Unione Astrofili Bresciani Lumezzane (Brescia)
08.02: Presentazione del corso sull’uso del telescopio.
Per info: tel. 348 5648190.
E-mail: osservatorio@serafinozani.it
www.astrofilibresciani.it
08.02: Presentazione del corso sull’uso del telescopio.
Per info: tel. 348 5648190.
E-mail: osservatorio@serafinozani.it
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08.02: “Raggi Cosmici: un Secolo di Scoperte e di Enigmi” a cura di ALESSANDRO DE ANGELIS.
Diretta streaming video: http://web.unife.it/unifetv/universo.html
Per informazioni: Tel. 0532/97.42.11 – E-mail: venerdiuniverso@fe.infn.it
www.unife.it/dipartimento/fisica – www.fe.infn.it
Sarà forse il fenomeno celeste più interessante del periodo questa congiunzione stretta tra Marte e Mercurio, osservabile alle 18:00 dell’8 febbraio sull’orizzonte di ovest-sudovest; peccato che, verificandosi ancora con il cielo chiaro, la visibilità dei due oggetti potrebbe essere compromessa anche solo da una leggera foschia all’orizzonte. I due pianeti saranno distanti solo circa 15’, il che significa che per qualche minuto si potrebbe anche provare a osservarli nello stesso campo di un telescopio usato a buoni ingrandimenti. È da tenere presente (almeno a livello emotivo) che meno di 3° a sudovest dalla coppia farà parte della scena anche Nettuno, sia pure inosservabile a causa della sua debole luminosità..
08.02, ore 21:00: “Asteroidi e comete contro la Terra: chi vin- cerà?” di Luigi Foschini.
Dopo le conferenza, meteo permettendo, si potranno osservare gli oggetti del cielo con i telescopi del Gruppo. Per info: Tel. 0341 367 584
www.deepspace.it
08.02: “Vita di una stella come il nostro Sole” a cura di M. Saini.
Per info: marco.saini@email.it Cell. 333 3999917 (Saini) – 335 8113987 (Milani) http://gav.altervista.org
07.02: “Sono possibili i viaggi nel tempo?“.
Per info: tel. 348 5648190.
E-mail: osservatorio@serafinozani.it
www.astrofilibresciani.it
Corso divulgativo di astronomia rivolto ad un pubblico generico, in 8 lezioni a partire dal 7 febbraio, (inizio alle ore 21:00 Sede dell’Accademia delle Stelle Via Stradella 59 – Roma). Il corso è concepito per fornire a chiunque una corretta conoscenza generale dell’astronomia, dal Sistema Solare alla cosmologia. Sarà dato spazio ad una prospettiva storica per comprendere appieno il senso delle ul- time fondamentali scoperte. L’uso di multimedia agevolerà la comprensione certa e consapevole dell’universo nella sua struttura, varietà ed evoluzione, e, allo stesso modo, della scienza che lo studia. Non è richiesta alcuna conoscenza scientifica particolare.
Per info: eventi@accademiadellestelle.org
www.accademiadellestelle.org
08.02, ore 21: “Asteroidi e comete contro la Terra: chi vincerà?” di Luigi Foschini.
Dopo le conferenze serali, meteo permettendo, si potranno osservare gli oggetti del cielo con i telescopi del Gruppo.
Per info: Tel. 0341 367 584
www.deepspace.it
05.02: “Il problema dei pianeti. Dalle sfere celesti alla gravitazione universale” di Oriano Spazzoli.
Per info: tel. 0544-62534 – E-mail info@arar.it
www.racine.ra.it/planet/index.html – www.arar.it
05.04: “Pericoli dallo spazio: i raggi cosmici”. Al telescopio: Giove e gli ammassi stellari.
Per info: cell. 346.8699254
astrofilicentesi@gmail.com
www.astrofilicentesi.it
Dopo la congiunzione della notte tra l’1 e il 2 febbraio con Spica, la Luna prosegue nel suo cammino e, due giorni e due ore dopo, si avvicinerà a Saturno fino a una distanza osservabile di 4,7°, mentre alla stessa ora del 5 febbraio, la falce calante sarà osservabile nella testa dello Scorpione (nella illustrazione la Luna è ingrandita di circa 3 volte rispetto alle reali dimensioni apparenti).
