Il più famoso astrofilo al mondo ci ha lasciati.

Lo ricordiamo con le parole di Maura Tombelli, Giancarlo Cortini, Fabio Briganti e Riccardo Mancini.

 

Lo scorso 8 novembre, all’età di 85 anni, il reverendo australiano Robert Evans ci ha lasciati. Possiamo considerarlo sicuramente il più famoso astrofilo al mondo, una vera leggenda della ricerca amatoriale di supernovae. E’ stato un grandissimo astrofilo con un’immensa passione per l’universo ed in modo particolare per le supernovae. Ne scopri infatti 42 visualmente e 5 fotograficamente.

1) Robert Evans accanto al suo telescopio Dobson da 40cm

Alla fine degli anni ’90 prima dell’avvento delle camere CCD, era infatti il leader indiscusso come numero di scoperte amatoriali. A quel tempo la ricerca amatoriale di supernovae si svolgeva con metodi visuali e bisognava possedere una profonda conoscenza del cielo per poter osservare decine di galassie per ogni notte di osservazione. Evans possedeva questa dote e riusciva a puntare, avendole memorizzate, centinaia di galassie senza l’ausilio di atlanti o cartine. Un astrofilo vecchio stampo, che faceva tutto manualmente. Lo avevamo intervistato nel 2015 fra i dieci maggiori scopritori di supernovae al mondo e fu molto disponibile raccontandoci la sua storia personale e quella di astrofilo. La nostra conoscenza su Evans è stata però solo tramite uno scambio di mail, così abbiamo deciso di contattare due astrofili italiani che hanno avuto il piacere e l’onore di conoscerlo personalmente. Ringraziamo perciò Maura Tombelli e Giancarlo Cortini per il loro prezioso contributo, che pubblichiamo integralmente.

Robert Evans in compagnia di Maura Tombelli a Hazelbrook nel 2013

“Nel luglio 1990 partecipai con Andrea Boattini al congresso AAVSO a Bruxelles e incontrai Padre Evans per la prima volta. Ricordo l’emozione.
Nel 1992, sapendo che sarebbe stato ospite al Congresso UAI di Forli, gli chiedemmo di trattenersi in Italia per qualche giorno in più e sarebbe stato mio ospite. Padre Evans accettò e in due giorni, visitammo Firenze, Vinci, Pisa oltre incontrarsi con Beppe Forti ad Arcetri e Riccardo Bettarini all’osservatorio di Piazzano. Il 4 dicembre 2002 ci fu una eclissi totale di sole e mi recai in Australia per assistere all’evento nel deserto, lo avevo organizzato da tempo con un gruppo di astrofili americani. Avendo amici in Sidney, mi trattenni in zona tre settimane e una settimana fui ospite di Padre Evans. Emozione pura osservare con lui, ma il bello fu l’incontro con gli astrofili australiani e osservare con loro da Coonabarabran e a seguire una visita guidata all’osservatorio di Siding Spring dove incontrammo Robert McNaught. Nel 2013 tornai in Australia per partecipare ad uno star party a Viruna con un’amica di Sydney, eravamo in macchina e quando riconobbi la strada di Hazelbrook dove Bob abitava, lo contattammo e fummo felicissimi tutti di rivedersi al bar del paese, poi fummo invitate a pranzo e ricordo con piacere l’abbraccio con sua moglie. La foto è di quest’ultimo incontro. Lo voglio ricordare così. Buon viaggio Bob!!!

Maura Tombelli

 

3) Robert Evans in mezzo a Giancarlo Cortini e Mirco Villi al congresso UAI del 1992

La settimana scorsa ho purtroppo appreso una notizia molto triste: Mirco Villi, sempre attento a tante novità, mi ha comunicato la scomparsa del grande astrofilo australiano Robert Evans, avvenuta il giorno 8 Novembre, all’età di circa 85 anni e mezzo. L’avevo conosciuto di fama già agli inizi degli anni ’80, quando aveva iniziato la sua meravigliosa ricerca di supernovae extragalattiche, coronata da successi di scoperte, anche fino a 5 – 6 all’anno, e tutte con il metodo visuale, tramite i suoi telescopi riflettori newtoniani (prima un 25 cm. , poi il famoso 40 cm. col quale ha portato ad 47 le scoperte totali!)  Un record nel record, certamente inarrivabile per chiunque, soprattutto considerando la difficoltà della ricerca visuale, ed anche le sue ovvie limitazioni.  Quando poi, nel 1990, decisi assieme a Mirco Villi e Stefano Moretti, di costituire il primo gruppo di ricerca di SNe in Italia, Bob Evans era già una star mondiale acclamata; e fu in quel periodo che gli chiedemmo aiuti e consigli per iniziare anche noi l’attività di ricerca. E la sua risposta fu certamente la più bella e generosa che potevamo aspettarci: ci inviò, come regalo!, una serie di diapositive di centinaia di galassie utili per la ricerca stessa, senza chiederci nulla in cambio.  Un gesto notevole, che ci fece capire la statura morale e l’animo del caro reverendo della “United Church of Australia”.  Nel Settembre 1992 la U.A.I. lo invitò poi per un tour in Italia, e per ricambiare la sua generosità lo ospitammo a Forli’ in occasione del Congresso U.A.I. .  Ricordo ancora come adesso la sua simpatica persona quando arrivò alla sede del Gruppo Astrofili Forlivesi il 22 Settembre, e quando gli feci conoscere i miei genitori; e come dulcis in fundo, la visita prima al colle di Monte Colombo, dove Mirco ed io scoprimmo la famosa SN 1991 T, coscoperta naturalmente con Bob; poi la sua visita all’osservatorio astronomico di Asiago.   Da allora purtroppo non ci incontrammo più, e come spesso succede tra comuni mortali, ci sentimmo solo in rare occasioni. Non posso certo dimenticare questa bella esperienza di conoscenza con Bob, anche se sono passati così tanti anni.

                                                                                                          Giancarlo Cortini