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Gruppo Astrofili DEEP SPACE

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13.06:
”Il Solstizio d’estate e le sue stelle” di Gianpietro Ferrario.
Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it

Gruppo Astrofili DEEP SPACE

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13.06:
”Il Solstizio d’estate e le sue stelle” di Gianpietro Ferrario.
Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it

Al Planetario di Ravenna

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13.06:Speciale Festival delle Culture: “Astronomia e Culture: presentazione di libri in tema di etno-astronomia” di Gianfranco Tigani Sava. Ingresso libero.

Circolo Astrofili Veronesi

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13.06:“La formazione del Sistema Solare” di Sergio Moltomoli.
Per informazioni: info@astrofiliveronesi.it
Cell: 334 7313710 (Antonio Cagnoli)
www.astrofiliveronesi.it

Gruppo Amici del Cielo di Barzago

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13.06:”Dove è finito l’Antiuniverso?” a cura di Davide Trezzi presso la Biblioteca di Giussano (via del Carroccio 2).
Per info: didattica@amicidelcielo.it
www.amicidelcielo.it

Gruppo Amici del Cielo di Barzago

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13 e 14.06:”Il Cielo del Parco. Sul lago argentato” presso Giardino a lago (Via Carcano, Alserio) osservazione ed escursione in barca in una notte di plenilunio: NUMERO CHIUSO con iscrizione GRATUITA obbligatoria.
Per info: didattica@amicidelcielo.it
www.amicidelcielo.it

Associazione Cascinese Astrofili

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13.06: “La scoperta di asteroidi pericolosi per la Terra. Il caso Apophis e lo stato dell’arte di questa attività” di Fabrizio Bernardi e Paolo Bacci. Presso la Biblioteca comunale di Cascina, in viale C. Comaschi.
Per informazioni:
Domenico Antonacci Cell: 347-4131736
domenico.antonacci@astrofilicascinesi.it
www.astrofilicascinesi.it

Unione Astrofili Bresciani

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13.06:Ogni venerdì, ore 21:00, apertura della Specola Cidnea. È possibile prendere parte alle serate astronomiche, al termine di una conversazione divulgativa seguono le osservazioni al telescopio.
Ogni sabato, ore 21:00 (escluso l’ultimo sabato del mese), apertura al pubblico dell’Osservatorio astronomico Serafino Zani, colle San Bernardo di Lumezzane Pieve (Brescia). Proiezioni a tema seguite da osservazioni al telescopio. Ingresso libero.
Per info: osservatorio@serafinozani.it
www.astrofilibresciani.it

Avvicinamento Luna Saturno

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10 Giugno

10 Giugno

Il 10 giugno, verso le 21:30, un crescente di Luna raggiungerà Saturno nella Libra, avvicinandolo da sud fino a una distanza di circa 1,6°. I due oggetti, visibili in direzione sudsudest, saranno alti in quel momento circa +28°. Singolarmente, nelle stesse ore (all’incirca dalle 21:00 alle 22:00), la Luna occulterà l’asteroide (9) Metis, di mag. +10,3.

Il cielo sepolto – Hic sunt LUPI

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cielo sepolto
cielo sepolto
La costellazione del Lupo come potrebbe apparire al momento della culminazione da una località del meridione alla latitudine di Napoli. Facile risulta l’individuazione del globulare NGC 5986, mentre invece molto problematica quella della stella alfa Lupi!

Quella del Lupo è una costellazione che si estende appena sotto la Bilancia fino ai –55 gradi di declinazione. Segnata come il Centauro dalla presenza di stelle discretamente brillanti, è famosa soprattutto per la supernova galattica che vi esplose più di mille anni fa, ma per gli osservatori italiani resta una plaga quasi del tutto sconosciuta. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, considerando la sua declinazione fortemente negativa, il Lupo non è una “invenzione” degli astronomi del 18° secolo come ad esempio la Fornace, il Compasso o la Squadra; è invece una costellazione molto antica, già facente parte delle 48 originali elencate da Tolomeo nel suo Almagesto.

Comete – La Pan-STARRS ha il fiatone ma spunta una rivale più giovane e bella

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Comete
Il percorso apparente della C/2012 K1 (Pan-STARRS) nel mese di giugno e nella prima decade di luglio quando attraverserà il Leoncino prima di arrivare nella testa del Leone (dalla versione digitale è possibile accedere al percorso più dettagliato cliccando qui: dal 1° al 16 giugno o dal 16 al 30 giugno; i due link si attivano anche selezionando i rispewttivi tratti del percorso direttamente dalla mappa).
Comete
Il percorso apparente della C/2012 K1 (Pan-STARRS) nel mese di giugno e nella prima decade di luglio quando attraverserà il Leoncino prima di arrivare nella testa del Leone (dalla versione digitale è possibile accedere al percorso più dettagliato cliccando qui: dal 1° al 16 giugno o dal 16 al 30 giugno; i due link si attivano anche selezionando i rispewttivi tratti del percorso direttamente dalla mappa).

