L’Esplosione della Stella T Coronae Borealis: Un Fenomeno Celeste Straordinario

In questo periodo si sente parlare spesso della nuova imminente esplosione che interesserà la stella T Coronae Borealis, o la “Stella della Corona Boreale”. Si tratta di un evento astronomico di rara bellezza e potenza ma non molti sanno che fra i primi a scoprirla ci fu il signor Giovanni Bernasconi, un distinto dilettante di Como.

Ma andiamo con ordine.

La stella è situata nella costellazione della Corona Boreale, ed è nota per le sue esplosioni ricorrenti, che si verificano circa ogni 80 anni.

Il Meccanismo dell’Esplosione della Stella

La T Coronae Borealis è un sistema binario composto da una nana bianca e una gigante rossa. La nana bianca, un residuo stellare denso e caldo, raccoglie materiale dalla sua compagna più grande. Quando la pressione e la temperatura raggiungono un punto critico, si verifica un’esplosione termonucleare, una nova, che causa un aumento drammatico della luminosità della stella.

Osservare la Stella Dopo l’Esplosione

Dopo l’esplosione, la T Coronae Borealis diventa visibile ad occhio nudo e può essere osservata senza l’ausilio di telescopi. Il periodo di massima luminosità dura alcuni giorni, dopodiché la stella inizia a sbiadire, ma rimane osservabile con binocoli per circa una settimana.

Testimonianze dell’Evento di 80 Anni fa

L’ultima esplosione della stella T Coronae Borealis documentata risale al 1946. Gli astronomi dell’epoca osservarono con stupore l’aumento di luminosità, registrando un evento che non si ripeteva dal 1866. Queste osservazioni storiche forniscono preziose informazioni sul comportamento di questa intrigante stella.

esplosione della stella
Nel sito https://articles.adsabs.harvard.edu/ è disponibile l’articolo sullo studio dello spettro della Nova T Coronae Borealis nell’esplosione del febbraio 1946.

Nell’archivio SAO/NASA Astrophysics Data System ad opera dello Smithsonian Astrophysical Observatory sostenuto da un contratto cooperativo con la NASA, è conservato l’articolo “lo Spettro della Nova T Coronae Borealis nell’Esplosione del Febbraio 1946” a cura di L. Gratton e E. C. Kruger del Centro di Fisica Stellare del CNR Osservatorio di Merate. Nell’articolo è descritto lo spettro misurato ben 80 anni fa e le ipotesi individuate al tempo alla base del fenomeno.

La notizia dell’esplosione della Nova pervenne a Merate il mattino dell’11 Febbraio per comunicazione diretta di uno degli scopritori, il signor Giovanni Bernasconi, un distinto dilettante di Como, ed è stata immediatamente telegrafata all’estero ed ai principlai Osservatori Italiani“.

Nel documento l’evento viene descritto come:

I fenomeni descritti si possono interpretare con il seguente modello per la Nova T Cr B:

a. una stella nuova che nel febbraio 1946 subì una esplosione tipica, con un massimo al febbraio 8.5;
b. una gigante di tipo spettrale M;
c. una nebulosa che circonda ambedue le stelle e del diametro apparente dell’ordine di alcuni secondi.”

Nel testo si cita: “si sottolinea l’eccezionale importanza di questa esplosione della TcrB, in relazione al problema generale della Nove e delle variabili cicliche tipo SS Cygni.

Scarica l’articolo in allegato

Consigliamo ai più volenterosi ed appassionati di scaricare l’articolo completo per conoscere i risultati dell’indagine sull’esplosione della stella avvenuta 80 anni fa. Il pdf è disponibile in download QUI

Conclusione

I nuovi dati raccolti durante l’esplosione della stella che si attende nei prossimi mesi, saranno utili e necessari per confermare le deduzioni formulate 80 anni fa e comprendere meglio il fenomeno.