La potenza di Webb non si attesta solo con le immagini spettacolari a cui ci sta abituando. Webb ha una capacità di raccolta dati impressionante, non sempre “visibili” (ricordiamo che il telescopio JWST lavora nell’infrarosso) e non sempre quindi “accattivanti”. Tuttavia le ricerche e le informazioni che si possono trarre dai dati che costantemente i team ricevono forniscono nuove conoscenze su elementi che prima sembravano inaccessibili.

E’ il caso di questa indagine il cui soggetto è il pianeta VHS 1256b, che dista 40 anni luce da noi. Grazie ai dati raccolti dal JWST gli scienziati hanno putto riconoscere nell’atmosfera nuvole di silicato e un movimento costante durante tutte le 22 ore della sua giornata. Evidenze di correnti ascensionali. Un oggetto la cui luminosità cambia velocemente, come nessun altro pianeta studiato sin ora.

Il team, guidato da Brittany Miles dell’Università dell’Arizona, ha anche effettuato rilevamenti straordinariamente chiari di acqua, metano e monossido di carbonio con i dati di Webb e ha trovato prove di anidride carbonica. Questo è il maggior numero di molecole mai identificate tutte in una volta su un pianeta al di fuori del nostro sistema solare.

Catalogato come VHS 1256 b, il pianeta si trova a circa 40 anni luce di distanza e orbita non una, ma due stelle per un periodo di 10.000 anni. “VHS 1256 b è circa quattro volte più lontano dalle sue stelle di quanto Plutone lo sia dal nostro Sole, il che lo rende un ottimo obiettivo per Webb”, ha detto Miles. “Ciò significa che la luce del pianeta non è mescolata con la luce delle sue stelle.” Più in alto nella sua atmosfera, dove le nuvole di silicato si agitano, le temperature raggiungono gli 830 gradi Celsius.