EFFEMERIDI

Prima le brutte notizie. La C/2012 K1 Pan-STARRS, la cometa che in autunno prometteva di arrivare al limite dell’osservabilità ad occhio nudo, sembra che non stia rispettando le previsioni, tanto che Seiichi Yoshida nel suo sito prevede al massimo una magnitudine di +7 per fine ottobre. Con queste prospettive, la Pan perde un po’ dell’attenzione con cui la stavamo seguendo da gennaio, ma resta comunque l’oggetto cometario più luminoso del periodo. In giugno si muoverà dall’Orsa Maggiore al Leone, attraversando tutto il Leoncino, e potremo puntarla un’ora dopo il tramonto; a metà mese, verso le 22:30 apparirà sull’orizzonte di ovest-nordovest alta quasi +40 gradi.

Leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, con tutte le immagini, nella Rubrica Comete di Rolando Ligustri presente a pagina 70 di Coelum n.182

Al Planetario di Ravenna

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10.06:“La Luna e le sue curiosità” di Claudio Balella.
Per info: tel. 0544-62534 – info@arar.it
www.racine.ra.it/planet – www.arar.it

Congiunzione Luna, Marte e Spica

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8-9 giugno

8-9 giugno

La notte del 7-8 giugno, verso l’1:30 del mattino, la Luna al Primo Quarto apparirà una decina di gradi al di sopra dell’orizzonte ovest-nordovest in congiunzione con Marte, separata dal pianeta di circa 2,3°. Alla stessa ora del giorno seguente, una Luna appena più corposa apparirà invece in congiunzione con Spica (mag. +1,0), la stella alfa della Vergine, che avvicinerà fino alla distanza angolare di un grado.

N.B. la dimensione apparente della Luna, in questa come in altre illustrazioni, è stata aumentata per esigenze di visualizzazione grafica.

Pio & Bubble Boy – Coelum n.182 – 2014

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vignetta
Pio e Bubble Boy - Mario Frassati - Coelum 182
vignetta
Pio e Bubble Boy - Mario Frassati - Coelum 182

Questa Vignetta è pubblicata su Coelum n.182 – 2014. Leggi il Sommario. Guarda le altre vignette di Pio&Bubble Boy

Al Planetario di Ravenna

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08.06:ore 15:00: Round Table 11, Club 41 “I Bambini in festa” manifestazione di beneficenza a favore di A.G.E.O.P.
Per info: tel. 0544-62534 – info@arar.it
www.racine.ra.it/planet – www.arar.it

Ciao Ellen

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Chi ha avuto la fortuna di conoscere Ellen Pokutova sicuramente non se la dimenticherà. Era una ragazza di una formidabile intelligenza, che unita ad una insaziabile curiosità per il mondo e ad una bellezza invidiabile, la rendeva un mix esplosivo. L’ho conosciuta in Libia nel 2005, in occasione del viaggio organizzato assieme a Coelum per l’Eclisse Anulare di Sole e da lì è partita la sua grande passione per l’astronomia, che l’ha portata in meno di un mese ad organizzare un’importante manifestazione astronomica ad Olbia in Sardegna, la terra in cui viveva da alcuni anni, coinvolgendo la cittadinanza, le scuole  e numerosi addetti del settore.
Da lì in poi ne seguiranno altre, come altri saranno i viaggi astronomici in cui ci accompagnerà, assieme al futuro marito Sergio. Il 16 Maggio 2014 a soli 42 anni, una terribile malattia mette purtroppo fine ai suoi progetti e al suo instancabile desiderio di conoscenza, lasciando tutti sgomenti e lasciando soli Sergio e la piccola Gloria.
Non ti dimenticheremo.

Ciao Ellen…

Massimiliano e i tuoi amici astrofili e astroviaggiatori
Roberta, Eleonora e tutta la redazione di Coelum

Il Cielo di Giugno

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Il cielo di Giugno

Il cielo di Giugno

EFFEMERIDI

Durante il mese di giugno l’inizio della notte astronomica si farà attendere fin quasi alle 23:00, ora in cui il cielo apparirà dominato verso sud dal Sagittario e dalla caratteristica sagoma dello Scorpione,
mentre più in alto si passerà dall’Ofiuco all’Ercole, con quest’ultimo quasi allo zenit. Il Leone si starà invece avviando al tramonto, mentre verso est comincerà ad alzarsi il “Triangolo estivo” formato da Vega,
Deneb e Altair (le stelle più brillanti di Lira, Cigno e Aquila) e i ricchissimi campi stellari che compongono la Via Lattea. Sull’orizzonte nord-est farà capolino la Galassia di Andromeda (M31), che raggiungerà una buona altezza sull’orizzonte già prima dell’alba, precedendo il sorgere delle Pleiadi. Per ciò che riguarda i pianeti, gli unici osservabili a quell’ora saranno Saturno nella Libra, da poco transitato al meridiano, e Marte nella Vergine, basso verso ovest-sudovest.

