Astronomiamo
Dal 5 ottobre alle 21.30: Da zero a Oort. Corso on line sul Sistema Solare. Astronomiamo & International Physicists Network.
28 ottobre: Astronomiamo partecipa a InOMN 2017.
Per maggiori informazioni:
http://www.astronomiamo.it
Dal 5 ottobre alle 21.30: Da zero a Oort. Corso on line sul Sistema Solare. Astronomiamo & International Physicists Network.
28 ottobre: Astronomiamo partecipa a InOMN 2017.
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Corsi di Astronomia a Roma.
L’anno Accademico 2017-2018 della nostra Scuola di Astronomia si apre con due corsi, uno il lunedì, l’altro il giovedì, che dureranno per tutto ottobre e novembre alla nostra sede dell’EUR.
Da lunedì 2 ottobre: L’astronmia insolita e curiosa. Una raccolta delle più curiose e interessanti nozioni, raramente divulgate al pubblico, per scoprire gli aspetti più insoliti ed increduli del cielo e della scienza che lo studia.
Da giovedì 5 ottobre ottobre: Come si osserva il cielo. Corso base completo di astronomia pratica: tutte le competenze che servono per diventare astrofili! Con guida alla scelta del primo telescopio, tecniche osservative e fotografiche e lezioni pratiche sotto le stelle.
Informazioni:
https://www.facebook.com/accademia.dellestelle
https://www.accademiadellestelle.org
Tutti i primi lunedì del mese:
UNA COSTELLAZIONE SOPRA DI NOI In diretta web con il Telescopio Remoto UAI Skylive dalle ore 21:30 alle 22:30, ovviamente tutto completamente gratuito. Un viaggio deep-sky in diretta web con il Telescopio Remoto UAI – tele #2 ASTRA Telescopi Remoti. Osservazioni con approfondimenti dal vivo ogni mese su una costellazione del periodo. Basta un collegamento internet, anche lento. Con la voce del Vicepresidente UAI, Giorgio Bianciardi
telescopioremoto.uai.it
7-8 ottobre – 1° Meeting nazionale Sistema Solare Il Meeting tematico UAI, per la prima volta “unificato”, sulle osservazioni planetarie, solari e lunari. Organizzato a Bologna dalle SdR Pianeti, Sole e Luna, con la collaborazione dell’Associazione Astrofili Bolognesi.
http://pianeti.uai.it – http://sole.uai.it – http://luna.uai.it
Per chi insegue le sottili falci di Luna il lavoro non mancherà certamente. In Luna Calante si potrà iniziare il 16 ottobre quando il nostro satellite, dopo essere sorto alle 03:43, alle 06:00 si troverà a un’altezza di +22° in fase di 25,9 giorni. Il mattino seguente, il 17 ottobre, dopo essere sorta alle 04:49, sempre alle 06:00, la Luna sarà a +11° in fase di 26,9 giorni. Infine il giorno 18 l’osservazione sarà più problematica ma forse non impossibile. Infatti il nostro satellite sorgerà alle 05:55 in fase di 27,9 giorni: in questo caso avremo un tempo limitato prima che la luce solare cancelli lo spettacolo notturno.
L’osservazione delle falci di Luna in fase crescente le proponiamo in due distinte serate. La prima è per il 21 ottobre quando alle 19:00 il nostro satellite sarà a un’altezza di +6° in fase di 1,9 giorni, con tramonto previsto per le 19:43. Infine la serata successiva, il 22 ottobre, sempre alle 19:00 la Luna si troverà a +10° con tramonto previsto per le 20:16. Come sempre per questa tipologia di osservazioni lunari, oltre agli ormai noti parametri osservativi, sarà determinante disporre di un orizzonte libero da ostacoli. Per la ripresa della luce cinerea, i consigli di Giorgia Hofer:
Indice dei contenuti
La prima e principale proposta di questo mese viene suddivisa nelle serate del 3 e 4 ottobre quando, pochissimi giorni prima del Plenilunio, a partire dalle 20:00 circa, dedicheremo le nostre attenzioni alle grandi strutture crateriformi situate vicino al bordo occidentale del nostro satellite in prossimità dell’equatore lunare, precisamente Grimaldi, Hevelius e Riccioli.