È curioso notare come nell’osservazione visuale del cielo si creino talvolta delle situazioni per cui alcuni oggetti vengono sistematicamente ignorati perché troppo deboli, altri perché troppo brillanti (!). La nebulosa M42, ad esempio, è conosciuta anche tra coloro che non frequentano ambienti strettamente astronomici e – forse proprio a causa di questa sua notorietà – ritenuta da alcuni estremamente scontata, al punto che in molti hanno smesso di visitarla e di studiarla in dettaglio. Questo mese, dopo che già nella rubrica di gennaio abbiamo esplorato certi suoi dintorni, dedicheremo un po’ di tempo a focalizzare altri aspetti di questa magnifica nebulosità, senza ovviamente avere la pretesa di esaurire un argomento di cosìvasta complessità.
Come avviene sempre per gli oggetti estesi del cielo profondo, la loro estensione apparente nel visuale è di molto inferiore a quella rivelata dalle fotografie a lunga posa. E questo avviene a maggior ragione per oggetti dalle delicatissime velature come M42. Il disegno che presentiamo esemplifica molto bene, specialmente dopo un confronto con la foto a fronte, la differenza quantitativa e qualitativa tra la visualizzazione biologica e quella digitale, e allo stesso tempo coglie l’essenzialità del forma della nebulosa, molto simile al profilo alare di un uccello in volo. I numeri sovrimposti alla figura segnano le zone in cui John Herschel suddivise nel 1827 la nebulosa per identificare certe caratteristiche: 1) Regio Huygeniana, così chiamata in onore dell’astronomo olandese Christiaan Huygens (da Herschel creduto lo scopritore di M42): è l’area che circonda il Trapezio; 2) Rostrum (Herschel considerava l’intero corpus della nebulosa come quello di un mitico mostro marino); 3) Proboscis Mayor; 4) Regio Messieriana, la cordonatura di polveri che separa le due proboscidi; 5) Proboscis Minor; 6) Sinus Magnus (o “Grande golfo”, la bocca aperta della “bestia”); 7) Regio Fouchiana, in onore dell’osservatore francese, Jean-Paul Grandjean De Fouchy (1797-1788); 8 ) Regio Godiniana, in ricordo di Louis Godin (1704-1760); 9) Regio Picardiana, in onore di Jean Picard (1620-1682).
Per approfondire leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, i cenni storici, le immagini e le mappe dettagliate, nell’articolo tratto dalla Rubrica Nel Cielo di Salvatore Albano presente a pagina 54 di Coelum n. 167.
2.02: Serata osservativa pubblica con i telescopi del GAV presso il Parco della Ghiringhella.
Per info: marco.saini@email.it Cell. 333 3999917 (Saini) – 335 8113987 (Milani) http://gav.altervista.org
Una Costellazione sopra di Noi – Ogni primo venerdì del mese, Giorgio Bianciardi (vicepresidente UAI) vi condurrà in un viaggio attorno a una costellazione del periodo. Osservazioni in diretta con approfondimenti dal vivo.
01.02: “La Costellazione dell’Auriga”.
Rassegnastampa e cielo del mese – Ogni quarto giovedì del mese. Ciclo di serate dedicate all’approfondimento delle principali notizie di attualità astronomica e all’anteprima degli eventi del cielo del mese, con Stefano Capretti.
http://telescopioremoto.uai.it/
www.uai.it
01.02: “Alla scoperta del cielo stellato”.
Per info: tel. 348 5648190.
E-mail: osservatorio@serafinozani.it
www.astrofilibresciani.it
02.02: Al telescopio: Giove
Per info: cell. 3468699254 astrofilicentesi@gmail.com
www.astrofilicentesi.it
01.02: Serata a tema libero. Ingresso libero anche ai non iscritti.