Gruppo Astrofili DEEP SPACE

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06.06:
“I calendari agricolo-astronomici dell’antica
Roma” di Elio Antonello.
Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it

Circolo Astrofili Veronesi

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06.06:“Esplosioni stellari: le variabili cataclismiche” di Antonio Bianchini.
Per informazioni: info@astrofiliveronesi.it
Cell: 334 7313710 (Antonio Cagnoli)
www.astrofiliveronesi.it

Gruppo Amici del Cielo di Barzago

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06.06:5° lez.: “La Via Lattea ed il Cielo profondo”.
Per info: didattica@amicidelcielo.it
www.amicidelcielo.it

Associazione Ligure Astrofili Polaris

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06.06:Osservazione della Luna in Corso Italia.
Per info: cell. 346.2402066 – info@astropolaris.it
www.astropolaris.it

Gruppo Astrofili DEEP SPACE

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06.06:
“I calendari agricolo-astronomici dell’antica Roma” di Elio Antonello.
Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it

Associazione Astrofili Centesi

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06.06: “Il calendario cosmico: Immaginiamo di comprimere l’intera storia dell’universo entro l’arco temporale di un anno terrestre”. Al telescopio: Luna, Marte e Saturno.
Per info: 346.8699254, astrofilicentesi@gmail.com
www.astrofilicentesi.it

Al Planetario di Ravenna

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03.06:Speciale Festival delle Culture: “Il cielo dei cinesi” di Lorenzo Brandi. Ingresso libero.
Per info: tel. 0544-62534 – info@arar.it
www.racine.ra.it/planet – www.arar.it

Osservazione della cometa C/2012 K1 dall’Osservatorio di Asiago

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SABATO 7 GIUGNO, ALLE ORE 21:00, SERATA SPECIALE AD ASIAGO

L’INAF Osservatorio Astrofisico di Asiago propone l’osservazione della cometa C/2012 K1 e non solo: anche di Marte, Saturno e della Luna.

Scoperta il 19 maggio 2012 quando era a 8,7 UA dal Sole con il telescopio Pan-STARRS (Panoramic Survey Telescope & Rapid Response) di Haleakala alle Hawaii, la cometa C/2012 K1 Panstarrs, brillava di magnitudine 19,7. Si tratta di una cometa non periodica, che quindi non ripasserà più da “queste parti”, dalla dinamica particolare: ha mostrato infatti segni di rallentamento nella sua tendenza ad acquisire luminosità, per poi riprendere l’incremento.

Non si esclude però anche una sua frammentazione perché presenta le stesse caratteristiche di altre 11 comete, fra le quali la C/2012 S1 ISON, tutte disintegrate nel loro avvicinamento al Sole. Secondo gli studiosi, sulla linea di questo dato, è ragionevole aspettarsi che anche C/2012 K1 PANSTARRS sia destinata a disintegrarsi con una probabilità del 20%.
Il suo prossimo perielio è previsto per il 27 agosto2014 quando raggiungerà una distanza di 1,05 UA (157.000.000 di chilometri) dal Sole, mentre il perigeo, cioè il suo punto di massimo avvicinamento alla Terra è previsto per il 31 ottobre 2014. Allora potrà essere visibile a occhio nudo come una stellina fioca della magnitudine  di circa 6,2.

L’osservazione prevista ad Asiago è stata programmata proprio ora, a giugno, perché in queste date la cometa sarà ancora alta in cielo al tramonto. A inizio luglio sarà invece molto bassa sull’orizzonte e da settembre non sarà più visibile dal nostro emisfero. Occorre sempre una certa cautela nel fornire pronostici dal momento che le comete sono oggetti in divenire.

E’ quindi il caso di approfittare di questa serata per osservare questa imprevedibile cometa!!

Nella stessa serata sarà possibile anche effettuare una visita al telescopio Galileo.

Le osservazioni saranno possibili solo con cielo sereno quindi, in caso di maltempo, sarà possibile assistere a una conferenza per sapere tutto sulle comete tenuta da un astronomo dell’INAF di Asiago!

Solo su prenotazione all’ufficio informazioni e accoglienza turistica IAT Asiago: iat.asiago@provincia.vicenza.it; tel: 0424 462221.

Vi aspettiamo!

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Visita il nostro sito web
Per saperne di più sul Museo La Specola
Per incontrare il cielo sull’Altopiano di Asiago

Astronomia spettacolare al Planetario di Padova

Le ultime dal nostro Istituto Nazionale di Astrofisica

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Planetario e Osservatorio di Anzi (PT)

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Planetario e Osservatorio di Anzi (PT)
Calendario degli eventi gestiti dall’associazione
Teerum Valgemon Aesai. Tutti gli eventi sono su prenotazione obbligatoria.
31.05/01.06:“Week End alla conquista dello Spazio” con osservazioni di Marte e Saturno con il telescopio di Anzi (possibile prenotare sia per uno soltanto degli eventi che per il pacchetto completo, è inoltre possibile pernottare).
Per info e prenotazioni: Tel. 320 2236876
teerumvalgemonaesai@gmail.com
Pagina Facebook “Planetario Osservatorio Anzi”
http://teerumvalgemonaesai.blogspot.it/