Per la seconda proposta, l’appuntamento è per la serata del 6 ottobre quando, un giorno dopo il Plenilunio, andremo a osservare il punto di massima librazione che per l’occasione sarà localizzato nell’estremo settore nordovest del nostro satellite, facilmente individuabile sul bordo lunare all’altezza dei crateri Pythagoras e Anaximander. Nel caso specifico la Librazione ci consentirà di inquadrare nel telescopio l’area dei crateri Zsigmondy (65 km) e Poczobutt (195 km) situati in quel 9% dell’altro emisfero lunare che il fenomeno delle Librazioni rende accessibile ai nostri strumenti.
Nella terza proposta del mese proseguiamo ad esaminare mensilmente i grandi crateri situati lungo il bordo orientale del mare Nubium, suddivisa questa volta nelle due serate del 27 e 28 ottobre con target il cratere Ptolemaeus, il più esteso di un imponente terzetto composto anche dai vicini Alphonsus ed Arzachel già individuati da Galileo Galilei come la “Cauda Pavonis”, che approfondiremo in dettaglio nei prossimi mesi.
Calendario degli eventi di Ottobre giorno per giorno
Fotografare la Luna di Giorgia Hofer su Coelum Astronomia di novembre 2016.
La Luna mi va a pennello. Se la fotografia non basta, Gian Paolo Graziato ci racconta come dipingere dei rigorosi paesaggi lunari, nei più piccoli dettagli… per poi lasciarsi andare alla fantasia e all’imaginazione! Su Coelum Astronomia n. 211
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Indice dei contenuti EFFEMERIDI
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LunaSole e Pianeti |
Il Boote ed Ercole saranno già al tramonto, mentre a nordest si potrà seguire l’ascesa della coppia Perseo- Cassiopea e il sorgere della brillantissima Capella con l’Auriga, seguite già dalle luci del Toro, che assieme alle Pleiadi rappresentano le avanguardie del cielo invernale. Questo scenario vedrà il suo completamento con il sorgere di Orione e dei Gemelli nella seconda parte della notte. Sull’orizzonte nord, l’asterismo del Grande Carro si troverà al punto più basso del suo percorso attorno alla stella Polare.
➜ Scopri le costellazioni del cielo di ottobre con la UAI
Per quanto riguarda i pianeti, potremo seguire Saturno nella prima serata tra le stelle dell’Ofiuco mentre la mattina sarà dominata, a est, da Venere e Marte, entro i confini della costellazione della Vergine.
L’arco diurno percorso dalla nostra stella diverrà sempre più breve nel corso del mese, con un consistente calo in declinazione di quasi 11°. Come è facilmente intuibile, la durata della notte astronomica sarà invece in continua crescita, passando dal già notevole valore di più di 9 ore di inizio mese fin quasi alle 10,5 ore a fine mese. Il periodo di tempo utile per le osservazioni del profondo cielo inizierà mediamente verso le 20:00 e finirà verso le 05:45.
È da ricordare, per il corretto uso delle effemeridi, che alle ore 3:00 di domenica 29 ottobre finirà il periodo dell’ora estiva (TU+2) e bisognerà portare indietro le lancette degli orologi alle ore 2:00. Si ritornerà così all’ora solare invernale (TU+1).
Questo mese è da segnalare in particolare la congiunzione tra Marte e Venere, che dopo aver partecipato alle danze delle mattine di settembre, assieme a Mercurio, Regolo e la Luna, ora si trovano da soli a danzare un ultimo lungo ballo… che li vedrà vicini per due sere di seguito, prima di allontanarsi anche loro l’uno dall’altro. Per riprendere al meglio la loro congiunzione del 5 e 6 ottobre non perdete i consigli di Giorgia Hofer:
➜ ASTROFOTOGRAFIA: L’incontro tra Venere e Marte
➜ Le comete del mese: C/2017 O1 (ASASSN) al perielio!