Per info: marco.saini@email.it Cell. 333 3999917 (Saini) – 335 8113987 (Milani) http://gav.altervista.org
Il percorso apparente della C/2012 S1 (Ison) durante il mese di febbraio. La cometa continuerà a muoversi di moto retrogrado nei Gemelli, mostrandosi con una luminosità di circa +15, ovviamente ancora penalizzata dalla grande distanza a cui si trova (4 UA dalla Terra e 4,76 UA dal Sole a metà mese).
Leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, con tutte le immagini, nell’articolo tratto dalla Rubrica Comete di Rolando Ligustri presente a pagina 67 di Coelum n.167.
01.02: Appunti di fisica: “La particella della malora Il bosone di Higgs” di Piero Ranalli (Sala Conferenze del Planetario, INGRESSO LIBERO).
Per info: tel. 0544-62534 – E-mail info@arar.it
www.racine.ra.it/planet/index.html – www.arar.it
Il venerdì alle ore 21:00, il sabato alle ore 17:30 e 21:00, la domenica alle ore 16:00 e 17:30. Per il programma di febbraio consultare il sito del Planetario.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 049 773677
E-mail: info@planetariopadova.it
Web: www.planetariopadova.it
01.02: “I modelli cosmologici del sistema solare ”
Per informazioni sulle attività del gruppo:
didattica@amicidelcielo.it
www.amicidelcielo.it
31.01: “Buchi neri nel nostro universo”.
DISEGNA LA STELLA DI BETLEMME:
Scade il 31 gennaio il consueto concorso graficopittorico per i giovanissimi.
Alla “Stella di Betlemme” è dedicato il concorso che l’Osservatorio Serafino Zani organizza ogni anno. I ragazzi delle scuole dell’obbligo sono invitati a rappresentare con un disegno una delle diverse ipotesi (congiunzione planetaria, cometa o addirittura esplosione di una stella) e a inviarlo, entro la fine di gennaio, al Centro Studi Serafino Zani, via Bosca 24, 25066 Lumezzane. Il disegno può essere di qualunque formato e realizzato con qualsiasi tecnica. Le opere più belle verranno ritratte il prossimo Natale in cartoline illustrate inviate in diverse copie agli autori e pubblicate nelle pagine del nostro
sito.
Per info: tel. 348 5648190.
E-mail: osservatorio@serafinozani.it
www.astrofilibresciani.it
La notte tra l’1 e il 2 febbraio, verso la mezzanotte, sarà possibile vedere Spica (alfa Virginis, mag. +1,0) , la stella principale della costellazione della Vergine, sorgere dall’orizzonte di est-sudest molto vicina (poco più di un grado) a un purtroppo abbastanza luminoso Quarto di Luna.
29.01: “La nebulosa del granchio” di M. Berretti.
Per info: tel. 0544-62534 – E-mail info@arar.it
www.racine.ra.it/planet/index.html – www.arar.it
01.02: Al telescopio: Giove.
Per info: cell. 3468699254
astrofilicentesi@gmail.com
www.astrofilicentesi.it
Una Costellazione sopra di Noi – Ogni primo venerdì del mese, Giorgio Bianciardi (vicepresidente UAI) vi condurrà in un viaggio attorno a una costellazione del periodo. Osservazioni in diretta con approfondimenti dal vivo.
01.02: “La Costellazione dell’Auriga”
http://telescopioremoto.uai.it/
www.uai.it
28.01: “Fotografia del profondo cielo – 1° lezione” a cura di Gianmichele Ratto.
Domenico Antonacci Cell: 347-4131736 domenico.antonacci@astrofilicascinesi.it Simone Pertici: Cell: 329-6116984 simone.pertici@domenicoantonacci.it www.astrofilicascinesi.it
Durante il mese di febbraio saranno sei gli asteroidi a scendere sotto la decima magnitudine (che è un po’ la soglia di eccellenza osservativa per questo tipo di oggetti). In ordine di passaggio al meridiano avremo:Vesta, Ceres, Metis, Eunomia, Amphitrite e Irene. Nessuno di questi aggiungerà l’opposizione nel periodo, ma sarà comunque bene tenere d’occhio (14) Irene, che in marzo arriverà a una distanza dalla Terra mai raggiunta dal 1954… Ci sarà occasione per parlarne nel prossimo numero!