ASTROINIZIATIVE UAI

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In diretta web con il Telescopio Remoto UAI Skylive dalle ore 21:30 alle 23:00, con la nuova Skylive Web-TV all’indirizzo: http://www.skylive.it/WebTV.aspx o collegandoti al Client Web: http://app.skylive.name/Client/ IMPORTANTE: La tua iscrizione al canale Youtube è molto preziosa per noi al fine di migliorare la qualità della trasmissione. Basta cliccare sul pulsante sotto il video “iscriviti”, oppure andare al link diretto al nostro canale Youtube: www.youtube.com/subscription_center?add_user= skylivechannel Ovviamente tutto completamente gratuito. Questi gli appuntamenti mensili. UAI con SKYLIVE Una Costellazione sopra di Noi – Il primo venerdì di ogni mese, a cura di Giorgio Bianciardi (vicepresidente UAI). SKYLIVE con UAI Rassegnastampa e cielo del mese – Quarto giovedì del mese a cura di Stefano Capretti. www.skylive.it
31.05/1.06: Cielo & Monti – Settefrati (FR) Unione Astrofili Valle di Comino www.uavc.it
info@gruppom1.it – www.gruppom1.it
http://congresso.uai.it

Gruppo Astrofili DEEP SPACE

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30.05:
Osservazione del cielo dall’albergo ristorante
Soldanella, Piani Resinelli.
Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it

Associazione Astrofili Centesi

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30.05:“Titano e la Terra primordiale”. Al telescopio: Saturno e Marte.
Per info: 346.8699254, astrofilicentesi@gmail.com
www.astrofilicentesi.it

Al Planetario di Ravenna

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30.05:Fanta-Scienza, Avventure nel tempo e nello spazio: “Il terribile alieno: La cosa da un altro mondo e Ultimatum alla Terra” di Marco Garoni in collaborazione con Circolo del cinema “Sogni”. Ingresso libero.
Per info: tel. 0544-62534 – info@arar.it
www.racine.ra.it/planet – www.arar.it

Circolo Astrofili Veronesi

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30.05:“Relatività, Entropia Cibernetica dell’Universo: uno sguardo globale e trascendente della realtà cercando una logica del tutto” di Emiliano Cassardo.
Per informazioni: info@astrofiliveronesi.it
Cell: 334 7313710 (Antonio Cagnoli)
www.astrofiliveronesi.it

Associazione Ligure Astrofili Polaris

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30.05:“I misteri del cielo fra scienza e pseudoscienza“ di Silvano Fuso.
Per info: cell. 346.2402066 – info@astropolaris.it
www.astropolaris.it

Rosetta è pronta allo sprint finale

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LA SONDA HA SUPERATO ANCHE L’ULTIMO TEST

Gli ultimi controlli sono stati effettuati e la fase del “commissioning” è terminata: per Rosetta, la sonda dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) lanciata il 2 marzo 2004, è tutto pronto per la lunga frenata verso il suo obiettivo, la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.

Con un “cinguettìo” su Twitter, il team dell’ESA che manovra la sonda ha annunciato che la fase del “burning” (in gergo tecnico “thruster burn”) è stata portata a termine con successo, fornendo la prima delle tre grandi spinte orbitali che porteranno il veicolo spaziale sulla scia della cometa il prossimo 6 agosto. In questa lunga e delicata fase di commissioning, che segue il risveglio della sonda europea, uno per uno, tutti gli strumenti hanno ripreso vita dopo oltre due anni di ibernazione.

L’operazione, avvenuta a 500 milioni di chilometri dalla Terra, è durata ben 7 ore (una delle più lunghe della storia dei voli spaziali dell’ESA) e ha usato ben 218 chili di carburante. “La manovra di ieri sera è stata assolutamente necessaria nell’ambito di una serie di burning in grado di ridurre la velocità di Rosetta rispetto alla posizione della cometa in modo da arrivare con una velocità relativa di circa 1 m/s,”, ha dichiarato Sylvain Lodiot, l’operation manager della missione.

Prima del grande incontro con la cometa sono previsti altre due grandi spinte orbitali, il 4 e il 18 giugno. Ci saranno poi altri sei burning minori per le ultime inserzioni orbitali e la frenata finale.

Rosetta è un’importante missione alla quale partecipa attivamente anche l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), che ha contribuito a due degli strumenti a bordo della sonda: VIRTIS (Visible and Infrared Thermal Imaging Spectrometer) e GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator).  Gli altri strumenti a bordo, che sono già stati testati negli ultimi tre mesi, sono OSIRIS (Optical, Spectroscopic and Infrared Remote Imaging System), NAC (Narrow Angle Camera) e WAC (Wide Angle Camera).

