavano un’attività concentrata nelle regioni di connessione tra i due lobi della cometa, le spettacolari foto della scorsa settimana di OSIRIS, e in particolare del canale italiano WAC (Wide Angle Camera), mostrano che questi getti provengono ora dall’intera superficie cometaria.

L’immagine della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko scattata da OSIRIS il 10 Settembre 2014. L’attività cometaria è presente su tutto il corpo della cometa. Crediti: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/ INTA/UPM/DASP/IDA

Attualmente 67P/C-G si trova a più di 450 milioni di chilometri dal Sole. Basandosi sui dati collezionati dalle osservazioni a Terra, gli scienziati credono che la distanza clou, sotto la quale l’attività cometaria diventa molto più intensa, si situa a circa 300 milioni di chilometri dalla nostra stella. Per 67P/C-G il superamento di questa frontiera avverrà a marzo 2015 e l’osservazione delle emissioni di questi giorni, prime avvisaglie di questo momento storico, saranno molto utili per la comprensione dei cambiamenti fisici che interesseranno la cometa.

«Essere in grado di monitorare queste emissioni da vicino per la prima volta ci fornisce informazioni dal valore incredibile – ha commentato Holger Sierks, PI di OSIRIS per l’MPS in Germania – ma da una sola immagine, non siamo in grado di capire la provenienza esatta dei getti. In questo momento, i ricercatori sono al lavoro per confrontare le immagini  scattate da diverse angolazioni, in modo da poter ricostruire la struttura tridimensionale delle emissioni».

Una immagine di 67P/C-G (il lobo più piccolo è sulla sinistra) realizzata dalla camera OSIRIS WAC (wide-angle camera) il 20 ottobre a 7.2 Km dalla superficie. Crediti: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

L’aumento dell’attività cometaria non dovrebbe costituire un problema per il prossimo landing previsto per il 12 novembre: il ritratto d’insieme della cometa mostra che l’attività complessiva di 67P/C-G aumenta ma il sito dell’atterraggio, situato sul lobo secondario, sembra ancora relativamente calmo, circondato a distanza ravvicinata – meno di un chilometro – da aree che sembrerebbero iniziare ad essere attive proprio in questi giorni. Per il momento si tratta di una situazione ideale che dovrebbe garantire l’incolumità del lander Philae e allo stesso tempo, permettere ai suoi strumenti di studiare da vicino il fenomeno una volta sulla superficie, comprendendone meglio i meccanismi.

In attesa che Philae affondi i denti nella cometa, lo strumento ROSINA (Rosetta Orbiter Spectrometer for Ion and Neutral Analysis) ne annusa le esalazioni con i suoi due spettrometri di massa già da inizio agosto. La chimica rilevata nella chioma della cometa è sorprendentemente ricca prima ancora che inizi l’intensa traspirazione causata dal calore solare. Ad un naso umano, 67P/C-G risulterebbe tutt’altro che fragrante, con un olezzo misto di uova marce (acido solfidrico) e di stallatico (ammoniaca), soffocato in un pungente effluvio di formaldeide, appena ingentilito da un aroma di mandorla amara (acido cianidrico). Si aggiunga a questo mix refrattario una zaffata metà alcolica (metanolo) e metà acetosa (anidride solforosa), nonché un retrogusto al dolce profumo aromatico di solfuro di carbonio e si arriva all’essenza sprigionata dalla nostra cometa. Un’essenza poco attraente ma anche difficile da percepire, perché la densità di queste molecole è ancora molto bassa, diluite nella componente principale della chioma cometaria: acqua gassata (molecole di acqua e anidride carbonica) mescolata con monossido di carbonio.

Svetlana Gerasimenko e Klim Churyumov ritratti nel 1975 a Dushanbe, in Tajikistan. Crediti: Klim Churyumov

«Tutto questo lo rende una miscela scientificamente molto interessante per studiare l’origine del materiale che compone il Sistema solare, la formazione della nostra Terra e l’origine in essa della vita», dice Kathrin Altwegg dal Centro per lo Spazio e la Abitabilità (CSH) dell’Università di Berna. «E dopo tutto», prosegue scherzando Altwegg in riferimento alla forma bilobata del corpo celeste, «sembra che la cometa Churyumov sia stata effettivamente attratta dalla cometa Gerasimenko per formare Churyumov-Gerasimenko, anche se il suo profumo non può essere Chanel numero 5. Ma le comete hanno chiaramente le loro preferenze…»

A parte tutti questi ingredienti “profumati”, ROSINA sta rilevando molte altre molecole già a grandi distanze dal Sole. Un’analisi quantitativa mostrerà se e come questa cometa di corto periodo differisca dalle “classiche” comete provenienti dalla Nube di Oort, un elemento importante per fare luce sulla nebulosa originaria da cui il nostro sistema solare è emerso.

La possibilità di assistere in diretta in ESOC a questo avventuroso landing è sempre più vicina per uno dei fortunati fan di Rosetta che nei giorni scorsi ha partecipato al concorso indetto da ESA e dai partner della missione (tra cui ASI e INAF) per dare un nome al Sito J. La selezione finale verrà effettuata dal Landing Steeering Committee e il vincitore, selezionato tra le proposte pervenute da tutti gli stati europei, verrà annunciato il 3 novembre. Il pubblico ha partecipato con grande entusiasmo, proponendo nomi evocativi attinenti ai grandi miti della storia antica. Tra i partecipanti, numerosi italiani (per l’esattezza 333), le cui proposte verranno vagliate da una giuria d’eccezione, che conta tra i suoi membri il Presidente ASI Roberto Battiston, il Presidente INAF Giovanni Bignami e il Direttore dell’INAF-IAPS, Pietro Ubertini.

Per saperne di più:

Rosetta è una missione dell’ESA con contributi dei suoi stati membri e della NASA. Il lander Philae è stato sviluppato da un consorzio internazionale a guida di DLRMPSCNESASI. La partecipazione italiana alla missione consiste in tre strumenti scientifici a bordo dell’orbiter: VIRTIS (Visual InfraRed and Thermal Imaging Spectrometer) sotto la responsabilità scientifica dell’IAPS (INAF Roma), GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator) sotto la responsabilità scientifica dell’Università Parthenope di Napoli, e la WAC (Wide Angle Camera) di OSIRIS (Optical Spectroscopic and Infrared Remote Imaging System) sotto la responsabilità scientifica dell’Università di Padova e del CISAS. A bordo del lander, è italiano il sistema di acquisizione e distribuzione dei campioni SD2 (Sampler Drill & Distribution), sotto la responsabilità scientifica del Politecnico di Milano, ed il sottosistema dei pannelli solari.