Tra i pianetini attualmente in opposizione ce ne sono invece due, (192) Nausikaa e (65) Cybele, mai trattati in questa rubrica. Intendiamoci, non è che questo mese faranno cose eccezionali, ma la mia intenzione – lo sapete – è quella di farvi conoscere in modo sistematico tutti i pianetini catalogati fino al numero (200), e qualcuno dei più “alti” quando se lo merita.
Leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, nell’articolo tratto dalla Rubrica Asteroidi di Talib Kadori presente a pagina 68 di Coelum n.167.
E adesso…
TOCCA A VOI VOTARE!!!
.
Scadenza 28 Febbraio 2013
. TUTTE le immagini pervenuteci, rientranti nel tema del concorso, troveranno posto sul sito della rivista in un’apposita sezione di PHOTOCOELUM
Tutte potranno essere votate dai lettori utilizzando il “Mi Piace” di Facebook, o di Gplus fino ad arrivare a una sorta di verdetto popolare, che non cambierà in ogni caso il giudizio della giuria e l’attribuzione dei premi, ma che darà diritto al vincitore di ricevere un premio speciale messo a disposizione dalla Redazione:
UN ANNO CON COELUM La scadenza per la raccolta dei voti è fissata al 28 Febbraio 2013: affrettatevi a votare! |
Circa sessanta partecipanti, un centinaio di foto da valutare. È stata questa la risposta dei lettori di Coelum all’invito a partecipare alla seconda edizione del Concorso Fotografico di Astronomia Creativa.
L’anno scorso, quando si trattava di includere nella inquadratura Giove con il suo sistema di satelliti la partecipazione fu decisamente più bassa; ma c’era da capirlo, non è ovviamente da tutti avere la pazienza e la capacità di riuscire a “far recitare” Giove in una scena che includa anche la presenza umana. Un po’ più facile il tema di quest’anno, che invitava a trattare ogni possibile fase lunare come occasione di gioco edivertimento, e che soprattutto si faceva forte dei bellissimi premi messi in palio dai nostri sponsor.
E proprio per la grande quantità di immagini arrivate in redazione non è stato davvero facile per la giuria scegliere quelle che sarebbero poi andate ad occupare i primi tre posti e che qui di seguito abbiamo il piacere di presentarvi.
Come sempre in questi casi, ci si potrebbe domandare: sono davvero queste le composizioni migliori, le più belle, le più originali o creative?
Per noi sì, ma ricadendo tutto ciò nel dominio delle valutazioni soggettive, ci piace anche l’idea di affidare la conferma o la smentita al responso statistico dei grandi numeri, confidando nel giudizio dei lettori.
Lasciandovi finalmente alle foto premiate, ognuna corredata dai dati tecnici e dai giudizi sintetici in base ai quali la giuria ha ritenuto di spiegarli, vi diamo appuntamento al 3° Concorso Fotografico di Astronomia Creativa che come gli altri verrà bandito poco prima dell’estate.
25.01: “Il Lato Oscuro del Cosmo” a cura di MASSIMO CAPACCIOLI.
Diretta streaming video: http://web.unife.it/unifetv/universo.html
Per informazioni: Tel. 0532/97.42.11 – E-mail: venerdiuniverso@fe.infn.it
www.unife.it/dipartimento/fisica – www.fe.infn.it
Cos’era il lampo di energia che ha investito la Terra verso la fine dell’ottavo secolo dopo Cristo, lasciando tracce evidenti dagli anelli di crescita degli alberi ai ghiacci dell’Antartide? Secondo Valeri Hambaryan e Ralph Neuhӓuser, astrofisici dell’Università di Jena, Germania, l’ipotesi più convincente è che si sia trattato di un gamma ray burst, un “lampo” di raggi gamma causato dalla fusione di due oggetti stellari molto compatti: buchi neri, stelle di neutroni o nane bianche.