Poco più di due mesi fa ha superato gli esami a pieni voti anche Philae, il lander di 100 chili progettato e realizzato con un fondamentale contributo italiano guidato dall’Agenzia Spaziale Italiana, che raggiungerà la superficie della cometa il prossimo 10 novembre. Il sito di atterraggio verrà scelto solo verso il mese di settembre, dopo un’accurata analisi della superficie di 67P/Churyumov-Gerasimenko, anche perché l’esatta del misterioso oggetto forma è ancora sconosciuta. Quello che seguirà sarà la fase di ricerca e raccolta dei campioni a 23 centimetri di profondità: entrerà in azione un sistema decisamente molto prezioso dotato di un trapano con una punta di diamante e forni di platino con lenti di zaffiro che riscalderanno i campioni per le analisi. Si tratta della fase più delicata ed emozionante della missione perché sarà la prima volta che delle strumentazioni terrestri toccheranno la fredda roccia di una cometa.

Le fasi della missione Rosetta

Per saperne di più:

Sette motivi per cui il giornalismo scientifico italiano è scadente

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Qualche giorno fa mi è capitato di leggere un articolo molto bello e alquanto veritiero  sul Fatto Quotidiano che mi ha fatto molto riflettere su una crisi abbastanza ampia che sta avvenendo in questi anni. È una crisi sopita, indolore e invisibile, ma alquanto preoccupante: la crisi del giornalismo scientifico.

Una crisi che ha diverse ragioni a mio avviso, concause che stanno creando un vuoto pazzesco: nei giornali e in TV si parla troppo poco di scienza e molto spesso se ne parla male o a sproposito. Analizziamo in dettaglio le cause:

1) Il sempre minor spazio dato dalle televisioni alle trasmissioni scientifiche e di contro la sempre maggior diffusione di trasmissioni “spazzatura” che mettono in giro bufale eclatanti (teschi di cristallo, scie chimiche…) come Mistero e Voyager. Analizziamo i due casi appena citati: Mistero propone i misteri italiani e non quali UFO, scie chimiche, fantasmi. Il grosso problema di questo programma è che, per molti di questi fenomeni, non esiste una vera e propria controargomentazione scientifica e dunque questi vengono spacciati come veri; altri fenomeni invece conosciuti nel mondo scientifico (come le scie di condensazione) non vengono spiegati scientificamente ma sempre ricorrendo alle teorie alternative. Nel 2011 si era tentato di portare in trasmissione un giornalista che si è occupato di scienza come Alessandro Cecchi Paone, ma (purtroppo) lo share in quelle puntate è stato deludente.

Voyager è invece un programma Rai che dal 2009 va in onda sotto il patrocinio del Ministero della Cultura (sic!) e imposta le sue trasmissioni sulla divulgazione scientifica, dando però più risalto alle teorie alternative che a quelle accettate dal mondo scientifico. Molti servizi sono risultati delle bufale. Celeberrimo è il caso del Chubracabra: spacciato come creatura sconosciuta al mondo animale identificata in seguito ad alcuni  strani ritrovamenti, il suo caso si rivelò una bolla di sapone. Le analisi del DNA del fantomatico cacciatore di capre risultarono essere appartenenti ad un coyote. Altro caso emblematico è il caso Stamina: un programma come le Iene realizza un servizio strappalacrime su una bambina gravemente malata alla quale sarebbe stata negata una cura, quella con le staminali mesenchimali, che non è provata scientificamente, sulla quale non sono stati fatti dei test in vitro e in vivo. Nel servizio, inoltre, non veniva minimamente dato spazio alla voce scientifica ufficiale.

2) L’assenza di divulgazione scientifica all’interno dei principali quotidiani italiani, con l’assenza di un esperto di scienza nei giornali. Mosca bianca a dire il vero è il giornale torinese “La Stampa” con il suo Tuttoscienze, uno tra i supplementi di divulgazione scientifica migliori d’Italia, anche grazie a Piero Bianucci che con rigore scientifico manda avanti questo progetto (pur non provenendo dal mondo della Scienza: Bianucci è laureato in filosofia). Anche altri giornali presentano delle rubriche a tema scientifico, ma sono più sporadiche e talvolta contengono errori grossolani (vedi caso Repubblica). La scienza è assente anche nei giornali gratuiti come Leggo o Metro: le uniche ricerche che vengono citate in questi giornali sono quelle riguardo il sesso.

3) L’esplosione di internet. Da un lato internet ha dato un ottimo palcoscenico per la divulgazione scientifica. Ovviamente il rovescio della medaglia è stato che tutti hanno potuto scrivere di scienza, dagli scienziati veri e propri a chi di scienza non ne capisce una mazza. Ora, se in altri settori è giusto far sentire più campane (soprattutto per quanto riguarda la politica), quando si parla di scienza le cose si fanno più complicate: la scienza non è democratica, l’opinione di un uomo qualunque non ha la stessa dignità scientifica di una teoria ben collaudata.

È qui che si inserisce nel nostro discorso l’articolo di Bressanini, che lentamente sarà scivolato nell’oblio della colonna delle opinioni scientifiche. Nella sua conclusione lo scienziato italiano ribadisce il suo disagio a scrivere su un blog nel quale venivano riportate le opinioni di “Complottisti dell’11 settembre (riferimento neanche tanto velato a Giulietto Chiesa), antivaccinisti, esperti di energia che sbagliano le unità di misura, esperti di nanoparticelle delle merendine […]”.

