PLANETARIO DI VENEZIA/LIDO
16.02: ”In viaggio tra i satelliti del Sistema Solare” di Enrico Salvadori.
Per info: planetario@astrovenezia.net
www.astrovenezia.net
16.02: ”In viaggio tra i satelliti del Sistema Solare” di Enrico Salvadori.
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16.02: Collegamento Osservatorio dalle Dolomiti
Per informazioni: info@planetariopiacenza.com
www.planetariopiacenza.com
Poco dopo le undici della sera del 19 febbraio si avrà l’opportunità di osservare in direzione est-sudest il sorgere di un terzetto di oggetti formato dalla Luna all’ultimo quarto, da Spica – stella alfa della Vergine (mag. +1,0) – e da un Marte che avrà appena superato la soglia della magnitudine negativa (–0,2). Alle 23:15 il trio avrà un’altezza media sull’orizzonte di circa +9°, con la Luna distante da Marte circa 3,5°.
14.02: ”Errori astronomici” di Pietro Planezio.
Per info: cell. 346.2402066 – info@astropolaris.it
www.astropolaris.it
14.02: Fanta-Scienza, avventure nel tempo e nello spazio: “Armate dallo spazio; la guerra dei mondi” di A. Galegati in collaborazione col Circolo Sogni.
Per info: tel. 0544-62534 – info@arar.it
www.racine.ra.it/planet – www.arar.it
14.02: ”Sciami meteorici” di A. Soffiantini.
Per info: osservatorio@serafinozani.it
www.astrofilibresciani.it
Indice dei contenuti
1° giorno, venerdì 04/04 – FERRARA / BOLOGNA / MODENA / VERONA / TRENTO / LEVICO
Ritrovo dei partecipanti (luoghi di carico ed orari da riconfermare) e partenza in pullman GT per Trento.
Arrivo e ingresso al MUSE, il nuovo museo della scienza, sul modello delle grandi città europee e americane. L’edificio, è stato progettato da Renzo Piano: richiama nel profilo, con le grandi vetrate inclinate, nel disegno interno e nell’ alternanza di vuoti e di pieni, i pendii delle montagne da cui è circondato. E proprio la montagna e l’ambiente sono uno dei fili conduttori della visita: a partire dalla vetta, il piano più alto dell’edificio, che ospita le mostre sui ghiacciai, sull’esplorazione e la vita negli ambienti estremi, si scende gradualmente a valle per conoscere l’ambiente alpino con la sua geologia, la sua flora e la fauna, e osservare come si è evoluto e trasformato a opera del tempo e dell’uomo.
Visita guidata inclusa del percorso: STORIA ED EVOLUZIONE DELLA VITA Dalla formazione del sistema solare, alla galleria dei dinosauri, in cui sono presenti scheletri a grandezza naturale, fino alle nuove scoperte della tecnologia dei nostri giorni. Un viaggio nel tempo e nello spazio lungo 4,5 miliardi di anni, nel quale si ripercorrono le principali tappe evolutive della vita sulla Terra, fino alla comparsa dell’uomo e il suo complesso rapporto con l’ambiente naturale, le problematiche ambientali, economiche e sociali racchiuse nei temi contemporanei della sostenibilità. La visita al museo potrà continuare liberamente in tutte le sezioni.
Pranzo libero a carico dei partecipanti e, nel pomerigio, visita guidata di TRENTO: il Duomo, la Torre Civica eretta nel XIII sec., il vicino Palazzo Pretorio, il Castello del Buon Consiglio il monumento più significativo della città, sede del Museo provinciale d’arte antica, medioevale, moderna e contemporanea. Al termine, trasferimento nella vicina Levico, sistemazione in hotel, cena e pernottamento. In serata osservazioni astronomiche facoltative.