Associazione Cascinese Astrofili

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27.10: Serata di Osservazione di Saturno e del profondo cielo. Presso: GAN Gruppo Aeromodellistico di Navacchio (PI), Campo di volo Luchini, zona tiro a segno.
Domenico Antonacci Cell: 347-4131736
domenico.antonacci@astrofilicascinesi.it
Simone Pertici: Cell: 329-6116984
simone.pertici@domenicoantonacci.it
www.astrofilicascinesi.it

AstronautiCON 7

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26.10: ore 15:00: Intervento di Micol Ivancic.
ore 16:00: “Esperienze di radioascolto spaziale” @teobrex.
ore 17:00: Chiusura della manifestazione.
info: www.astronauticon.it

Lapponia finlandese – 13/17 febbraio 2015

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Un viaggio in Lapponia finlandese di 5 giorni, che tocca 2 destinazioni: Rovaniemi, ormai famosa ai più per essere la città di Babbo Natale; Luosto, piccolo centro a 150 km a nord del Circolo Polare Artico completamente immerso nella foresta dove iniziano le “montagne finlandesi”, i Tunturi. Luosto è la location ideale per osservare l’aurora boreale in caso che le condizioni meteo siano favorevoli e per chi ama stare a stretto contatto con la natura; le locations per le osservazioni dell’aurora sono comode, prive di inquinamento luminoso e nei pressi dell’hotel per lasciare massima libertà agli appassionati senza vincoli di tempo per il rientro in hotel.

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1° giorno, venerdì 13 Febbraio – MILANO Malpensa / HELSINKI / ROVANIEMI

Ritrovo dei Signori Partecipanti all’aeroporto di Milano Malpensa in tempo per l’imbarco sul volo di linea Finnair in partenza per la Lapponia, via Helsinki. All’arrivo a Rovaniemi, ritiro dei bagagli ed incontro con la guida per il successivo trasferimento al gigantesco Ice Hotel costruito interamente di ghiaccio e neve nella foresta. Durante il tragitto, consegna dello speciale abbigliamento termico che sarà a disposizione per l’intera durata del soggiorno a Luosto. Durante la permanenza all’Ice hotel si avrà l’opportunità di percorrere i lunghi corridoi di neve fra spettacolari sculture di ghiaccio. Ci si accorgerà di essere in un vero e proprio albergo visitando le lussiosissime suite decorate con sorprendenti sculture di ghiaccio e le camere, con gli originali letti. Anche in questa struttura la tradizione lappone è rispettata: la sauna è presente…ovviamente costruita interamente di ghiaccio e neve. Come in tutti gli hotel anche qui si troveranno il bar e il ristorante con tavoli fatti di blocchi di ghiaccio.
La location dove è costruita questa spettacolare stuttura, in caso di condizioni meteo idonee, è perfetta per l’osservazione dell’ Aurora Boreale. A pochi metri dall’hotel c’è un grande lago, location ideale per posizionare i cavalletti. Cena nella kota di legno tradizionale struttura lappone e pernottamento nell’hotel di ghiaccio.
OSSERVAZIONI E FOTOGRAFIA DELLE AURORE CON L’ASSISTENZA DI UN NOSTRO ESPERTO.

2° giorno, sabato 14 Febbraio – ROVANIEMI / LUOSTO

Prima colazione a buffet. Incontro nella lobby con la guida e partenza per la visita del centro di Rovaniemi, la capitale della Lapponia. A seguire, visita del “Vilaggio del Circolo Artico” dove Babbo Natale ha il suo ufficio. Possibiltà di pranzare (libero a carico dei partecipanti) all’interno del villaggio e fare un pò di shopping. Lasciata la “mondanità” di Rovaniemi ci si dirige 150 km a nord verso Luosto, piccola località sciistica fra i tunturi, le colline della Lapponia. Negli ultimi anni Luosto è diventata la meta di molti cacciatori di aurore, anche perchè nelle vicinanza si trova Sodankyla, dove ha sede l’istituto finlandese di ricerdca su questi affscinanti fenomeni. All’arrivo, sistemazione nelle camere riservate in hotel, cena e pernottamento.
OSSERVAZIONI E FOTOGRAFIA DELLE AURORE CON L’ASSISTENZA DI UN NOSTRO ESPERTO.

3° giorno, domenica 15 Febbraio – LUOSTO / safari in motoslitta 4h00

Prima colazione a buffet. Indossati i caschi e raggiunte le motoslitte parcheggiate nei pressi dell’albergo (breve passeggiata per raggiungere le motoslitte), dopo un breve briefing si parte per il safari della durata di circa 4 ore. Due persone su ogni motoslitta si alternano alla guida attraversando fiumi e laghi ghiacciati per raggiungere la location per il pranzo, che sarà a base di specialità locali, attorno al fuoco. Nel primo pomeriggio, di nuovo in motoslitta per addrentrarsi nella foresta e proseguire il safari fra i tunturi (colline finlandesi) fino al rientro in albergo. Tempo a disposizione per relax e sauna, immancabile appuntamento delle giornate lapponi. Cena e pernottamento in hotel.
OSSERVAZIONI E FOTOGRAFIA DELLE AURORE CON L’ASSISTENZA DI UN NOSTRO ESPERTO.

4° giorno, lunedì 16 Febbraio – LUOSTO safari con i cani da slitta 10km

Prima colazione a buffet. Incontro nella lobby con la guida e trasferimento in pullman ad un allevamento di cani dove si è accolti da decine di cani addestrati per il traino delle slitte. La giornata continua “in stile Jack London”. Dopo un semplice briefing, in cui verranno spiegate le regole per condurre la slitta, si parte per una corsa di circa 10 km nella foresta, dove il silenzio è rotto solo dall’abbaiare dei cani e dallo scivolare delle slitte sulla neve. Al rientro nell’allevamento, il “Musher”, responsabile del Campo, spiegherà le caratteristiche e le tecniche di addestramento dei cani. All’interno di una Kota, tipica tenda usata dalla popolazione Sami, saranno serviti, mentre ci riscalda di fronte al fuoco, succhi di frutta caldi e caffè. Al rientro in hotel, pranzo libero a carico dei partecipanti e resto della giornata a disposizione per relax, per attività individuali o escursioni facoltative. Cena e pernottamento in hotel.
OSSERVAZIONI E FOTOGRAFIA DELLE AURORE CON L’ASSISTENZA DI UN NOSTRO ESPERTO.