➜ Supernovae. Tre nuove scoperte per i team amatoriali!
e il Calendario degli eventi giorno per giorno
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La vita dell’astrofotografo può essere complicata; per ottenere buoni risultati, infatti, deve disporre di un computer di controllo e di vari dispositivi elettronici che gli rendono complessa l’installazione del telescopio sul campo (spesso in luoghi lontani, con basso inquinamento luminoso) anche a causa dei moltissimi cavi che possono inavvertitamente staccarsi durante l’utilizzo! Inoltre i computer portatili hanno un elevato consumo e quindi richiedono grandi e pesanti batterie per rimanere in funzione tutta la notte.
A risolvere tutti questi problemi e rendere l’astrofotografia più facile e veloce, ci ha pensato PrimaluceLab, la nota azienda di Pordenone specializzata nello sviluppo di nuovi sistemi che, grazie alla compatibilità fra i diversi componenti, consentono di scoprire l’Universo con massima facilità d’uso e garanzia dei risultati. Tra questi la linea Eagle e soprattutto il neonato EAGLE2.
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Come spiega Filippo Bradaschia nella sua videopresentazione, «EAGLE2 non è solo un computer, ma un’innovativa unità di controllo del telescopio che si occupa sia di comandare tutti gli strumenti che compongono il setup fotografico che di alimentarli».
Grazie al basso consumo di corrente elettrica, è lo strumento perfetto per chi si sposta con il proprio telescopio alla ricerca di cieli non inquinati e che quindi può alimentare tutto il proprio strumento anche con compatte e leggere batterie da campo, come quelle al litio. Ma è perfetto anche per chi ha bisogno anche di grande potenza di calcolo per l’astrofotografia avanzata: ad esempio per l’automazione delle riprese del profondo cielo o per la fotografia planetaria e lunare con le apposite camere USB 3.0 (che possono così registrare video ad elevati fps nel veloce disco SSD).
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Indice dei contenuti
EAGLE2 unisce in un solo dispositivo un potente computer (non un miniPC!) con sistema operativo Windows 10 Enterprise (più stabile e leggero dei normali computer) al più avanzato sistema di alimentazione per telescopi per consentirvi di fare astrofotografia in maniera più semplice e veloce!
Grazie al sistema WiFi integrato è possibile controllare l’intero telescopio in remoto dallo smartphone, dal tablet o da un computer esterno (anche Mac) e lo speciale case in alluminio compatibile con il sistema PLUS può essere collegato in molti modi al telescopio sempre con massima rigidità.
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Il nuovo software integrato EAGLE Manager mostra in tempo reale lo stato di connessione delle periferiche, i consumi di ogni singolo dispositivo e la durata della batteria: potrete così monitorare, anche in remoto, lo stato del vostro telescopio durante la cattura delle astrofotografie! Grazie all’innovativo progetto protetto da domanda di brevetto internazionale e modello di utilità italiano, non avrete più bisogno di scomodi computer portatili o grandi batterie sul campo. EAGLE, molto più di un computer!
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Una falce di Luna crescente (fase del 37%) affiancherà Saturno (mag. +0,5) a 4° circa di distanza, subito a ovest del ramo estivo della Via Lattea, ancora visibile nel cielo di sud-sudovest. La luminosità della falce di Luna potrebbe rendere difficile, ma non impossibile, la ripresa del ricco campo stellare assieme ai due astri principali. Anche la stella Sabik (eta Ophiuchi; mag. +2,4) farà mostra di sé a circa 3,5° dalla Luna, ma non solo… all’ora indicata in cartina, riusciremo a riprendere in un’immagine di paesaggio anche la rossa Antares (alfa Scorpionis; mag. +1,1), a circa 11° a sud della coppia, che tramonterà però molto presto.
Dal Nord e Centro Italia, a partire dalle 20:23 circa, nei pressi della congiunzione, si potrà osservare il primo tratto del passaggio della Stazione Spaziale Internazionale (visibile comunque da tutta Italia, vedi la Rubrica ISS su Coelum 215).
La sera successiva, il 27 settembre, la Luna , nel suo moto retrogado, avrà superato Saturno e si troverà a circa 8° a nordest del pianeta, ma sarà ancora possibile riprendere i due astri immersi nella cornice del panorama.