2° giorno, sabato 05/04 – BORGO VALSUGANA / CASTELLO TESINO / CELADO / LEVICO TERME
Dopo la prima colazione in hotel, trasferimento nella vicina Borgo Valsugana per la visita guidata di ARTE SELLA: una manifestazione internazionale di arte contemporanea nata nel 1986, che si svolge all’aperto nei boschi della Val di Sella. Il progetto vuole essere non solo un’esposizione qualificata di opere d’arte, ma anche un processo creativo: l’opera è seguita giorno per giorno nel suo crescere e l’intervento dell’artista deve esprimere il rapporto con la natura basato sul rispetto, traendo da essa ispirazione e stimolo.
La visita ad Arte Sella prevede: il percorso ArteNatura e l’area espositiva di Malga Costa e Cattedrale Vegetale.
Il percorso ArteNatura consiste in una strada forestale, lunga 3 Km circa, percorribile a piedi in circa 2 ore, lungo la quale si incontrano circa 25 installazioni artistiche.
Al termine, arrivati nei pressi della località Carlon, si prosegue per circa 10 minuti a piedi fino ad arrivare all’area espositiva di Malga Costa. Dopo aver visitato l’esposizione annuale, si continua tra il sentiero nel bosco per accedere alla magnifica Cattedrale Vegetale, opera monumentale realizzata nel 2002 dall’artista italiano Giuliano Mauri. Pranzo libero a carico dei partecipanti e, nel pomeriggio, ingresso e visita guidata alla Grotta di Castello Tesino, una cavità di natura carsica caratterizzata da gallerie, arabeschi, stalattiti e stalagmiti formatisi nel corso dei millenni.
Cena in ristorante e a seguire visita guidata all’Osservatorio Astronomico di Celado: la cupola che sovrasta la struttura ha un diametro di 7 metri e può essere aperta e ruotare su se stessa per permettere di puntare il telescopio sulla stella che si vuole inquadrare. Osservazioni astronomiche all’Osservatorio e descrizione delle costellazioni.
Al termine, rientro in hotel per il pernottamento.
3° giorno, domenica 06/04 – LEVICO TERME / VERONA / MODENA / BOLOGNA / FERRARA
Prima colazione in hotel e mattinata a disposizione per attività libere sul lungolago, in paese o all’interno degli stabilimenti termali della città. Pranzo in hotel e, nel pomeriggio, partenza per il rientro con arrivo previsto in serata.
QUOTA di PARTECIPAZIONE, minimo 35 partecipanti € 295,00
Supplemento singola € 40,00
La quota comprende: * viaggio in pullman GT (quotazione pullman effettuata nel rispetto del regolamento CEE nr. 561/2006 entrato in vigore in
data 11/04/2007) * sistemazione in hotel 3*** a Levico Terme, in camere doppie con servizi privati * pasti come da programma (1 cena in hotel +
1 cena in ristorante, 2 prime colazioni in hotel + 1 pranzo in hotel il 3° giorno) * forfait bevande (1/4 vino e 1/2 acqua) ai pasti * ingresso al MUSE
e percorso guidato di 1h30 “Storia ed evoluzione della vita” * ingresso e visita guidata di ARTESELLA (percorso ArteNatura, Area di Malga
Costa, Cattedrale Vegetale) * ingresso e visita guidata serale (fascia oraria 21.00/23.00) all’Osservatorio Astronomico di Celado * ingresso e
visita guidata alla Grotta di Castello Tesino * assicurazione medico-bagaglio * capogruppo/guida astronomica.
La quota non comprende: * pranzi del 1° e del 2° giorno * altre visite guidate ed altri ingressi a musei e/o monumenti non indicati inl programma
* mance, extra personali in genere tutto quanto non indicato alla voce “La quota comprende”.
Informazioni e prenotazioni:
CTM di Robintur spa Via Bacchini 15, Modena Tel 059/2133701 ctm.gruppi@robintur.it
Informazioni astronomiche:
Sig. Massimiliano Di Giuseppe 338/5264372
Sig. Ferruccio Zanotti 338/4772550
11.02: “(Ri)cadute dallo spazio” di Paolo Morini.
