Associazione Astrofili Centesi
06.12: “Favole dal cielo: le costellazioni invernali e i loro miti”. Al telescopio: Luna, Giove, Andromeda
e il doppio ammasso in Perseo.
Per info: 346.8699254
astrofilicentesi@gmail.com
www.astrofilicentesi.it
06.12: “Favole dal cielo: le costellazioni invernali e i loro miti”. Al telescopio: Luna, Giove, Andromeda
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Ovviamente tutto completamente gratuito.
Questi gli appuntamenti mensili.
UAI con SKYLIVE Una Costellazione sopra di Noi – Il primo venerdì di ogni mese, a cura di Giorgio Bianciardi
(vicepresidente UAI).
06.12: La Costellazione di Andromeda.
SKYLIVE con UAI Rassegnastampa e cielo del mese – Quarto giovedì del mese a cura di Stefano Capretti.
www.skylive.it
www.uai.it
da ottobre 2013 a maggio 2014
BARI INCONTRA GIUSEPPE BIANCO Dir. Centro Geodesia Spaziale di Matera: “Misurare la Terra dalla spazio: geodesia spaziale e geodinamica”. In collaborazione con ASI.
06.12, ore 11:00: presso i Licei Leonardo da Vinci-Platone di Cassano delle Murge (Ba).
06.12, ore 16:00: presso il Liceo Scientifico Cartesio di Triggiano (Ba).
è un’iniziativa promossa dalla Società Astronomica Italiana Sezione Puglia, in collaborazione con Agenzia Spaziale
Europea (ESA), Istituto Nazionale di AstroFisica (INAF), Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Provincia di Bari, Comune di Bari, Comune di Cassano delle Murge, CEA Solinio e Coelum Astronomia.
info@saitpuglia.it
www.saitpuglia.it
Escursioni in montagna, a Pian dell’armà (PV), per l’osservazione degli astri i venerdì e sabato: 06/07 e 27/28 dicembre.
Informazioni GAR: cell. 380 3124156 e 333 2178016
E-mail: info@astrofilirozzano.it
www.astrofilirozzano.it
06.12: “Il mistero della massa mancante: materia oscura o una nuova legge della gravità?” di Stefano Covino.
Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it
06.12, ore 11:00: presso i Licei Leonardo da Vinci-Platone di Cassano delle Murge (Ba).
info@saitpuglia.i
www.saitpuglia.it
06.12, ore 16:00: presso il Liceo Scientifico Cartesio di Triggiano (Ba).
info@saitpuglia.i
www.saitpuglia.it
06.12: ”Astronomia antica”.
Per info: osservatorio@serafinozani.it
www.astrofilibresciani.it
Questa volta affonderemo ancora più verso le regioni australi, andando a visitare la sottostante costellazione della Fenice; ma se la mitica Fenice era solita tornare a spiccare il volo dalle sue ceneri, la stessa cosa non avviene certamente per l’omonima costellazione, che non riesce mai ad alzare la testa sopra l’orizzonte per più di qualche grado. La Fenice, apparsa per la prima volta nell’Uranometria del Bayer nel 1603, è infatti una costellazione decisamente australe, distesa sulla fascia che va dai –40° a –57° di declinazione.
Numeri che non lasciano scampo, tanto che anche durante il suo fugace apparire in prima serata, nel corso di questo mese, potremo sperare di vederne solo la parte settentrionale. Mai come in questo
caso diventa determinante la località da cui si osserva. Per gli abitanti d’oltralpe, e in particolare per coloro che vivono al di sopra del 50° parallelo, la Fenice rimane totalmente invisibile (per cui mai
leggerete di un oggetto o di una cometa scoperti da Messier nella Fenice, che non è mai osservabile da Parigi…), mentre per gli abitanti dell’altro emisfero rappresenta una caratteristica del cielo primaverile
nonché dell’inizio dell’estate australe.
Per approfondire leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, nell’articolo tratto dalla Rubrica Il Cielo Sepolto di Piero Mazza presente a pagina 60 di Coelum n. 176.
M50, un ammasso a forma di cuore? – Nella parte meridionale della costellazione, quasi al confine con il Cane Maggiore e 2,5° a nordovest della famosa “Seagull Nebula” (IC 2177), si trova un oggetto deep-sky decisamente appariscente. Stiamo parlando di M50, un ammasso aperto esteso per circa 15 primi d’arco e popolato da un centinaio di stelle che brillano di una luminosità compresa tra la mag. +9 e +13; il che lo porta a una magnitudine apparente integrata di +5,9 e quindi alle soglie della visibilità ad occhio nudo, tanto che non pochi osservatori assicurano di essere riusciti a vederlo sotto
cieli sufficientemente scuri come una tenue nubecola lattescente. Ufficialmente l’ammasso fu individuato da Messier il 5 aprile 1772 anche se Jacques Cassini (1677-1756), figlio di Giandomenico, nel suo “Elements d’astronomie”, del 1740, asserisce che nel 1711 suo padre scoprì una “nebula” «…nell’area tra il Cane Maggiore e il Cane Minore (…) una delle più belle che si possano ammirare al telescopio». Indicazione però alquanto vaga, che a ben considerare rimette in gioco anche la rivendicazione di Giovan Battista Hodierna (1597-1660), dato che l’astronomo siciliano lasciò scritto nel 1654 che, in un anno imprecisato prima di quella data, vide una “Nebulosa Intercanicularis”, cioè una “nebulosa tra i due Cani”.