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➜ La Luna di settembre. Con i consigli per l’osservazione della sottile falce di Luna.
e il Calendario degli eventi giorno per giorno
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Il 20 settembre, l’uragano Maria (in quel momento classificato come tempesta di categoria 4) ha investito l’isola di Puerto Rico, inondando città, rovesciando ponti, demolendo edifici e abbattendosi con venti superiori a 240 chilometri orari. L’occhio del ciclone è passato a pochi chilometri dalla cittadina costiera di Arecibo e anche, poco più a sud, dalla celebre parabola fissa realizzata in una cavità naturale, una dolina tra le colline boscose. Alcuni danni hanno riguardato anche il radiotelescopio, sebbene se per fortuna la maggior parte della struttura sia rimasta intatta e non ci sono state vittime o feriti nello staff.
Dopo 36 ore di attesa snervante, infatti, il 22 settembre si è saputo che i violentissimi venti hanno spezzato un’antenna lunga 30 metri, sospesa nel fuoco della parabola e chiaramente visibile nell’immagine sottostante, a destra della cupola sospesa. Una metà e precipitata da circa 150 metri di altezza sul grande piatto parabolico sottostante costituito da pannelli di alluminio, perforandandolo in diversi punti.
Come racconta Frank Drake, ex direttore dell’osservatorio, il ricevitore era stato installato poco dopo l’inaugurazione dell’osservatorio, nel 1966; pesava circa 4,5 tonnellate ed era destinato a ricevere e trasmettere onde radio; è facilmente riconoscibile nell’ immagine qui sopra come la punta che sporge dalla piattaforma sospesa. In passato, era stato usato per individuare le montagne sulla superficie di Venere ed ultimamente ha avuto un ruolo fondamentale per gli studi sulla ionosfera. Ci vorrà parecchio tempo per rimpiazzarlo. Gli addetti dell’osservatorio riferiscono che è stata anche distrutta una parabola più piccola (12 metri di diametro).
Costruito nel 1963, l’Osservatorio Arecibo è diventato negli anni un’icona culturale, nota sia per le sue ciclopiche dimensioni che per i risultati scientifici prodotti. Per la maggior parte della sua esistenza di 54 anni, Arecibo è stato il più grande radio telescopio al mondo, ma nel 2016 il telescopio cinese FAST (500m di diametro) ha superato Arecibo in dimensioni, anche se non è ancora pienamente operativo. L’osservatorio è stato originariamente progettato per la difesa nazionale durante la guerra fredda, quando gli Stati Uniti volevano usarlo per rilevare satelliti e missili sovietici basandosi su come alterano la ionosfera. In seguito, il telescopio ha contribuito alla ricerca di intelligenza extraterrestre (SETI), inviando anche un celebre messaggio nel 1974. Fondamentali sono stati i programmi di osservazione radar planetaria (Mercurio, Venere e, ultimamente, svariati asteroidi NEO) nonchè le ricerche astrofisiche sulle pulsar e altri oggetti. Negli ultimi anni, il governo USA ha più volte minacciato di volere chiudere l’impianto per motivi economici.
Riferimenti:
http://news.nationalgeographic.com/2017/09/arecibo-radio-telescope-damaged-puerto-rico-hurricane-maria-science/
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Il 23 settembre, all’interno del parco dell’Ex Cartiera Latina, in Via Appia Antica 42, dalle 15:00 alle 21:00, l’Associazione Frascati Scienza con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, inaugurerà il “Luna Park della Scienza” che apre ufficialmente la Settimana della Scienza, dando inizio ai numerosi eventi in programma che culmineranno con la Notte Europea dei Ricercatori, il 29 settembre.
“Il Luna Park della Scienza” è un posto magico dove la scienza si unisce al gioco e al divertimento, un luogo in cui gli scienziati lavorano fianco a fianco con giocolieri, acrobati e trampolieri e dove una partita a bowling può ispirare la spiegazione della fissione nucleare, un equilibrista può affiancarsi alla riflessione sugli equilibri ambientali e le bolle di sapone giganti diventano un concentrato di chimica e matematica. Non mancherà la musica con il divertente gruppo “No funny stuff”!