Per info: tel. 0544-62534 – info@arar.it
www.racine.ra.it/planet – www.arar.it
10.02: Corso base di astrofotografia con digitale reflex e camera web, lezione pratica con gli strumenti sul campo (meteo permettendo).
Presso ”Parco Collodi” a San Benedetto (Cascina).
Per informazioni:
Domenico Antonacci Cell: 347-4131736
domenico.antonacci@astrofilicascinesi.it
www.astrofilicascinesi.it
09.02, ore 10:30: Osservazione del Sole.
Per info: tel. 0544-62534 – info@arar.it
www.racine.ra.it/planet – www.arar.it
09.02: ”Dalla Terra alla Luna, andata e ritorno” di Salvatore Spampinato.
Per info: planetario@astrovenezia.net
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UAI con SKYLIVE Una Costellazione sopra di Noi – Il primo venerdì di ogni mese, a cura di Giorgio Bianciardi
(vicepresidente UAI).
SKYLIVE con UAI Rassegnastampa e cielo del mese – Quarto giovedì del mese a cura di Stefano Capretti.
w w w. u a i . i t
www.skylive.it
Ebbene, ancora più a sud della Lepre si trova una piccola costellazione di 270 gradi quadrati, la Colomba, situata tra –27 e –43 gradi e quindi potenzialmente osservabile anche dal Nord Italia. Anche perché, se eccettuiamo la stella eta Columbae che si trova all’estremo confine meridionale, la maggior parte delle stelle più luminose sono disposte attorno ai –35° di declinazione. La creazione della Colomba viene
di solito attribuita a Jakob Bartsch (1600-1633), astronomo tedesco, nonché genero di Keplero. Tuttavia la costellazione è già presente nell’Uranometria del Bayer del 1603, raffigurata a SW del Cane Maggiore, con un ramoscello d’ulivo nel becco; è evidente l’allusione alla colomba che Noè avrebbe inviato fuori dall’arca dopo il Diluvio. La stelle più brillanti sono alfa Columbae, gigante azzurra di mag.
+2,7 chiamata anche Phact, e la gigante gialla beta Columbae, di mag. +3,1 e di nome Wezn. Entrambe facilmente osservabili da tutto il territorio italiano, visto che la loro massima altezza sull’orizzonte va dai +10° di Milano ai +17° di Palermo. Molto più complicata potrebbe essere l’osservazione di eta Columbae, la stella più meridionale di tutte, situata a quasi –43° di declinazione proprio sul confine con la costellazione del Pittore (+1,5° di altezza da Milano, +5° da Roma e +9° da Palermo). Tuttavia, la sfida di questo mese sarà quella di riuscire a puntare l’oggetto deepsky più brillante della Colomba, ovvero l’ammasso globulare NGC 1851 (vedi scheda a destra), situato verso la parte sud-occidentale della costellazione a una declinazione di –40°; un ammasso intrinsecamente molto brillante e concentrato,
distante quasi 40 000 anni luce e di magnitudine apparente +7,2. Per trovarlo visualmente col consolidato metodo dello star hopping conviene partire dalle tre stelle più brillanti della Colomba che abbiamo
presentato. È già visibile, seppure al limite, in un binocolo o un cercatore di almeno 50 mm, mentre un piccolo telescopio di 15 cm, a un centinaio di ingrandimenti, è già in grado di mostrare le componenti più brillanti. Buona fortuna!
08.02, ore 19:00: Serata Osservativa a Venezia – Piazza San Marco. Fino alle 22 sarà possibile osservare la Luna, Giove e le costellazioni invernali con la guida e i telescopi delle associazioni astrofile.