5° giorno, martedì 17 Febbraio – ROVANIEMI / HELSINKI / MILANO Malpensa

Prima colazione a buffet e riconsegna dell’abbigliamento termico. Partenza al mattino per l’aeroporto di Rovaniemi, (1h30 circa di trasferimento / pranzo libero a carico dei partecipanti) in tempo utile per l’imbarco sul volo di linea Finnair in partenza per Milano Malpensa, via Helsinki. All’arrivo all’aeroporto di Milano Malpensa, sbarco e fine dei servizi.

PIANO VOLI

13/02 MILANO Malpensa (h. 11.25) – HELSINKI (h. 15.30) AY 794
13/02 HELSINKI (h. 16.20) – ROVANIEMI (h. 17.40) AY 429
17/02 ROVANIEMI (h. 14.05) – HELSINKI (h. 15.25) AY 428
17/02 HELSINKI (h. 16.05) – MILANO Malpensa (h. 18.05) AY 795

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE

Minimo 20 partecipanti € 2.050,00
Supplemento camera/motoslitta/slitta singola € 350,00
Tasse aeroportuali € 60,00 (soggette a riconferma fino all’atto dell’emissione del biglietto aereo)
La quota comprende: * voli di linea come da prospetto in classe economica * franchigia bagaglio come da regolamentazione della compagnia aerea in vigore alla partenza * sistemazione per 1 notte a Rovaniemi all’Ice Hotel e per 3 notti a Luosto all’Hotel Tunturi in camere doppie con servizi privati * pasti come da programma * equipaggiamento termico * trasferimenti, visite, escursioni ed attività come da programma con guida locale parlante inglese a disposizione * uso in coppia della motoslitta e della slitta con i cani * capogruppo/guida astronomica * assicurazione medico/bagaglio e annullamento viaggio.
La quota non comprende: * tasse aeroportuali (€ 60,00 circa ad oggi e soggette a riconferma ad emissione biglietti) * eventuali adeguamenti tasse aeroportuali e security charges * peso eccedenza bagagli rispetto ai kg. indicati (da pagare alla compagnia aerea all’imbarco) * eventuali adeguamenti tariffari della quota volo, dovuti all’incremento/decremento di posti oltre a quelli inizialmente riservati per il gruppo alla stampa del programma di viaggio * eventuali adeguamenti della tariffa volo in conseguenza della mancata conferma del gruppo entro i termini stabiliti di scadenza opzione * pasti esplicitamente menzionati nel programma come liberi a carico dei partecipanti (pranzi del 2°, del 4° e del 5° giorno) * bevande ai pasti * escursioni ed attività facoltative * ingressi a musei, chiese, monumenti o siti d’interesse * bagaglio extra, acquisti ed extra personali in genere * mance * tutto quanto non specificato alla voce “La quota comprende”.

Note:

1) Per esigenze organizzative e meteorologiche l’ordine di effettuazione delle attività e delle escursioni può essere modificato. Tutte le attività ed escursioni, proposte si avvalgono dell’assistenza di esperte guide locali per garantire lo svolgimento in condizioni di massima sicurezza. Per questo motivo, le Guide si riservano il diritto di apportare modifiche all’itinerario ed al programma in caso di condizioni meteorologiche che potrebbero non garantire al massimo il comfort e la sicurezza dei Partecipanti.
2) Su ogni slitta trainata da cani e ogni motoslitta prenderanno posto due adulti che si alterneranno alla guida. Per poter condurre una motoslitta è necessario avere una normale patente di guida dell’auto.

3) L’aurora boreale è un fenomeno naturale che non può essere garantito con assoluta certezza. Il tour operator può solo programmare l’itinerario e il periodo di effettuazione del viaggio in modo tale da massimizzare la probabilità di osservazione.
4) Le quote del volo e dei servizi a terra sono state calcolate in base alle migliori tariffe disponibili ad oggi (Settembre 2014), pertanto sono soggette a riconferma in vista di eventuale variazione del costo del trasporto, del carburante, dei diritti e delle tasse di imbarco o sbarco.

5) Abbiamo OPZIONATO n° 20 posti volo + 10 camere doppie.

6) Le iscrizioni si raccolgono entro e non oltre venerdì 7/11/2014 con contestuale versamento di acconto pari al 30% della quota di
partecipazione.

Notizie Utili

DOCUMENTI PER L’ESPATRIO: i cittadini italiani e dei restanti paesi UE possono visitare la Finlandia con la carta d’identità valida per l’espatrio o il passaporto. I minori di 15 anni devono essere muniti della ‘carta bianca’ oppure del passaporto personale (non sono accettate carte identità con timbro di rinnovo).
ORA LOCALE: +1h rispetto all’Italia
CLIMA: in estate, il clima è temperato, l’aria non è mai afosa, è pura e frizzante. Le temperature medie diurne variano da +15° a +30°. D’estate le notti sono chiare e nella parte settentrionale del paese il sole rimane costantemente sopra l’orizzonte per parecchie settimane. Questo fenomeno viene chiamato “il sole di mezzanotte”. D’inverno, nel mese più freddo (gennaio), le temperature medie oscillano tra i – 3° e – 15°. Il clima è molto secco. Nella Finlandia meridionale e centrale la neve arriva nel mese di dicembre e si scioglie verso la fine di marzo. Nella Finlandia settentrionale inizia a nevicare verso la fine di ottobre/inizio di novembre e si scioglie per la fine di maggio. D’inverno, in Lapponia scende una lunga notte detta “kaamos”, durante la quale il sole non sorge ma rimane sotto l’orizzonte, mandando luce riflessa. Questo fenomeno dura per quasi due mesi nella parte più settentrionale del paese. L’aurora boreale, (in finlandese revontulet – i fuochi delle volpi) dovuta all’attività solare, è visibile nella Finlandia settentrionale, di notte e a cielo sereno. E’ uno stupendo spettacolo di fasci di luce colorata che si muovono sulla volta celeste. La sua forza e bellezza dipendono dalla quantità delle macchie solari. Per osservarla bene, occorre allontanarsi dalle luci della città. E’ più facile avvistarla nei periodi febbraio-marzo e settembre-ottobre, ma può essere vista anche in altri periodi, tranne d’estate poiché la notte è troppo luminosa.
ABBIGLIAMENTO: per l’estate è consigliabile portare abiti estivi/primaverili e qualche indumento caldo, compreso l’impermeabile. Per un viaggio in Lapponia potrà servire anche una giacca imbottita. L’inverno invece richiede abiti caldi di lana o di nuovi materiali sintetici leggeri utilizzati anche per lo sci. E’ consigliabile un abbigliamento a strati poiché gli ambienti interni sono di norma molto ben riscaldati. Le calzature esterne da neve devono essere comode (se troppo strette o troppo imbottite di calze, i piedi possono raffreddarsi troppo). D’inverno servono anche guanti, cappello, sciarpa ed occhiali da sole.
TELEFONO: comporre il prefisso internazionale (00, 990, 994 oppure 999), il codice del paese (39), il prefisso del distretto con lo 0 iniziale ed infine il numero dell’abbonato. Per esempio, per telefonare al n° 02 2222, si dovrà comporre il seguente numero: 990 39 02 2222. Chiamate dall’Italia in Finlandia: comporre il prefisso internazionale (00), il codice del paese (358), il prefisso della località senza lo 0 iniziale e infine il numero dell’abbonato. Per esempio, per telefonare al n° 09 2222, si dovrà comporre il seguente numero: 00 358 9 2222.
VALUTA E CAMBIO: Euro
LINGUA: le lingua ufficiali sono il finlandese e lo svedese. Diffusa la conoscenza dell’inglese.
CORRENTE ELETTRICA: la maggioranza degli impianti funziona con corrente alternata a 220V, 50Hz