Significativa la risposta di Peter Gomez, che dell’edizione online del Fatto Quotidiano è il direttore: “Lo spazio dei blog non fa sentire tutte le campane, permette solo alle campane di suonare”. Questo è l’errore di fondo di molti giornali: pensare che la scienza possa

essere trattata come la politica o l’economia, dove ognuno può avere la sua opinione che viene sottoposta ai lettori. No! È sbagliato, anzi è fuorviante. La scienza si basa su dati e numeri, non su opinioni. Parlare di scienza senza avere sottomano dati – o comunque delle pubblicazioni che confermano ciò che viene scritto – è come scrivere di scienza delle costruzioni perché si è un muratore. Inoltre la scienza non può essere piegata al proprio volere per sostenere una tesi: caso eclatante, proprio sullo stesso giornale, quando la professoressa D’Orsogna sosteneva che il fracking è dannoso perché potrebbe creare dei terremoti potenti. Costei citò (anche impropriamente) un articolo americano che diceva che il fracking avrebbe potuto innescare un terremoto di 5.5, senza tenere conto di tutta la letteratura scientifica precedente e successiva.

4) Altro fenomeno abbastanza preoccupante sono i blog e i gruppi di facebook che (in buona fede o no) diffondono bufale scientifiche quali scie chimiche, cure miracolose ecc… Anche qui il grosso problema è che non viene dato spazio alle teorie classiche, spesso tacciate di fare gli interessi di qualcuno: il classico “Chi vi paga?” che viene ribadito soprattutto quando si parla di bufale che riguardano la medicina (vedi i vari casi Di Bella, Simoncini, AIDS).

Altri blog, che spesso si spacciano per blog di informazione libera, pubblicano dei post scientifici approssimativi o distorcono la scienza solo per confermare delle tesi sostenute, come per quello che sta succedendo sull’OGM o sui prodotti biologici: i primi considerati dannosi per la salute (nonostante nessuno studio ne abbia ancora evidenziato la pericolosità); i secondi considerati un toccasana, nonostante gli studi ritengano che un prodotto biologico abbia le stesse qualità di uno normale (il casus belli da cui muoveva appunto Bressanini). In questi blog si fa la scienza senza i dati alla mano, ma solo per “fare notizia”. Cosa che si sta diffondendo sempre di più nei gruppi facebook (“Adesso Fuori dai Coglioni”, “Lo Sai”, “informarexresistere”, “Informazione Libera” solo per citare i principali) che sono alquanto recidivi nel diffondere bufale scientifiche (e non…)

5) Il mancato ricambio generazionale tra ottimi divulgatori scientifici molto attivi qualche anno fa (Piero Angela tra tutti, ma anche Giancarlo Masini ed Edmondo Bernacca) e che oggi o sono meno presenti o sono meno attivi o non ci sono più.

6) Il fatto che spesso e volentieri chi parla e scrive di scienza nei giornali o

nei blog non ha un background scientifico. A volte questo non è necessariamente un male: Piero Bianucci, Piero Angela, Alessandro Cecchi Paone e Alberto Angela sono laureati in materie umanistiche, ma nessuno si azzarderebbe a dire che sono pessimi divulgatori. In effetti, per spiegare fenomeni scientifici difficili da interpretare “lasciano” la parola a esperti del settore come Paco Lanciano, Danilo Mainardi (a Superquark presenze fisse) o come Odifreddi e Galeotti (su Tuttoscienze). A volte però questo non va così bene: Mistero e Voyager sono i casi più eclatanti . All’estero molto spesso i divulgatori scientifici sono degli scienziati: nel Regno Unito una tra le figure più importanti è Sir David Attenborough (naturalista); altra figura di spicco che scrive per il Guardian è Sir Martin Rees, uno tra i cosmologi più autorevoli al mondo; in USA Bill Nye è un ingegnere meccanico (uno dei suoi professori era un altro grande divulgatore scientifico, Carl Sagan) mentre Neil DeGrasse Tyson è un astrofisico. Un altro scienziato che è diventato un ottimo divulgatore scientifico è Stephen Hawking, una tra le menti più brillanti di questo secolo.

7) Il fatto che solo recentemente sono stati aperti dei corsi di giornalismo scientifico, che sono spesso dei Master a pagamento e a numero chiuso (come a Torino o alla Sissa di Trieste o a Ferrara).

La divulgazione scientifica è sempre più importante, per la gente comune,  per gli scienziati e per i ragazzi. La scienza spesso è percepita come un corpo estraneo, anche per colpa di  insegnanti di scienze e matematica che non trasmettevano l’amore per questa materia, percepita come troppo fredda. Questa la grande sfida per i futuri divulgatori scientifici, magari giovani scienziati che scriveranno riguardo alla scienza: rendere la scienza interessante e coinvolgente, spiegando i vari fenomeni scientifici e rendendoli avvincenti.