Per info: planetario@astrovenezia.net
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Indice dei contenuti EFFEMERIDI di Febbraio relative agli oggetti descritti in Coelum n.178
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Per quanto riguarda l’aspetto del cielo, nella prima parte della notte predomineranno ancora le costellazioni invernali; verso le 20:30 saranno infatti in meridiano il Cane maggiore e Orione, con l’Auriga allo zenit. A ovest staranno invece già tramontando Pegaso e Balena, mentre a est il cielo sarà già occupato dagli asterismi primaverili tra cui – facilmente riconoscibili – il Leone e le prime propaggini della Vergine. Più tardi sorgerà anche la brillante Arturo nel Boote, mentre a ovest comincerà a essere evidente il declino di Orione verso l’orizzonte. Molto più in alto, quasi immobile a nord, il Grande Carro sembrerà in procinto di rovesciarsi. Giove nei Gemelli, e poi, più tardi, Marte nella Vergine, saranno i due pianeti osservabili con maggior facilità.
IL SOLE Il 16 febbraio il Sole si sposterà dal Capricorno all’Acquario (ovviamente stiamo parlando di costellazioni, non di “segni astrologici”), proseguendo nel contempo la “risalita” dell’eclittica a una velocità media in declinazione di circa 20′ al giorno. Partendo dai –17°,4 di inizio mese, supererà i –10° alla fine; da questo deriverà un corrispondente aumento dell’altezza sull’orizzonte al momento del suo passaggio in meridiano.
EFFEMERIDI di Febbraio |
Indice dei contenuti LunaSole e PianetiComete Asteroidi
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L’avete già visto dal titolo, ma ve lo dico lo stesso: il pianetino (2) Pallas, uno dei “magnifici quattro”, il 24 febbraio sarà alla distanza minima da 60 anni a questa parte!
Superfluo che vi parli ancora della storia di Pallas, trattata numerose volte su questa rivista. Di questo storico pianetino ricorderò soltanto che possiede l’orbita più eccentrica e inclinata tra tutti gli oggetti di fascia più massicci, e che quindi i valori di luminosità e distanza sono soggetti ad oscillazioni molto ampie.
All’opposizione media Pallas raggiunge all’incirca l’ottava magnitudine, perdendosi fin quasi l’undicesima all’afelio, ma durante le rare opposizioni perieliche scende sotto la settima e può arrivare fino alla mag. +6,5! Rare, sì, ma quanto? Beh, sempre dalla tabella si può vedere come le super opposizioni di Pallas si alternino con due periodi sovrapposti, di 9 e 14 anni.
La luminosità maggiore si ha quando le opposizioni avvengono con l’asteroide in prossimità del nodo ascendente, ovvero quando Pallas, Terra e Sole sono quasi allineati sul piano dell’eclittica e la luce solare illumina totalmente l’emisfero di Pallas rivolto verso la Terra.
Leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, nell’articolo tratto dalla Rubrica Asteroidi di Talib Kadori presente a pagina 70 di Coelum n.178.
Tornano anche quest’anno i Venerdì dell’Universo, una serie di seminari scientifici per avvicinare, giovani e non, alla Fisica,
all’Astronomia e alle Scienze in generale, con la speranza che per molti giovani non sia solo una curiosità momentanea,
ma anche un’occasione di spunto per i loro studi professionali o amatoriali, dal momento che l’Università di
Ferrara offre importanti opportunità in questi campi.
07.02: “L’Universo in tasca” a cura di PATRIZIA CARAVEO.
Diretta streaming video: http://web.unife.it/unifetv/universo.html
Per informazioni: Tel. 0532/97.42.11 – E-mail: venerdiuniverso@fe.infn.it
www.unife.it/dipartimento/fisica – www.fe.infn.it
Organizzati da: Dip. di Fisica Università di Ferrara, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Gruppo Astrofili Ferraresi “Columbia“ e Coop. Sociale Camelot.
07.02: ”I grandi osservatori radioastronomici” di Cristiano Tognetti.
Per info: cell. 346.2402066 – info@astropolaris.it
www.astropolaris.it
07.02:Z “Favole dal Cielo: Orione il Guerriero del cielo. Un fantastico viaggio tra scienza e mitologia del cielo invernale”. Al telescopio: Luna, Giove, Marte, Nebulosa di Orione e le Pleiadi.