Informazioni e prenotazioni:

CTM di Robintur spa – Via Bacchini 15, Modena – Tel 059/2133701 ctm.gruppi@robintur.it www.robintur.it
Informazioni astronomiche: Sig. Massimiliano Di Giuseppe 338/5264372 www.esploriamoluniverso.com
Sig. Ferruccio Zanotti 338/4772550 www.esploriamoluniverso.com

Marte osservabile nei pressi della Nebulosa M8

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Marte osservabile nei pressi della Nebulosa M8

Marte osservabile nei pressi della Nebulosa M8
La sera del 27 ottobre, ma anche i giorni immediatamente a precedere o a seguire, Marte potrà essere cercato visualmente o fotografato nei pressi della Nebulosa M8, nel Sagittario. Il 27 ci sarà il suo massimo avvicinamento (37’).

Nel cielo di ottobre le effemeridi complete di Marte.

ASTROINIZIATIVE UAI

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25-26.10: ICARA 2014, XI Congresso Nazionale di Radioastronomia Amatoriale
Organizzato da SdR Radioastronomia UAI e IARA – Italian Amateur Radio Astronomy
> http://radioastronomia.uai.it

AstronautiCON 7

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25.10: ore 10:00: Apertura ufficiale Convention presso il Planetario di Lecco.
ore 11:00 – 12:30: Libero / Socializzazione / Proiezione nella cupola del planetario.
ore 12:30: Pausa pranzo. Durante il pranzo si svolgeranno l’asta di beneficenza e assegnazione del premio “AstronautiPrize” dedicato agli articolisti volontari collaboratori di astronautinews.it.
ore 15:00: Intervento di Stefano Innocenti.
ore 16:00: “Attività solare e satelliti (con qualche accenno al problema dei raggi cosmici per gli astronauti)” di Marco Bruno.
ore 17:00: Intervento di Sergio Palumberi (Flight Director del modulo Columbus sulla ISS).
ore 20:30: Intervento di Main Event Erik Kuulkers (Principal Investigator di INTEGRAL).
info: www.astronauticon.it

10 anni di AAAV – Peccioli… e intorno l’Universo 2014 dal 4 al 30 ottobre

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ASTRI, ASTRONOMI E… GASTRONOMI!
25.10, ore 20:00: Cena a tema con intrattenimento alla Locanda di Camugliano-Ponsacco, con gioco e premio finale.
Prenotazione obbligatoria e info:
email carbus@katamail.com – cell. 340.6687685).

Ingresso libero, per info: Associazione Astrofili Alta Valdera – cell. 3405915239
www.astrofilialtavaldera.com

GRUPPO ASTROFILI SORESINESI

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24.10: “Cenni di astrofotografia. Le tecniche per catturare e analizzare la luce raccolta dai telescopi” di Enrico Punzo
L’Osservatorio è aperto tutti i sabati dalle ore 21:15.
Per info: Tel. 333.9280115
info@osservatoriosoresina.it
facebook.com/osservatoriosoresina
www.osservatoriosoresina.it

Associazione Cascinese Astrofili

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24.10, ore 17:30: Esperienza Didattico Sensoriale conferenza dedicata ai NON VEDENTI, a cura di Carlo Bradaschia e Francesco Palla. Presso sede ACA, Via Berretta, 80 S.Lorenzo Alle Corti, Cascina (PI). In collaborazione con: Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, Ego-Virgo di Cascina, Osservatorio di Arcetri e l’Associazione Amici di Arcetri (FI), Comune di Cascina, Centro culturale Manetti.
Domenico Antonacci Cell: 347-4131736
domenico.antonacci@astrofilicascinesi.it
Simone Pertici: Cell: 329-6116984
simone.pertici@domenicoantonacci.it
www.astrofilicascinesi.it

AstronautiCON 7

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24.10: ore 20:30: “La missione Futura” – Relatore Marco Zambianchi.
Verificare sul sito eventuali aggiornamenti:www.astronauticon.it
info: www.astronauticon.it

La Luna -quasi sul filo dell’orizzonte- occulterà Saturno

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La Luna -quasi sul filo dell’orizzonte- occulterà Saturno

La Luna -quasi sul filo dell’orizzonte- occulterà Saturno

Il 25 ottobre la Luna occulterà Saturno. L’occultazione durerà circa mezz’ora, finché Saturno non riapparirà sul lato illuminato del nostro satellite, ma naturalmente questa fase rimarrà inosservabile a causa del tramonto dei due oggetti, che anche nella migliore delle condizioni avverrà dopo una mezz’ora al massimo.

Alla latitudine di Roma la Luna, una falce crescente praticamente invisibile in assenza di un cielo cristallino, sarà alta appena +6° sull’orizzonte ovest-sudovest e Saturno apparirà come un punto brillante posto nella parte inferiore del disco.

Su Coelum 185 di ottobre a pag. 58 tutte le circostanze per le principali località italiane.

Marte e la cometa. Segui l’incontro con Coelum!

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Domenica 19 ottobre la cometa Siding Spring incontra Marte (al link tutti i dettagli per l’osservazione).

Un evento unico nel suo genere data la ravvicinata distanza del passaggio della cometa C/2013 A1, nota come Siding Spring, che passerà a soli 139 mila km dalla superficie del Pianeta Rosso (circa un terzo della distanza Terra – Luna e meno di un decimo di qualsiasi altro passaggio di comete vicino alla Terra).

Il momento della minima distanza si avrà attorno alle 20:30 ora italiana, ma l’evento verrà seguito già nelle ore precedenti da numerosi Osservatori, sia da terra che dallo spazio, che continueranno a seguirlo e a raccogliere dati anche parecchie ore dopo il passaggio ravvicinato.