Personalmente, il mio amore per la scienza è nato da un meraviglioso libro di Stephen Hawking, “Dal Big Bang ai buchi neri” che suggerisco a tutti, dove lo scienziato britannico racconta lo straordinario percorso del nostro universo. E poi da una serie di stupendi documentari di Jacques Cousteau sul mare. Se ho intrapreso il percorso di studi in Fisica prima e in Oceanografia successivamente lo devo anche a loro.

Alessandro Sabatino

@twitTagli

Congiunzione tra Luna e Giove nei Gemelli

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31_05_2014

31_05_2014

La sera del 31 maggio, verso le 21:30, una Luna crescente ancora molto giovane potrà essere fotografata mentre starà calando nei Gemelli verso l’orizzonte ovest. È in pratica una riedizione della situazione del 3 maggio; unica differenza la distanza da Giove, che si sarà ridotta a 8,3°, mentre in assenza di foschie all’orizzonte sarà anche possibile apprezzare la presenza di Mercurio (mag. +1,0) alto circa +8°.

Effemeridi di Luna, Sole e Pianeti

Al Planetario di Ravenna

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27.05:Speciale Festival delle Culture: “I cieli africani” di Sara Ciet. Ingresso libero.
Per info: tel. 0544-62534 – info@arar.it
www.racine.ra.it/planet – www.arar.it

Associazione Cascinese Astrofili

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Simone Pertici: Cell: 329-6116984
simone.pertici@domenicoantonacci.it
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Terza supernova del 2014 scoperta in una galassia Messier

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La SN2014bc esplosa in M106 e ripresa in un'immagine di Marco Burali dell'Osservatorio MTM di Pistoia (CCD FLI 1001E; OTTICA FRC 300 F7,8; Pose: filtro CLS-CCD posa 420 minuti + SBIG ST10 filtri IR-CUT +H-ALFA 120+120 minuti - RGB TOA 150 F5.8 CCD Moravian G2 4000 80+80+80 H-alfa BRC 250 F5 CCD Moravian G2 4000 300 minuti

Una bella immagine di archivio della galassia M106 in cui nei giorni scorsi è esplosa la supernova SN2014bc. Immagine di Marco Burali dell'Osservatorio MTM di Pistoia (CCD FLI 1001E; OTTICA FRC 300 F7,8; Pose: filtro CLS-CCD posa 420 minuti + SBIG ST10 filtri IR-CUT +H-ALFA 120+120 minuti - RGB TOA 150 F5.8 CCD Moravian G2 4000 80+80+80 H-alfa BRC 250 F5 CCD Moravian G2 4000 300 minuti).

Non siamo ancora arrivati al giro di boa di metà anno e questo incredibile 2014 ci regala la terza supernova esplosa in una galassia del catalogo Messier. Dopo le due famose supernovae di gennaio esplose nelle galassie M82 e M99 questa volta è toccato ad un’altra “bellona” dell’emisfero boreale M106.

Immagine del 21 maggio della galassia M106 con la SN2014bc, evidenziata nel riquadro in basso a destra. Foto di Gianluca Masi, Francesca Nocentini e Patrick Schmeer - Virtual Telescope di Ceccano (cliccare per ingrandire l'immagine).

Nella notte del 19 maggio il programma professionale di ricerca astronomica denominato PS1 Science Consortium, che utilizza il telescopio Pan-Starrs1 di 1,8 metri posto sul monte Halekala nelle isole Hawaii, ha individuato una luminosa supernova di mag. +14,8 nella stupenda galassia a spirale M106, posta a “soli” 25 milioni di anni luce nella costellazione dei Cani da Caccia.

La notte del 21 maggio il team dell’Osservatorio di Asiago, con il telescopio Galileo di 1,22 metri, ha ottenuto lo spettro classificando la supernova di tipo II scoperta circa un mese e mezzo dopo l’esplosione. Lo spettro presenta anche intense righe in assorbimento del doppietto di NA I che provengono dal gas associato alle polveri interstellari. La luce della supernova è pertanto oscurata da polveri presenti sulla linea di vista che fa perdere alla sua luminosità circa una magnitudine.

Per quasi 45 giorni la supernova – alla quale, in tempo di record è stata assegnata la sigla definitiva cioè SN 2014bc – non è stata notata e questo perché si trova vicinissima al nucleo della galassia ospite, solo 1″ Est e 3″ Sud.

Vista la bellezza della galassia ospite, che la pone fra i soggetti più fotografati in questo periodo, non sono mancate, sia fra i professionisti che fra gli astrofili, varie pre-discovery, cioè immagini ottenute prima della scoperta con la supernova presente.

Fra le più autorevoli quella del programma professionale di ricerca supernovae LOSS, che ha ripreso l’oggetto il 9 il 12 ed il 14 aprile, mentre non era presente in un’immagine del 6 aprile.

Controllate pertanto se nei vostri archivi avete immagini di M106 riprese dal 6 aprile in poi, perché potreste aver immortalato questa importante supernova, che dovrebbe aver raggiunto il massimo di luminosità intorno alla mag. +13.