Per approfondire leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, i cenni storici, le immagini e le mappe dettagliate, nell’articolo tratto dalla Rubrica Nel Cielo di Salvatore Albano presente a pagina 56 di Coelum n. 176.
04.12: “I classici e la scienza”, G. Di Pasquale.
www.museicapitolini.org
Per trovare un terzo evento abbastanza interessante per il mese di novembre, sarà necessario sconfinare nel primo giorno di dicembre per osservare la medesima ragione di cielo (la Libra) in cui il 26 novembre si è verificata la congiunzione tra Mercurio e Saturno. Poco prima dell’alba, verso le 5:45, sarà così possibile osservare una sottilissima falce di Luna calante sorgere dall’orizzonte est-sudest in congiunzione con Saturno (3° a est) e Mercurio (più in basso, sorgerà dopo le 6:00).
La cosa particolare sarà però che la Luna a quell’ora starà occultando la stella Zuben el Genubi (alfa Librae, di mag. +2,7) e che quindi questa volta si tratterà di cercare quello che non si vede, piuttosto di quello che si vede…
N.B. Le dimensioni del disco lunare sono esagerate di 4x rispetto alla scala della figura.
Ormai è chiaro che la cometa non ha superato indenne il perielio, ma se qualcuno volesse comunque tentare di osservare il cammino di quel che ne è rimasto (ammesso che sia ancora abbastanza luminoso da permetterlo) le immagini di seguito danno una traccia di dove cercarla, e questo è quello che scrivevamo…
“La ISON tornerà a essere osservabile sia la mattina che la sera (sempre che ovviamente non si sia nel frattempo disintegrata e che la sua luminosità si aggiri ancora nei dintorni delle magnitudini negative). Alle 7:00 la cometa, con una coda visibilmente più ridotta a causa del progressivo allontanamento rispetto alla Terra, precederà di pochissimo il sorgere del Sole; così come la sera, alle 17:00, sarà in procinto di seguirlo, sempre adagiata sull’orizzonte”.
Inviate le vostre immagini su gallery@coelum.com
ULTIMO AGGIORNAMENTO 27/11
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29 novembre Se la cometa sarà sopravvissuta al passaggio ravvicinato con la nostra stella e la radiazione solare sarà stata tale da produrre una lunghissima coda di ioni e polveri, si potrà forse sperare di vedere la cometa praticamente adagiata sull’orizzonte ovest-sudovest; solo alle 16:45 però… dato che, per effetto della rotazione intorno al disco solare, la cometa potrà – eventualmente – essere osservata soltanto la sera, con il tramonto del Sole.
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30.11, ore 16:30: …un pomeriggio al Planetario ”I favolosi viaggi della cometa” di Marco Garoni (attività adatta a bambini a partire da 6 anni).
Per info: tel. 0544-62534 – E-mail info@arar.it
www.racine.ra.it/planet/index.html – www.arar.it
ULTIMO AGGIORNAMENTO 28/11
28/11, ore 11:00: Al momento la cometa si sta comportando come una vera e sana sungrazer: ancora intera, con le due code sempre più nette, si avvicina al Sole aumentando come deve la sua luminosità. Nel timelaps qui in alto il cammino delle ultime ore, ripreso dalla sonda SOHO LASCO C3. La riga orizzontale, che attraversa la testa della cometa, è in realtà un picco di saturazione, che ci dice che la cometa è troppo luminosa rispetto ai tempi di ripresa standard del sistema, ha quindi sicuramente raggiunto e superato la magnitudine +0,5. AGGIORNAMENTO del 27/11
Al centro: il cerchietto bianco indica le reali dimensioni del Sole, mentre quello blu ne oscura la luminosità per mettere in evidenza le strutture della corona solare. In basso a sinistra giorno e ora (in TU) di acquisizione dell’immagine. |
Quello che si potrà eventualmente osservare la mattina del 28 novembre è mostrato nell’illustrazione qui in alto, che raffigura l’orizzonte est alle 6:30 del mattino, quando il Sole e la testa della cometa saranno ancora depressi di circa –7°. Se avesse tenuto fede alle previsioni, della ISON si sarebbe comunque potuta vedere solo la parte terminale della coda, cosa che non è detto che non possa ancora accadere.