I posti in “prima fila” saranno ovviamente occupati dalla NASA, che ha mobilitato una vera e propria flotta di sonde; a partire da quelle in orbita attorno al pianeta e i rover sulla sua superficie  (cliccare l’immagine qui a sinistra per l’elenco delle sonde che seguiranno l’evento).
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Dall’Italia però sarà possibile seguire l’evento solo durante una breve finestra temporale, a cavallo tra il crepuscolo e il tramonto del pianeta.
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Seguite l’evento qui con noi su coelum.com!

Dalle 18:45 per circa un’ora e mezza non mancate alla diretta durante la quale Stefano Capretti (AstronomiAmo) seguirà Marte e l’avvicinarsi della cometa commentando le notizie che perverranno dagli Osservatori terrestri e dalle agenzie spaziali; grazie anche alle immagini che, meteo permettendo, Antonello Medugno (NadirAstronomia) riprenderà dal suo Osservatorio di Capua (Caserta – Newton WP 250mm f/4 e camera CCD ATIK 490mono, filtri RGB, il tutto su montatura Fornax 51).

Per chi invece non potrà stare davanti al pc, la diretta verrà seguita anche via Twitter e Facebook da Giuseppe Petricca (Astronomia Pratica – @AstroPratica – Pagina FB).

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Eclissi lunare ripresa da Mercurio

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Da Mercurio l’eclissi lunare è servita. Il fenomeno ripreso dalla sonda Messenger.

Impressione d’artista della sonda spaziale Messenger Credits: NASA/JHUAPL

Lo scorso mercoledì sono stati milioni gli abitanti della Terra che hanno potuto  vedere la luna piena oscurarsi completamente grazie ad una un’eclissi totale, ma insieme a loro a godersi lo spettacolo c’era anche qualcun altro, ovvero la navetta Messenger della NASA, che assisteva al fenomeno da un’altra prospettiva: Messenger si trova infatti in orbita intorno Mercurio a una distanza dalla Terra di 107 milioni di chilometri.

Mercurio e Messenger in questo momento si trovano rispetto a noi dall’altra parte del Sole, fuori dalla prospettiva che si può vedere dalla Terra, un punto di vista perfetto per osservare la Luna illuminata dal Sole mentre sparisce nell’ombra della Terra.

È da questa prospettiva speciale che la sonda ha osservato e registrato il fenomeno, e dalle immagini riprese è stato ricavato un brevissimo ma suggestivo filmato. Gli scienziati del team di Messenger hanno infatti raccolto in un timelapse 31 immagini  della Terra e della Luna, scattate a un intervallo di due minuti l’una dall’altra, tutte riprese all’alba dell’8 ottobre, nell’ora di tempo impiegata dal disco lunare per oscurarsi completamente coperto dall’ombra più scura della Terra.

L'eclisse di Luna dell'8 ottobre scorso vista da Messenger, in orbita attorno a Mercurio. Ripresa delle immagini effettuata con la Narrow Angle Camera (NAC) del Mercury Dual Imaging System (MDIS). Crediti: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington

La Terra, nel campo visivo della camera ad ampio angolo di Messenger, misura soli 5 pixel e la Luna poco più di un pixel. Per potenziare quindi l’effetto dell’eclissi, e ottenere un risultato più spettacolare, le immagini sono state ingrandite raddoppiando la misura apparente del sistema Terra Luna, mentre la luminosità della Luna è stata aumentata di circa 25 volte. Ed ecco che in pochi secondi la Luna sembra “spegnersi”.

Non è la prima occasione in cui Messenger si trova ad essere testimone di un fenomeno interplanetario, un anno fa la sonda ha scattato un’immagine della Terra insieme alla Luna, mentre nello stesso istante la sonda Cassini, sempre della Nasa, scattava una foto della Terra vista da Saturno.

Le foto che riprendono più corpi celesti fotografati insieme da differenti, remote prospettive, ci aiuta a renderci conto del fatto che ci troviamo tutti all’interno di un grande Sistema solare e che grazie alle sonde robotizzate che lo esplorano possiamo oggi estendere il nostro sguardo e quindi migliorare la conoscenza delle parti a noi più vicine.

Per veder il video dell’eclissi lunare ripresa da Messenger clicca qui.

Associazione Cascinese Astrofili

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18.10, ore 18:00: Incontro sul progetto “Centro Astronomico del Monteserra”. A seguire (ore 21:30) serata di osservazione e fotografia del profondo cielo e comete.
Domenico Antonacci Cell: 347-4131736
domenico.antonacci@astrofilicascinesi.it
Simone Pertici: Cell: 329-6116984
simone.pertici@domenicoantonacci.it
www.astrofilicascinesi.it

GRUPPO ASTROFILI SORESINESI

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17.10: “Grandi Telescopi. Come raccogliere la luce che viene dal cielo?” di Davide Dal Prato.
L’Osservatorio è aperto tutti i sabati dalle ore 21:15.
Per info: Tel. 333.9280115
info@osservatoriosoresina.it
facebook.com/osservatoriosoresina
www.osservatoriosoresina.it

Gruppo Amici del Cielo di Barzago

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17.10: “I satelliti del sistema solare” e presentazione del libro a cura di di Stefano Tosi. Presso la Biblioteca Civica di Verano Brianza (MB) in via N. Sauro.
Per info: didattica@amicidelcielo.it
www.facebook.com/groups/15788424963
www.amicidelcielo.it

Gruppo Astrofili DEEP SPACE

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17.10: “Come accendere e spegnere un gammaray burst” di Paolo Davanzo.

Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it

La cometa SIDING SPRING su Marte

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La sera del 19 verso le 20:00, Marte potrà essere rintracciato tra il Sagittario e l’Ofiuco, alto una decina di gradi sull’orizzonte di sudovest.

La presenza della cometa C/2013 A1 (Siding Spring), il cui nucleo disterà in quel momento dal pianeta rosso solo un paio di primi, sarà visualmente inapprezzabile ma un telescopio a ingrandimenti sostenuti potrà forse permettere di seguire o fotografare il rarissimo fenomeno.

Nel cielo di ottobre le effemeridi complete di Marte e Cometa.

Rosetta: la grande roccia ribattezzata Cheops

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Il primo piano del masso Cheops, ripreso il 19 settembre dalla camera OSIRIS in dotazione alla sonda ESA Rosetta da una distanza di 28.5 chilometri dalla superficie della cometa. Dalle misurazioni effettuate il masso ha una dimensione massima di 45 metri. Credits: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

Il primo piano del masso Cheops, ripreso il 19 settembre dalla camera OSIRIS in dotazione alla sonda ESA Rosetta da una distanza di 28.5 chilometri dalla superficie della cometa. Dalle misurazioni effettuate il masso ha una dimensione massima di 45 metri. Credits: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

Primo piano del macigno

Lo strumento OSIRIS (Optical, Spectrocopic and Infrared Remote Imaging System), in dotazione alla sonda dell’ESA Rosetta, ha fotografato questa spettacolare immagine di uno dei molti “roccioni” che coprono la superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.

