Nella serata dell’11 Ottobre spettacolari aurore boreali sono apparse nel cielo di New York e in altre aree a sud della costa orientale degli Stati Uniti. Uno spettacolo insolito a così alte latitudini.
Il National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha registrato quasi contemporaneamente una tempesta solare di categoria G2, causata da un’intesa attività del Sole. Un tale brillamento solare, classificato dal NOAA come moderatamente forte, è in grado di distorcere il campo magnetico terrestre disturbando la magnetosfera per un breve periodo.
Tempeste magnetiche di simili caratteristiche in passato hanno provato una serie di complicazioni a strumentazioni e altri sistemi:
– le reti elettriche possono presentare allarmi di tensioni, che vanno ad arrecare danni ai trasformatori
– si verifica una perdita del controllo di satelliti in orbita,
– si hanno delle interruzioni della propagazione delle emissioni radio
Per altro tuttavia questi fenomeni sono eventi meteorologici spaziali abbastanza comuni, poiché il Sole rilascia con regolarità i CME. I CME (Coronal Mass Ejection) o espulsione di massa coronale, sono un’emissione di materiale proveniente dalla corona solare, costituito da plasma caricato elettricamente, che quando raggiunge la magnetosfera terrestre tende a comprimerla nell’emisfero illuminato per espanderla in quello non illuminato. A questo punto nella zona notturna della Terra le particelle del plasma migrano verso i poli, rilasciando energia sotto forma di luce colorata: è così che si verificano aurore intese come quelle avvistate nei cieli di Manhattan.
Il NOAA ha pubblicato un orologio geomagnetico per registrare la durata del fenomeno e l’impatto della tempesta sui sistemi elettrici e satellitari. Una tecnologia questa in grado di controllare la quantità di energia che viene rilasciata dalle tempeste nelle 22 ore successive al manifestarsi del fenomeno, e quindi permettere previsioni sempre più precise ed istantanee.
Gli studi sulla meteorologia spaziale sono importanti poiché hanno già ed avranno sempre più in futuro un notevole impatto sulle missioni umane fuori dall’orbita terrestre, oltre che permetterci di essere avvisati in tempo per assistere a questi spettacolari eventi luminosi.
A partire dalla serata di martedì 12 Ottobre, l’energia della tempesta solare è andata diminuendo. Tuttavia il centro di climatologia americano ha dichiarato che alcune aurore boreali saranno visibili anche nei prossimi giorni nei cieli del Canada e dell’Alaska.
Chiunque desideri recarsi negli Stati Uniti d’America, sia che si tratti di un viaggio a New York o un’altra destinazione negli USA, deve richiedere un visto o un ESTA USA. I viaggiatori italiani possono richiedere l’ESTA USA online. L’ESTA è più facile, veloce e economico da richiedere rispetto al visto USA e la richiesta può essere presentata comodamente da casa.