Per info: 346.8699254, astrofilicentesi@gmail.com
www.astrofilicentesi.it
07.02: ”Effetti della dark matter sulla nostra galassia” di U. Donzelli.
Per info: osservatorio@serafinozani.it
www.astrofilibresciani.it
07.02: “Fusione nucleare, il motore che accende le
stelle” di Stefano Covino.
Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it
07.02: ”Errori astronomici” di Pietro Planezio.
Per info: cell. 346.2402066 – info@astropolaris.it
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Unica tra quelle serali, la 154P Brewington, cometa periodica che è arrivata al perielio e alla sua massima luminosità (mag. +10) in dicembre. In febbraio si muoverà tra Andromeda e il Triangolo, osservabile nella prima parte della notte mentre si mostrerà con una magnitudine intorno alla +11. Interessante il 9 e 10 del mese il suo incontro con la galassia M33, che avvicinerà da sud fino a una distanza di 1,7° e soprattutto quello che avverrà ai primi di marzo, quando si troverà a circa 30′ dalla C/2013 V1 Boattini, cometa di mag. +14.
Di mattina vi consiglio invece di seguire l’unica cometa che tra tutte quelle attualmente osservabili promette di diventare un oggetto importante nei prossimi mesi: la C/2012 K1 Pan-STARRS, scoperta il 19 maggio 2012 presso il noto osservatorio dell’isola Maui, alle Hawaii. Il fatto che sia stata avvistata da così lungo tempo, a una distanza di 8,2 UA, la dice lunga sulle sue caratteristiche… e infatti sembra che la C/2012 K1 sia destinata nel prossimo autunno ad arrivare alla visibilità ad occhio nudo.
NGC 2371/72, la Gemini Nebula – Il primo “doppio” di cui vogliamo parlare si trova nella parte a nord della costellazione, nei pressi di Castore e Polluce; in una zona però abbastanza povera di stelle di riferimento. Per arrivarci il modo migliore è quello di partire da iota Geminorum (mag. +3,8) e poi di spostarsi di 1,7° verso nord, fino al punto in cui incontreremo una piccola nebulose planetaria… anzi,
due piccole nebulose planetarie! La doppia sigla di NGC 2371/2372 con cui viene indicato l’oggetto ci avverte infatti che ci troviamo di fronte a qualcosa di abbastanza inusuale. Ma andiamo con ordine…
La coppia fu scoperta la sera del 12 marzo 1785 da W. Herschel, che la descrisse come «due deboli nebulose di uguali dimensioni, entrambe piccole». L’astronomo anglo-tedesco vide infatti due diffusi punti di luce separati tra loro di circa 25″ e pensò si trattasse di due oggetti distinti. La reale natura dell’oggetto fu scoperta soltanto nel 1917 dall’astronomo americano Francis Pease (1881-1938), che dall’analisi
spettrale capì che si trattava di una planetaria. Inoltre, dalle fotografie a lunga posa, risolse anche il piccolo mistero della duplicità: i due piccoli globi non sono in realtà che le due regioni più luminose
di un insieme nebulare molto più esteso, che le più profonde riprese fotografiche rivelano di aspetto molto simile a quello di M27, la famosa planetaria della Volpetta. Le foto rivelano anche l’esistenza di