Il macigno in questione ha una dimensione massima stimata di 45 metri ed è uno dei più grandi individuati sulla cometa, si staglia in un gruppo di rocce situate nella regione piatta e liscia che si trova nella parte inferiore del lobo più grande della cometa.

Per la sua imponenza e la posizione che occupa tra le altre rocce questo macigno ha ricordato agli scienziati l’immagine delle piramidi di Giza, in particolare la grande Piramide di Cheope, e per questo hanno deciso di chiamarla proprio così: Cheops.

La scelta di questo nome non è casuale e anzi si è deciso che tutti gli elementi che saranno individuati sulla cometa 67P avranno un nome a tema egiziano: la stessa Rosetta è stata chiamata in questo modo in onore della famosa stele che ha permesso l’interpretazione dei geroglifici egizi. La missione ESA vorrebbe essere essa stessa una stele di Rosetta e fornire la chiave per interpretare alcuni tra i grandi misteri dell’Universo.

Cheops  è stato individuato per la prima volta nelle immagini riprese da Rosetta all’inizio di agosto, quando la sonda è arrivata nei pressi della cometa. Nelle scorse settimane, quando la sonda si è avvicinata sempre di più ed ha cominciato ad orbitare intorno alla 67P, la camera OSIRIS ha nuovamente ripreso la struttura, stavolta però ad una risoluzione più alta, pari a 50 centimetri per pixel.

Le strutture rocciose che sono state rivelate dalle immagini scattate da Rosetta in molte zone della superficie della 67P/Churyumov-Gerasimenko rappresentano uno dei tratti più misteriosi e impressionanti della cometa.

La parte inferiore del lobo più grande della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, con il raggruppamento di rocce che comprendono Cheops. L’immagine è stata ripresa il 6 agosto da una distanza di 130 chilometri con una risoluzione di 2.4 metri per pixel. Credits: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

Cheops emerge rispetto alle altre rocce riprese da OSIRIS, e da NavCam, sis fisicamente, per la sua grandezza, ma anche per essere leggermente più chiara se confrontata con la superficie che la circonda.

Holger Sierks, del Max Planck Institute for Solar System Research in Germania, principal investigator di OSIRIS, descrive la superficie di Cheops come “molto irregolare e decisamente scoscesa”.

Sparsi tra le protuberanze più chiare della superficie del masso ci sono curiosi piccoli pezzi di materiale scuro, che ricordano per luminosità e consistenza il terreno su cui Cheops poggia.

«Sembra come se la polvere che ricopre la superficie della cometa sia andata ad annidarsi nelle fratture del masso, ma ovviamente è troppo presto per dirlo»

Le proprietà delle rocce che si trovano sulla 67P/Churyumov-Gerasimenko sono ancora misteriose per gli scienziati, al momento sono note solo la grandezza e la distribuzione, grazie alle attente analisi delle immagini che hanno permesso di effettuare questo tipo di misurazione.

Ma di cosa sono fatte? Quali sono le loro caratteristiche fisiche, prime tra tutte densità e stabilità? Come sono state create? Gli scienziati cercheranno di raccogliere ogni possibile indizio dalle immagini che Rosetta continuerà ad inviare nei prossimi mesi della missione.

Dice ancora Sierks «Pensiamo di riuscire, grazie all’analisi delle immagini che raccoglieremo, a capire se le rocce hanno questa disposizione per via dell’attività cometaria o per l’azione del campo gravitazionale della cometa»

Nel frattempo Rosetta ha cominciato la fase denominata Close Observation Phase, raggiungendo la distanza di soli 10 chilometri dalla superficie della cometa e permettendo alla strumentazione di bordo di raccogliere immagini ancora più definite degli oggetti che si trovano sul suo suolo.

Per seguire il blog dedicato alla missione Rosetta clicca qui, per leggere gli articoli dedicati alla missione pubblicati su Media Inaf clicca qui.

Il volto scavato di Lutetia

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Evidenza della corelazione tra i solchi sulla superficie dell’asteroide 21 Lutetia Credit: ESA
Evidenza della corelazione tra i solchi sulla superficie dell’asteroide 21 Lutetia Credit: ESA

LE IMMAGINI RACCOLTE DA ROSETTA

Lutetia, per la precisione 21 Lutetia, è un asteroide del diametro di circa 100 chilometri fotografato dalla sonda Rosetta durante il suo viaggio verso la cometa 67/PChuryumov-Gerasimenko, ed è proprio grazie a questo “incontro” che è stato possibile analizzarne nel dettaglio la superficie.

Questo asteroide, dalla sua scoperta nel 1852, era noto soprattutto per essere il primo ad essere stato individuato da un astronomo dilettante, ma dal 10 luglio 2010, quando la sonda dell’ESA Rosetta lo ha sorvolato  a una distanza di 3162 km, è salito agli onori della cronaca, poiché Lutetia non è soltanto il più grande ma è anche il primo asteroide metallico visitato da una sonda.

Le foto scattate da Rosetta hanno evidenziando la presenza di un grosso cratere da impatto in questo piccolo mondo roccioso.

Le immagini dell’asteroide sono state riprese durante un periodo per circa due ore durante il passaggio, rivelando la presenza sulla sua superficie di numerosi crateri da impatto e centinaia di solchi o canali. I crateri da impatto sono osservabili su tutti i corpi del Sistema Solare che abbiano una superficie solida, prova tangibile di un’intensa storia di collisioni. Osservare solchi o canali è invece meno frequente, ad oggi ne sono stati osservati solamente sul suolo di Phobos,  il maggiore e il più interno dei due satelliti naturali del pianeta Marte, e sugli asteroidi Eros e Vesta, sempre grazie alle osservazioni effettuate da veicoli spaziali.

Ancora non c’è una spiegazione condivisa sul modo in cui questi canali si siano formati, ma è probabile che la loro presenza sia correlata sempre agli impatti. Le onde d’urto provocate dall’impatto viaggierebbero infatti “attraverso” l’interno del corpo piccolo e poroso colpito, fratturandone la superficie e dando così origine ai solchi.