Il pubblico potrà visitare quattro postazioni – gioco in ciascuna delle quali sarà possibile divertirsi proprio come in un Luna park e allo stesso tempo scoprire come la scienza sia realmente presente nella nostra vita quotidiana e quanto influenzi il nostro modo di vivere e di percepire il mondo che ci circonda.
“E’ importante che la Regione Lazio sostenga anche quest’anno l’appuntamento di Frascati Scienza che ha il merito di avvicinare il grande pubblico al mondo della ricerca e della divulgazione scientifica – ha dichiarato Lidia Ravera, assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione Lazio – Anche nella classifica dei bestseller italiani è tornata ad affacciarsi la saggistica scientifica, buon segno per tutti. La Casa della scienza, della precedente edizione, o il nuovo Luna Park della scienza sono progetti uniscono scienza, cultura, e didattica e che restituiscono alla comunità interesse e conoscenza”
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Nuclear Bowling: Un divertente gioco da fare tutti insieme, per scoprire i segreti della fisica delle particelle! I birilli-nucleoni aiuteranno a comprendere cosa sono la fissione e la fusione nucleare, in un viaggio appassionante tra particelle subatomiche dai nomi e dalle proprietà più disparati e interazioni nucleari “forti” e “deboli”, che permetterà di capire perché le stelle brillano e com’è fatta la materia che ci costituisce.
La chimica delle bolle: Per scoprire segreti e leggi della scienza, non c’è modo più bello che farlo osservando le bolle di sapone, le vere protagoniste di questa postazione! Sarà possibile scoprire i segreti per ottenere delle bolle super resistenti e dalle forme sorprendenti e imparare a farle rimbalzare, a muoverle al nostro comando e realizzare un serpente di bolle. Ogni attività sarà collegata ad un particolare fenomeno scientifico che le bolle aiuteranno a rendere indimenticabile
EcoStrike: qui si trova il più grande gioco di equilibrio della storia! L’’ecosistema! Un mirabolante esempio di organismi in sintonia, prede e predatori, produttori e consumatori, parte vivente e non vivente. Eccoli disposti come una piramide pronta per il tiro al barattolo. Cosa succederà all’ambiente una volta che sarà colpito dalle vostre palline? Riuscirete a fare strike? E soprattutto cosa succede realmente all’ambiente se un impatto ambientale altera il suo equilibrio?
Sfida la scienza! – Ecco il posto dove mettere alla prova la propria abilità di scienziato. I visitatori avranno a disposizione pochissimi minuti e pochi oggetti per riuscire a risolvere un problema semplice nel modo più rapido possibile: si può costruire la torre più alta con alcune zollette di zucchero o un po’ di spaghetti e marsh mallow? Si può estrarre una busta da un semplice barattolo, lanciare un uovo a terra senza farlo rompere, o fare l’aspirapolvere solo con un tubo?
Il Luna Park della Scienza” fa parte degli eventi lancio della Notte Europea dei Ricercatori del 29 settembre e sarà replicato tra le strade del centro storico di Frascati durante la Notte Europea dei Ricercatori.
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A partire dalle ore 21:00, appuntamento dedicato all’Astronomia e all’osservazione del cielo stellato con i telescopi e delle meraviglie in esso contenute quali Luna, pianeti, costellazioni, stelle multiple e ammassi stellari, nebulose e galassie.
Un’affascinante e istruttiva esperienza “live” per appassionati e curiosi dell’Astronomia, con proiezione immagini e spiegazioni fornite dagli esperti soci del Circolo Culturale Astrofili Trieste.
Per informazioni:
info@astrofilitrieste.it
Dal 23 settembre torna a Frascati puntuale come ogni anno la Settimana della Scienza che fa da apripista alla Notte Europea dei Ricercatori di Frascati Scienza, il 29 settembre.
L’evento, giunto ormai alla dodicesima edizione, ha l’arduo compito di diminuire le distanze siderali tra i cittadini e il mondo della ricerca scientifica. Una manifestazione fortemente voluta dalla Commissione Europea che finanzia migliaia di eventi in tutta Europa dove i visitatori possono sperimentare, discutere e giocare con la scienza.