due condensazioni esterne separate e simmetricamente opposte al corpo principale. Questa piccola planetaria è stata oggetto d’attenzione di parecchi osservatori del passato; fu addirittura inserita nel “Catalogo di nebulose doppie” da D’Arrest nel 1856 e disegnata, tra gli altri, da Lord Rosse, Secchi e Lassell. Con l’andare del tempo, una volta risolto il mistero, la sua peculiarità è passata nel dimenticatoio, anche perché si tratta ovviamente di un’anomalia solo apparente, legata alle limitazioni dell’osservazione visuale. A questo proposito, ci sono pareri alquanto discordi sul diametro minimo necessario per riuscire staccarla dal fondo cielo. Personalmente ci sono riuscito anche con il classico 114/900 sotto un cielo non inquinato dalle luci; ovviamente l’apparenza era quella di un singolo puntolino di luce, mentre per riuscire a individuare il suo “doppio aspetto” è senz’altro necessaria un’apertura di almeno 250 mm. Con diametri da 300 mm in su, come dimostra quanto ho potuto annotare all’oculare del mio dobson da mezzo metro, la visione si fa un po’ più interessante, senza tuttavia mai arrivare a mostrare l’oggetto completo come fanno invece le migliori riprese fotografiche: «A 133x, la struttura a doppio guscio
è evidente, la nebulosità di sudovest (NGC 2371) appare leggermente più brillante di quella di nordest (NGC 2372). A 200x con filtro OIII è molto brillante, i due gusci somigliano ora a due parentesi tonde. Senza il filtro la luminosità si stempera un po’, i due gusci divengono più “soffici” e sfumati, con segni di struttura. Utilizzando la visione distolta fa capolino anche la stella centrale di mag. +15». Un invito ai lettori a ridare giusta dignità a questa autentica meraviglia celeste.
Per approfondire leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, i cenni storici, le immagini e le mappe dettagliate, nell’articolo tratto dalla Rubrica Nel Cielo di Salvatore Albano presente a pagina 52 di Coelum n. 178.
04.02: “Le geometrie nel Cielo” di Oriano Spazzoli.
Per info: tel. 0544-62534 – info@arar.it
www.racine.ra.it/planet – www.arar.it
02.02, ore 16:00: ”Aurore Boreali e Australi al Planetario
di Venezia” presentazione del libro di Ada
Grilli: Aurore Polari – OTTAVA MERAVIGLIA DEL
PIANETA. Viaggio al centro delle Aurore tra scienza
letteratura arte e mito”
Per info: tel. 338.8749717
planetario@astrovenezia.net
www.astrovenezia.net
Il primo appuntamento astronomico di febbraio ci sarà già la sera del primo giorno del mese. Guardando in direzione ovest-sudovest, infatti, verso le 18:00 ci sarà la possibilità di vedere il sempre elusivo Mercurio (mag. –0,4), in quel momento alto circa +10° sull’orizzonte, e 7 gradi più in alto, esattamente sulla verticale, una falce di Luna crescente al limite dell’osservabilità (fase 5%).
(N.B. Nella figura, la dimensione del disco lunare è sovradimensionata rispetto alla scala del contesto).
31.01: “Luna e Sole giocano a nascondino: le eclissi
dei prossimi anni” di Davide Dal Prato.
Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it
31.01: ”I grandi osservatori radioastronomici” di Cristiano Tognetti.
Per info: cell. 346.2402066 – info@astropolaris.it
www.astropolaris.it
31.01: “Mondi roventi: Venere e Mercurio”. Al telescopio: Giove, Marte, Nebulosa di Orione, le
Pleiadi, le Iadi e le stelle giganti.
Per info: 346.8699254, astrofilicentesi@gmail.com
www.astrofilicentesi.it
Il corso si articolerà su 11 lezioni settimanali,
una visita alla meridiana di Santa Maria degli
Angeli e una serata con lezione pratica per l’uso
del telescopio presso l’Osservatorio Astronomico
“Virginio Cesarini”. La lezioni si terranno il
giovedÏ, con cadenza settimanale, presso i locali
siti in Via Carlo Emanuele I, 12a (una traversa
di Viale Manzoni) a Roma.
Il giorno 30 Gennaio 2014 ore 18:30 ci sarà la
presentazione del Corso e la conferenza inaugurale.
Per ulteriori informazioni consultate il nostro sito
oppure chiamate al numero 339-7900809
(Fabio Anzellini).
www.ara.roma.it