Una camera ordinaria in un posto straordinario: così la descrive l’ESA. In un mondo mediatico fatto di telecamere nascoste che spiano e ritrasmettono online una quotidianità spesso inutile, quasi sempre scontata, ce n’è una, di webcam, che merita tutta l’attenzione possibile. E’ lontana da noi centinaia di milioni di chilometri, ha una storia travagliata, e si chiama Visual Monitoring Camera, VMC o Mars Webcam per gli amici. E’ a bordo della sonda Mars Express, in orbita intorno a Marte dal 2003. Come una vera webcam, VMC spia il pianeta rosso, e da qualche tempo pubblica senza filtro e in tempo reale le immagini scattate, in un account Flickr aperto al pubblico.

Un montaggio delle immagini della Webcam di Mars Express scattate nel 2012. Copyright: ESA- VMC Mars Web cam – Elaborazione: Emily Lakdawalla, Planetary Society.

Le singole immagini che compongono il mosaico di oggi sono state realizzate da maggio a dicembre 2012, a intervalli di tempo non costanti, e processate per creare questo magnifico poster da Emily Lakdawalla, della Planetary Society.
Tutte le foto sono state scattate da una altitudine di circa 10 000 Km dal pianeta ma con un punto di vista che cambia nei mesi, in funzione dell’orbita della sonda Mars Express. Nella loro sequenza, si possono leggere i cambiamenti climatici che avvengono sul pianeta Marte al passare dei mesi. Nelle prime immagini, realizzate a Maggio, è inquadrata l’estate e il ghiaccio si è ritirato intorno al polo nord del pianeta. In quel momento, l’orbita della sonda viene modificata per supportare l’arrivo di Curiosity, inquadrando la zona dell’atterraggio. A fine settembre, la traiettoria seguita dalla sonda fa perdere di vista il polo nord e l’attenzione si focalizza, nelle immagini realizzate tra maggio e giungo, sulle impressionanti strutture di nubi che si iniziano ad avvistare.

Malgrado la bassa risoluzione, tipica di una webcam, alcune di queste immagini meritano decisamente di essere ingrandite e osservate in dettaglio. Ma per questa operazione non è necessario far parte del team dell’ESA, scaricare software particolare o aspettare i tempi storici di un embargo. Basta digitare l’indirizzo del Blog, diventare fan dell’account Flickr o follower del loro account twitter. Perché da qualche settimana, VMC è l’unica camera attualmente esistente che condivide in tempo reale raw data con il pubblico.

La storia di VMC, che ha permesso alla camera di conquistare questo brillante primato, è particolare, fatta di impegno, di imprevisti, di fallimenti e di enormi successi. Un destino che testimonia la vita travagliata e avventurosa di una missione spaziale. All’inizio, VMC è nata come il più piccolo tra gli strumenti scientifici a bordo di Mars Express, tra cui brillano gli italiani Marsis e PFS. Anzi a dire il vero, VMC non è mai stata un vero e proprio strumento scientifico. Era stata pensata come una camera low cost, montata a bordo della sonda con l’obiettivo di scattare delle immagini del distacco della sonda Beagle 2 nel 2003. Ignara del triste destino che attendeva Beagle 2, VMC compie lo scopo per cui è stata costruita fotografando la separazione del lander. Dopo quel momento di gloria, la camera viene spenta e non se ne sente più parlare per diversi anni.

Nel 2007, il Flight Control Team della missione, di base all’ESOC (European Space Operations Centre) a Darmstadt, in Germania, ha una idea brillante e inizia una campagna di test per verificare se è possibile riaccendere quella piccola camera per realizzare delle immagini globali di Marte. E’ una vera scommessa, il team non ha idea se dopo tre anni di inattività la camera possa essere riaccesa. Inoltre il Flight Control Team è un team composto da ingegneri e tecnici e di solito non si occupa degli obiettivi scientifici della missione. Il team deve imparare un altro lavoro e, nei pochi momenti liberi, inventare un nuovo modo di utilizzare una piccola, semplice camera, nata per fare altro.

Ma VMC si riaccende, eccome. E nei rari momenti in cui non hanno la priorità gli strumenti scientifici di Mars Express, gli ingegneri imparano ad utilizzare la camera e, di errore in errore, riescono a realizzare i primi ritratti del pianeta. Tra vari problemi tecnici che focalizzano l’attenzione del team su altri aspetti della missione e lunghi periodi di spegnimento della webcam, la VMC diventa completamente operativa da maggio 2012. Da quel momento, e nel rispetto degli altri task scientifici, l’uso di VMC è inserito nelle campagne osservative di Mars Express e la webcam adempie al compito, unico nel suo genere, di realizzare foto globali di Marte da una prospettiva unica. E da qualche tempo,  inviarle direttamente sul web in tempo reale e in formato raw.

Ma le sorprese non sono finite, e grazie all’inventiva del Flight Control team i fans del pianeta rosso non si dovranno accontentare di godere di queste meraviglie in tempo reale, ma potranno partecipare in prima persona all’avventura marziana. Identificare crateri, vulcani e altre strutture geologiche, studiare il post processing delle immagini, proporre usi didattici e perché no, artistici delle immagini stesse: queste sono le scommesse lanciate dal team della missione e la sfida è lanciata a tutti gli aspiranti esploratori spaziali, invitati a iniziare il proprio viaggio verso Marte da una semplice (e molto terrestre) pagina web.