E a proposito di distanze siderali quest’anno l’astronomia è la grande protagonista della manifestazione con decine di eventi solo a Frascati per grandi e piccoli che ci “costringeranno” a stare con il naso all’insù per tutta la settimana.
Si comincia martedì 26 settembre presso le Mura del Valadier (via del Castello, Frascati) con Gli spettacoli del Planetario Mobile, un planetario con cupola di sei metri e proiettore opto-digitale può rappresentare fino a settemila stelle fra i due emisferi e proiettare spettacolari filmati e animazioni. Lo spettacolo permetterà di esplorare la volta celeste percorrendo i cosiddetti “sentieri stellari” per il riconoscimento delle costellazioni.
Ma è il 29 settembre, Notte Europea dei Ricercatori, che le stelle diventano assolute star della kermesse di Frascati Scienza. Sempre alle Mura del Valadier, Viaggio nel cosmo in 3D ci permetterà di viaggiare tra nebulose e ammassi stellari per fermarci in prossimità dei buchi neri e poi atterrare sui pianeti extrasolari.
La mostra In Viaggio con Cassini celebrerà insieme il gran finale della sonda Cassini-Huygens, recentemente scomparsa nell’atmosfera del pianeta Saturno. La mostra itinerante sarà completata da una riproduzione in dimensioni reali della grande sonda. Verranno inoltre presentati alcuni dei principali progetti spaziali e di ricerca dell’Istituto romano dell’INAF. Tra questi, i progetti europei UPWARDS per l’esplorazione di Marte, e AHEAD sull’astrofisica delle alte energie.
A piazza Marconi lungo il marciapiede pedonale di Frascati durante l’evento Astronomi per passione l’Associazione Tuscolana di Astronomia “Livio Gratton” metterà a disposizione del pubblico postazioni di divulgazione della ricerca fatta nell’ambito di un Osservatorio non professionale e osservazione pubblica astronomica: saranno infatti a disposizione telescopi per l’osservazione notturna e verrà effettuato un collegamento in remoto con la postazione di ricerca dell’Osservatorio Astronomico “Franco Fuligni”.
Alle Scuderie Aldobrandini (piazza Marconi) si terrà Dancing Universe uno spettacolo di Angela Bongiorno, Marcella Di Criscienzo e Silvia Piranomonte dell’INAF-OAR. Un viaggio nei sentimenti dell’Universo attraverso la scienza, la musica, la danza, la pittura e la parola. Su un palco si alternano una ballerina, un pianista, un narratore, una body painter e voci di scienziate impegnate ogni giorno a ricercare di sé e dell’universo che le circonda. La ballerina, danzando sulle note del pianista, intraprende un viaggio che, a partire dalla sua stanza, la porterà a scoprire la sua storia, il suo talento e la sua energia. In una amalgama speciale di sensazioni, la scienza dei corpi celesti le svelerà quanto quei punti in cielo siano tanto simili al suo sentire.
E sempre in tema arte e scienza verrà presentato un Gioco coreografico sulle onde gravitazionali dove il pubblico eseguirà una breve coreografia ispirata all’esperimento scientifico LIGO (Large Interferometer Gravitational wave Observatory) che nel 2016 ha dimostrato l’esistenza delle onde gravitazionali previste dalla teoria della relatività generale di Einstein. Queste “increspature dello spazio-tempo”, prodotte dalla collisione tra due buchi neri avvenuta oltre un miliardo di anni fa in una galassia molto lontana, hanno attraversato i due bracci di un gigantesco interferometro, modificando l’abituale percorso della luce emessa da un laser. Dopo una breve introduzione sulla scienza dietro la scoperta, i partecipanti, guidati da una coreografa professionista, proveranno una serie di semplici movimenti, trasformando l’esperimento in gioco coreografico. I segni dell’universo quindi, decodificati dagli scienziati, diventeranno segni del corpo codificati in un movimento corale.
Un’equipe di astronomi, guidata da Elyar Sedaghati, borsista ESO e recentemente diplomato alla TU di Berlino, ha esaminato l’atmosfera dell’esopianeta WASP-19b con un dettaglio mai raggiunto prima.