Per notarla però è necessario disporre di una lunga focale per staccare la supernova dal nucleo della galassia e de-saturare completamente l’immagine evitando così che il luminoso nucleo della galassia copra la luce della supernova.

Non è infatti semplice riuscire nell’impresa: bisogna disporre di un valido strumento e di un seeing molto buono. Esiste però un metodo non proprio ortodosso, ma molto efficace, per aumentare enormemente questa probabilità. L’idea è venuta ad un bravo astrofotografo pistoiese, Marco Burali, che i lettori della rivista conoscono bene per le stupende immagini pubblicate.

Consiste nell’applicare il filtro Larson-Sekanina durante l’elaborazione dell’immagine. Questo filtro viene normalmente utilizzato nelle immagini cometarie per evidenziare le strutture interne del nucleo delle comete, ma applicato in questo frangente all’immagine di M106 è riuscito a separare perfettamente la supernova dal nucleo della galassia, a scapito però della bellezza estetica dell’immagine elaborata.

Concludiamo ricordando che questa è la seconda supernova esplosa in M106. Nel 1981 infatti la galassia aveva ospitato un’altra supernova anch’essa di tipo II, la SN1981K che fu scoperta tramite le onde radio da E. Hummel al Max-Planck-Institut fur Radioastronomie. Il tedesco divise la scoperta con l’astronomo svizzero Paul Wild direttore dell’Astronomical Institute Berne University, che riuscì a confermare l’oggetto ritrovandolo su delle immagini d’archivio prese il 3 novembre 1981 dal Zimmerwald Observatory. La supernova aveva una luminosità intorno alla mag. +17 ed era posta a 17” Est e 76” Nord dal centro della galassia, in perfetto accordo con la posizione rilevata dal radiotelescopio tedesco.

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Possibile nuovo sciame meteorico: Camelopardalidi (209P/2014)

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Altezza sull'orizzonte del radiante durante il picco massimo, SOLO però per le zone in cui è buio. In Italia purtroppo il massimo si verifica tra le nove e le nove e mezza del mattino, è possibile però tentare l'osservazione prima dell'alba, sperando in un picco minimo iniziale, nonostante la stretta forchetta di visibilità.

24.05 possibile nuovo sciame meteorico: Camelopardalidi (209P/2014).

29.05

12:24 La cometa 209P LINEAR alla minima distanza dalla Terra (0,055 UA pari a 21,6 dist. lunari medie; m = +11,5 (?); velocità rel. = ~17 km/sec; el. = 99°; Sestante).

Il passaggio ravvicinato del 29 maggio della cometa 209P LINEAR (vedi box sulla destra) potrebbe generare quest’anno uno sciame piuttosto intenso (ZHR = 100÷400), dovuto all’incontro della Terra con l’orbita della cometa.

Anche se non è possibile prevederne con precisione l’intensità, potrebbe trattarsi di una delle più intense piogge meteoriche dell’ultima decade.

Purtroppo però per noi  il picco è  previsto la mattina del 24 maggio tra le 07:00 e le 07:40 TU (09:00/09:40 ora italiana)  un orario quindi  sfavorevole per l’Europa, in più la forchetta di visibilità dello sciame è molto ristretta, ed è quindi quasi esclusa la possibilità di picchi nelle sere precedenti e successive il massimo.

Altezza sull'orizzonte del radiante durante il picco massimo, SOLO però per le zone in cui è buio. In Italia purtroppo il massimo si verifica tra le nove e le nove e mezza del mattino, quindi in pieno giorno. E' possibile però tentare l'osservazione prima dell'alba, sperando in un picco minimo iniziale, nonostante la stretta forchetta di visibilità. Cortesia: Geert Barentsen.

Consigliamo in ogni caso di monitorare l’attività dello sciame nelle ore precedenti il picco massimo, prima dell’alba,  sperando in un iniziale picco minore.

Per tentare l’osservazione, il radiante (α 124°; δ +79°) si troverebbe tra le costellazioni della Lince, dell’Orsa Maggiore e della Giraffa (camelopardalis, da cui il nome dello sciame), nei pressi di Muscida (omicron UMa). Contrariamente ai più noti sciami meteorici (perseidi, geminidi, etc.) la velocità  delle Camelopardalidi è relativamente bassa, è stimata infatti di soli 18 km/sec circa.

Se avrete quini la fortuna di immortalarne qualcuna, aspettiamo le vostre immagini su gallery@coelum.com!

Fonte: www.imo.net

Il cerchietto rosso indica la posizione del radiante, all'interno della costellazione della Giraffa. www.imo.net

Planetario e Osservatorio di Anzi (PT)

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24.05:ore 21:00: “Saturno. Il Signore degli anelli” con osservazione di Saturno al telescopio.
Per info e prenotazioni: Tel. 320 2236876
teerumvalgemonaesai@gmail.com
Pagina Facebook “Planetario Osservatorio Anzi”
http://teerumvalgemonaesai.blogspot.it/

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