Dice in proposito Sebastien Besse, ricercatore presso il Centro Tecnico dell’ESA (ESTEC) e primo autore dello studio pubblicato su Planetary and Space Science questo mese: «nel caso di Lutetia, se partiamo dall’osservazione della disposizione concentrica dei solchi intorno ai crateri da impatto presenti, possiamo identificare 200 di queste formazioni appartenenti a distinte “famiglie” legate a tre differenti crateri da impatto»

Uno dei sistemi di solchi è associato al cratere denominato Massilia, mentre un altro sistema è associato al gruppo di crateri del Polo Nord dell’asteroide, che comprende un certo numero di crateri sovrapposti. In entrambi i casi ci troviamo nell’emisfero nord di Lutetia.

La posizione del cratere Suspicio Credit: ESA

Un altro raggruppamento di solchi indicherebbe invece la presenza di un cratere posizionato nell’emisfero sud dell’asteroide, in un punto che non è però stato osservato in modo diretto durante il passaggio di Rosetta. La sua presenza perciò solo sottintesa gli è valsa il nome di “Suspicio”.

I solchi correlati a Suspicio ricoprono una vasta area dell’asteroide suggerendo che il cratere si estenda su un’area vasta varie decine di chilometri. Per fare un paragone con i crateri visibili, quello denominato Massilia – il maggiore ad oggi conosciuto su Lutetia – ha un diametro di circa 55 chilometri, mentre il più grande di quelli appartenenti al cluster polare è ampio circa 34 chilometri.

Osservando quanti piccoli crateri in successione ci sono nel solco dei canali di Lutetia gli scienziati hanno potuto stabilire anche l’età dei tre impatti principali. Si pensa che Massilia sia il più antico dei tre, che il cluster polare sia quello più giovane e che Suspicio si sia formato in un periodo intermedio.

Con le osservazioni effettuate da terra – con l’Infrared Telescope Facility della NASA, i telescopi Herschel dell’ESA e Spitzer, sempre della NASA – gli scienziati hanno potuto raccogliere altri dati dell’asteroide. I modelli elaborati prima del flyby di Rosetta avevano già previsto la presenza di una vasta depressione nell’emisfero sud dell’asteroide. I dati raccolti dall’Infrared Telescope Facility suggeriscono invece che la composizione dell’asteroide vari dall’emisfero nord a quello sud.

L’ipotesi risultante è che un grosso impatto, che potrebbe essere quello che ha dato origine al cratere Suspicio, abbia scavato via abbastanza materiale da spiegare le differenze di composizione e conformazione che sono  state osservate: «Il nostro studio lega insieme le varie analisi fatte su Lutetia per costruire una storia coerente con la presenza di un grosso cratere da impatto nell’area più recondita dell’asteroide» dice uno dei coautori, Michael Küppers, dello Space Astronomy Centre dell’ESA in Spagna, mentre il suo collega progettista Matt Taylor chiosa: «Sono passati quattro anni e stiamo tuttora imparando da quelle due sole ore di dati raccolti su Lutetia durante il flyby di Rosetta».

Per leggere l’articolo originale clicca qui, per leggere gli articoli pubblicati su Media Inaf che parlano dell’asteroide Lutetia clicca qui.

Stazione Spaziale, i più spettacolari transiti del periodo

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Transiti ISS

Transiti ISS
transiti ISSIl primo appuntamento è per l’8 ottobre, dalle 19:29 alle 19:37, osservando da SW ad ENE. La ISS sarà ben visibile, in particolar modo dal centro e sud Italia, che saranno favoriti per la sua osservazione. La magnitudine massima si attesterà su un valore di –2,9.

10 anni di AAAV – Peccioli… e intorno l’Universo 2014 dal 4 al 30 ottobre

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MOSTRA DI FOTOGRAFIA ASTRONOMICA E FILATELIA IN TEMA dal 9 al 12 ottobre.
Durante lo svolgimento della mostra sono previste le seguenti mini-conferenze:
12.10, ore 16.00: “Alla Luna… per il suo 45° compleanno” di P. Piludo.

12.10, ore 17,00: “Occhi di Libbiano su pianeti di stelle
lontane” di M. Feraboli e A. Villa.

Ingresso libero, per info: Associazione Astrofili Alta Valdera – cell. 3405915239
www.astrofilialtavaldera.com

10 anni di AAAV – Peccioli… e intorno l’Universo 2014 dal 4 al 30 ottobre

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CERIMONIA UFFICIALE in occasione del “Decennale AAAV” 11 e 12.10, dalle ore 16:00 alle 18:00: durante la cerimonia annullo filatelico di 10 cartoline dedicate a mezzo di bollo postale appositamente create per l’evento. Interventi del Sindaco Renzo Macelloni e Alberto Villa, Presidente AAAV

Ingresso libero, per info: Associazione Astrofili Alta Valdera – cell. 3405915239
www.astrofilialtavaldera.com

10 anni di AAAV – Peccioli… e intorno l’Universo 2014 dal 4 al 30 ottobre

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OSSERVAZIONE PUBBLICA con i telescopi della AAAV
11.10, ore 21.15: contemporanea apertura serale della mostra.

Ingresso libero, per info: Associazione Astrofili Alta Valdera – cell. 3405915239
www.astrofilialtavaldera.com

Una STREGA nell’alone galattico

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Immagine in tricromia di una regione esterna dell’ammasso globulare Omega Centauri, osservata dalla survey STREGA@VST

LA SURVEY CONDOTTA CON IL VST

Immagine in tricromia di una regione esterna dell’ammasso globulare Omega Centauri, osservata dalla survey STREGA@VST

Va a caccia di stelle e per spostarsi nel cielo la ‘strega’ di cui parliamo utilizza uno strumento supertecnologico: il telescopio VST dell’ESO sulle montagne cilene.

STREGA è il simpatico acronimo di STRucture and Evolution of the GAlaxy, un progetto partito nel 2012 che si avvale di una parte del tempo osservativo del VST (VLT Survey Telescope) garantito all’INAF. STREGA è una estesa campagna di osservazioni di circa 150 gradi quadrati di cielo il cui obiettivo principale è quello di studiare i dintorni di ammassi globulari e galassie satelliti della Via Lattea (Fornax, Sculptor, Phoenix, Sextans) per trovare traccia di interazioni passate che abbiano contribuito alla formazione e all’evoluzione dell’alone della nostra Galassia,  la regione di forma sferica che avvolge la Via Lattea dove si trovano sia stelle rade che raggruppate in ammassi globulari, gas e probabilmente materia oscura.