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Qui sopra (cliccare l’immagine per ingrandire) il percorso apparente della ISON il 28 novembre (orientamento equatoriale), la fatidica data del passaggio al perielio. Il sorvolo del punto più vicino della superficie solare avverrà alle 19:42 (ora italiana), per cui, ammesso che si possa seguire l’avvicinamento della cometa al disco solare, il momento del massimo avvicinamento (indicato visivamente dal punto arancione) ci sfuggirà essendo il Sole a quell’ora già sotto l’orizzonte.
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29.11: “Divertirsi con Einstein: i paradossi della relatività” di Luigi Foschini.
Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it
29.11: “Biografia dell’universo: quando tutto ebbe origine.” Al telescopio: Giove, Andromeda e il doppio ammasso in Perseo.
Per info: 346.8699254 astrofilicentesi@gmail.com
www.astrofilicentesi.it
29.11: ”Le costellazioni invernali”.
Per info: osservatorio@serafinozani.it
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SKYLIVE con UAI Rassegnastampa e cielo del mese – Quarto giovedì del mese a cura di Stefano Capretti.
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La mattina del 26 novembre bisognerà alzarsi presto, ma al netto delle solite sfortune meteo ne varrà sicuramente la pena.
A partire dalle 6:30, infatti, alti circa +7° sull’orizzonte di est-sudest saranno visibili Mercurio (mag. –0,7) e Saturno (+0,7) separati soltanto da 23′ nei pressi della stella alfa Librae! Tanto “vicini” che si dovrà attendere il 28 febbraio del 2024 per avere la possibilità di assistere a una congiunzione ancora più stretta.
L’altro motivo per alzarsi così presto è rappresentato dalla presenza nello stesso tratto di cielo di ben due comete, la ISON e la 2P/Encke, anche se ormai vista la vicinanza al perielio della ISON e quindi la luminosità del cielo, risulteranno difficilmente osservabili…
27.11: “Ultime dal sistema solare“ di A. Galegati.
Per info: tel. 0544-62534 – E-mail info@arar.it
www.racine.ra.it/planet/index.html – www.arar.it
24.11, ore 10:30: Osservazione del Sole.
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ULTIMO AGGIORNAMENTO 20/11
Le ultime osservazioni del 19/11 (nel grafico indicate dai pallini blu, cliccare l’immagine per ingrandire) danno la ISON intorno alla 5a magintudine, quindi visibile ad occhio nudo. Rispetto all’aumento seguito all’outburst del 18 novembre per il momento non sono state segnalate sostanziali modifiche della luminosità, c’è però da tener conto che l’avvicinarsi della cometa al perielio rende sempre più difficile l’osservazione e la ripresa da parte degli appassionati. (Fonte www.isoncampaign.org – Grafico a cura di Matthew Knight). |
24-25-26 novembre A quattro giorni dal perielio le due comete sorgono appaiate dall’orizzonte di est-sudest, separate da soli 1,6° e vicinissime (4°) alla coppia Mercurio-Saturno: orario consigliato, a partire dalle 6:30.
Il 26 novembre i due pianeti saranno alla minima distanza angolare, con le due comete situate 7° più in basso rispetto all’orizzonte. L’elongazione dal Sole sarà però davvero minima, ed è quasi inutile ricordare che la piena osservabilità dell’evento sarà legata alla luminosità delle due comete, nonché alle condizioni di trasparenza del cielo.
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22.11: “Alla ricerca di una nuova Terra: viaggio tra gli esopianeti scoperti” di Paolo D’Avanzo.
Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it
22.11: Osservazione della volta stellata.
Per info: tel. 0544-62534 – E-mail info@arar.it
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22.11, ore 11:00: presso i Licei Einstein-Leonardo da Vinci a Molfetta (Ba).
info@saitpuglia.i
www.saitpuglia.it
22.11, ore 16:00: presso il Liceo Scientifico G. Salvemini di Bari.
info@saitpuglia.i
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22.11: ”Invito al firmamento“.
Per info: osservatorio@serafinozani.it
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22.11: “Lampi di Raggi Gamma: colossali catastrofi cosmiche” di Mauro Merzaghi.
Per info e iscrizioni: didattica@amicidelcielo.it
www.amicidelcielo.it
22 e 29.11, ore 19:00: AstroKids “Costruiamo la cometa“. Si consiglia la partecipazione a bambini di età superiore ai 5 anni e di portare indumenti adatti a proteggersi dall’umidità durante l’osservazione con i telescopi. Posti limitati, prenotazione obbligatoria.
Info: Tel. 06 94286427 – diva@oa-roma.inaf.it
www.oa-roma.inaf.it
21.11, ore 16:00: presso il Liceo Scientifico Leonardo da Vinci a Fasano (Br).
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19.11: “Viaggio dentro le stelle“ di O. Spazzoli.
Per info: tel. 0544-62534 – E-mail info@arar.it
www.racine.ra.it/planet/index.html – www.arar.it