La principale traccia di questo evento sono i livelli particolarmente alti, scoperti nel 2012 dal ricercatore giapponese Fusa Miyake, di Carbonio 14 e Berillio 10 negli anelli di crescita degli alberi risalenti all’anno 775. Questi particolari isotopi di carbonio e berillio si formano quando la radiazione ad alta energia proveniente dallo spazio si scontra con gli atomi di azoto nella nostra atmosfera. Questi isotopi, radioattivi, decadono nel tempo, per cui di regola la loro concentrazione negli anelli degli alberi cala gradualmente. Il brusco aumento visibile negli anelli degli alberi giapponesi indica che dallo spazio deve essere arrivato “qualcosa” a rifornire l’atmosfera di Carbonio 14 e Berillio 10. E i dati combaciano con quanto si osserva negli alberi americani ed Europei, anche se in quei casi per diverse ragioni è più difficile indicare una data così precisa: il periodo comunque è più o meno quello. Ultimo tassello: quell’aumento di isotopi radioattivi attorno all’ottavo secolo si ritrova anche nei ghiacci dell’Antartide. Qualunque cosa fosse, insomma, ha interessato l’intero pianeta.
I ricercatori hanno prima considerato le ipotesi più ovvie: al primo posto, un brillamento solare. Ma questi fenomeni non sono in genere abbastanza potenti da produrre quella quantità di carbonio 14. Ci sarebbe voluto un flare 20 volte più potente di quelli che osserviamo normalmente: sulla carta è possibile, ma molto improbabile e il fenomeno avrebbe avuto effetti tangibili di cui sarebbe rimasta traccia nelle fonti storiche.
Allo stesso modo, i ricercatori hanno escluso anche l’ipotesi di una supernova. Per generare abbastanza energia, avrebbe dovuto essere molto vicina, a meno di 1000 anni luce dalla Terra. E avrebbe dovuto essere tanto luminosa da essere ben visibile persino di giorno. Ancora una volte, dovrebbe essercene traccia nelle cronache dell’epoca perché l’avrebbero vista tutti. E invece non c’è traccia, a parte una citazione nella Cronaca Anglosassone (un testo del IX secolo) riferita al 776 dc, che parla di un “crocifisso rosso nel cielo” improvvisamente visibile dopo il tramonto. Il problema è che non sono mai stati trovati resti di alcuna supernova di quell’età e così vicina, eppure se ci fossero dovrebbero essere molto facili da vedere per gli astronomi.
Resta, quindi, il gamma ray burst. Per la precisione uno di quelli corti, gli short gamma ray burst, della durata di meno di due secondi, che osserviamo relativamente spesso nelle altre galassie. Secondo la teoria prevalente, questi intensi lampi di raggi gamma si generano quando due ex stelle, già da tempo degenerate in stelle di neutroni o nane bianche, si fondono, causando una violenta esplosione che emette una parte della sua energia nella lunghezza d’onda dei raggi gamma. Secondo i calcoli di Hambaryan e Neuhӓuser, un evento di questo tipo posto a una distanza fra 3.000 e 12.000 anni luce potrebbe spiegare l’aumento di carbonio 14 e berillio 10 osservato negli alberi. E spiegherebbe perché nessuno dei nostri antenati abbia visto niente: anche se si pensa che un GRB così vicino sarebbe associato a una certa quantità di luce visibile, sarebbe stata troppo debole per essere notata a occhio nudo.
Possiamo rallegrarci che l’evento non sia stato più vicino, comunque. Se fosse avvenuto a meno di 3.000 anni luce da noi, avrebbe avuto conseguenze pesanti sulla biosfera, al punto che forse non saremmo qui a parlarne.
La ricerca è pubblicata su Monthly Notices of the Royal Academy of Sciences
L’articolo Che cosa è successo nell’anno 775? di Elena Lazzaretto pubblicato su Coelum n. 162
25.01: Al telescopio: Luna e Giove.
Per info: cell. 3468699254
astrofilicentesi@gmail.com
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