Numerose osservazioni suggeriscono che la distribuzione delle stelle nell’alone Galattico non sia uniforme, ma presenti delle aree più ‘affollate’, frutto dell’interazione gravitazionale tra la Galassia e sistemi stellari satelliti. Ne sono un esempio configurazioni stellari assai allungate, oppure aloni estesi osservati attorno ad un certo numero di ammassi stellari e galassie vicine alla Via Lattea: tutte strutture formate da materiale strappato ai sistemi stellari nella loro interazione con l’alone della nostra Galassia. Queste osservazioni avvalorano il modello di formazione gerarchico delle strutture cosmiche, secondo cui le galassie più grandi sono il risultato dell’aggregazione progressiva di sistemi più piccoli compiuta nel corso di miliardi di anni.

Uno spettacolare esempio di questi fenomeni lo stiamo seguendo praticamente in diretta: la nostra galassia sta consumando uno spuntino a base di stelle e gas della galassia sferoidale nana del Sagittario, che sta letteralmente cannibalizzando. Tuttavia, per confermare lo scenario dell’accrescimento gerarchico non bastano solo queste evidenze. Bisogna infatti effettuare osservazioni accurate di zone di cielo molto estese. Il VLT Survey Telescope (VST), costruito in Italia per iniziativa e sotto la responsabilità dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte e gestito dall’ESO sul Cerro Paranal in Cile, rappresenta lo strumento ideale per questo tipo di osservazioni. Con il suo specchio principale di 2,6 metri di diametro abbinato a una potente camera CCD, OmegaCAM, è capace di osservare con un elevatissimo livello di dettaglio una porzione di cielo di un grado quadrato (equivalente all’incirca alla porzione coperta dalla dimensione apparente di quattro lune piene).

I primi risultati delle osservazioni del VST condotte nell’ambito del programma STREGA, coordinato da Marcella Marconi e Ilaria Musella dell’INAF- Osservatorio Astronomico di Capodimonte e portato avanti da un team di numerosi ricercatori, molti dei quali appartenenti agli Osservatori INAF di Capodimonte, Roma, Teramo, Padova, Torino e Bologna, sono stati appena pubblicati on line in un articolo sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. La prima porzione di cielo – 37 gradi quadrati di cielo attorno all’ammasso stellare  Omega Centauri – passata al setaccio da VST in tre differenti bande di radiazione, mostra i dintorni di questo ammasso stellare – ritenuto il relitto di una precedente galassia – mappati fino a distanze e con livelli di dettaglio molto maggiori di quanto finora fatto. «Le nostre indagini ci rivelano che anche a distanze pari a due – tre volte l’estensione dell’ammasso si continuano ad osservare stelle dell’ammasso» racconta Marcella Marconi.

Le stelle poi non sono distribuite in modo uniforme attorno all’ammasso, ma sembrano formare delle code allungate fino a notevole distanza dall’ammasso stesso, un altro indizio dell’interazione gravitazionale con l’alone della Via Lattea. «I primi risultati che abbiamo ottenuto sono già importantissimi per capire un po’ meglio la storia della nostra Galassia – aggiunge Ilaria Musella – ma siamo solo all’inizio di questa avventura scientifica: attualmente sono in corso studi analoghi per le regioni intorno ad altri ammassi e le osservazioni dei dintorni delle galassie sferoidali nane Fornax, Sculptor e Phoenix».

I dati finora raccolti e analizzati, per essere confermati, dovranno passare al vaglio di indagini spettroscopiche. Ma nel team di STREGA c’è grande entusiasmo: il completamento della survey consentirà un notevole passo avanti nella nostra conoscenza della struttura ed evoluzione dell’alone Galattico e fornirà informazioni complementari a quelle geometriche che si otterranno dallo spazio con la missione GAIA dell’ESA.

Per saperne di più:

  • l’articolo STREGA: STRucture and Evolution of the GAlaxy. I. Survey Overview and First Results di Marcella Marconi, Ilaria Musella et al. pubblicato on line sul sito web della rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society
  • Gli articoli riguardanti il telescopio VST pubblicati su Media INAF

GRUPPO ASTROFILI SORESINESI

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10.10: “Cenni di relatività. La costanza della velocità della luce alla base dell’idea di Einstein” di Bruno Cordani.
L’Osservatorio è aperto tutti i sabati dalle ore 21:15.
Per info: Tel. 333.9280115
info@osservatoriosoresina.it
facebook.com/osservatoriosoresina
www.osservatoriosoresina.it

Gruppo Astrofili DEEP SPACE

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10.10“La corte di Andromeda: la regina delle galassie allo zenith” di Franco Molteni.
Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it

Società Astronomica “G.V. Schiaparelli”

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10.10, ore 21:00: “La missione Rosetta: alla scoperta delle comete” di Amalia Ercoli-Finzi. Aula magna dell’Università dell’Insubria di Varese.
Per informazioni: Tel: 0332/235491
astrogeo@astrogeo.va.it
www.astrogeo.va.it

ASTROINIZIATIVE UAI

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10-12.10: VII Meeting Nazionale Pianeti Extrasolari e IX Meeting Nazionale Stelle Variabili – Organizzato dalla SdR Pianeti Extrasolari e Stelle Variabili UAI, in occasione del 22° Convegno Nazionale del GAD presso la Sala Conferenze del Planetario di Ravenna
> http://pianetiextrasolari.uai.it
> http://stellevariabili.uai.it

ASTROINIZIATIVE UAI Unione Astrofili Italiani – www.uai.it

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IMPORTANTE: La tua iscrizione al canale Youtube è molto preziosa per noi al fine di migliorare la qualità della trasmissione. Basta cliccare sul pulsante sotto il video “iscriviti”, oppure andare al link diretto al nostro canale Youtube:
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Questi gli appuntamenti mensili.

UAI con SKYLIVE Una Costellazione sopra di Noi – Il primo venerdì di ogni mese, a cura di Giorgio Bianciardi (vicepresidente UAI).

SKYLIVE con UAI Rassegnastampa e cielo del mese – Quarto giovedì del mese a cura di Stefano Capretti.
www.skylive.it

Altri Eventi UAI

dal 10 al 12 ottobre VII Meeting Nazionale Pianeti Extrasolari e IX Meeting Nazionale Stelle Variabili – Organizzato dalla SdR Pianeti Extrasolari e Stelle Variabili UAI, in occasione del 22° Convegno Nazionale del GAD presso la Sala Conferenze del Planetario di Ravenna

> http://pianetiextrasolari.uai.it
> http://stellevariabili.uai.it

10 anni di AAAV – Peccioli… e intorno l’Universo 2014 dal 4 al 30 ottobre

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CONFERENZE (Ore 21:15)
10.10: “Peccioli: dieci anni sotto le stelle con la AAAV” a cura dei componenti dell’AAAV.

Ingresso libero, per info: Associazione Astrofili Alta Valdera – cell. 3405915239
www.astrofilialtavaldera.com

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