Si tratta di un pianeta con massa simile a quella di Giove, ma così vicino al suo Sole da completare un’orbita in appena 19 ore e con una temperatura media che raggiunge i 2000° C.
Quando, dal nostro punto di vista, WASP-19b passa di fronte alla sua stella madre, parte della luce della stella filtra attraverso l’atmosfera del pianeta, che lascia tenui impronte che vengono rilevate quando la luce alla fine raggiunge la Terra. Usando lo spettrografo FORS2 installato sul VLT (Very Large Telescope) dell’ESO, l’equipe è stata in grado di analizzare in dettaglio questa luce e dedurre che l’atmosfera contiene piccole quantità di ossido di titanio, acqua e tracce di sodio, oltre a un caligine globale che diffonde la luce.
«Trovare queste molecole non è un compito semplice», spiega Elyar Sedaghati, che ha lavorato per due anni su questo progetto come studente all’ESO. «Non solo ci servono dati di qualità eccezionale, ma dobbiamo anche elaborarli con programmi sofisticati. Abbiamo usato un algoritmo che esplora milioni di spettri alla ricerca di un ampia gamma di composizioni chimiche, di temperature e di proprietà della caligine, prima di poter trarre le nostre conclusioni».
L’ossido di titanio è raro sulla Terra. Si sa che esiste nelle atmosfere delle stelle fredde. Nell’atmosfera di un pianeta caldo come WASP-19b agisce come assorbitore di calore. Se fossero presenti in quantità sufficiente, queste molecole impedirebbero al calore di entrare o di sfuggire attraverso l’atmosfera, portando all’effetto di inversione termica – la temperatura è più alta negli strati superiori dell’atmosfera e più bassa negli strati inferiori, l’opposto di quel che accade normalmente. Analoga all’azione dell’ozono nell’atmosfera terrestre, dove causa l’inversione termica nella stratosfera.
«La presenza dell’ossido di titanio nell’atmosfera di WASP-19b può avere effetti importanti sulla struttura della temperatura e sulla circolazione atmosferica,» spiega Ryan MacDonald, altro membro del gruppo e astronomo alla Cambridge University, Regno Unito. «Essere in grado di esaminare gli esopianeti a questo livello di dettaglio è promettente e molto emozionante» aggiunge Nikku Madhusudhan della Cambridge University che ha supervisionato l’interpretazione teorica delle osservazioni.
Gli astronomi hanno raccolto le osservazioni di WASP-19b per un periodo di più di un anno. Misurando le variazioni relative del raggio del pianeta a diverse lunghezze d’onda della luce che attraversa l’atmosfera del pianeta e confrontando le osservazioni con modelli di atmosfera hanno potuto derivare diverse proprietà, come il contenuto chimico, dell’atmosfera dell’esopianeta.
Questa nuova informazione sulla presenza di ossidi metallici come l’ossido di tianio e altre sostanze permetterà modelli molto più precisi di atmosfere esoplanetarie. Guardando al futuro, quando gli astronomi saranno in grado di osservare le atmosfere di possibili pianeti abitabili, i modelli più raffinati permetteranno di capire meglio come interpretare le osservazioni.
«Questa importante scoperta è il risultato di una ristrutturazione dello strumento FORS2, pensato proprio per questo scopo,» conclude Henri Boffin, dell’ESO e membro del gruppo, che ha guidato il progetto di ristrutturazione. «che lo ha reso lo strumento più adatto per questo tipo di studi da terra».
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Lunedì 18 settembre: L’Astronomia Insolita e Curiosa. L’emozionante scoperta degli aspetti più insoliti e sorprendenti del cielo e dell’Astronomia.
Giovedì 21 settembre: Come si osserva il Cielo. Guida innovativa all’osservazione delle meraviglie del cielo ad occhio nudo e col telescopio.
Le due conferenze, tenute da Paolo Colona, astrofisico e astrofilo, sono tenute nella sala conferenze “San Gregorio Barbarigo” all’EUR, di fronte alla metro Laurentina. Inizio ore 21.
Ingresso Libero.
Per informazioni: eventi@accademiadellestelle.org
https://www.accademiadellestelle.org
https://www.facebook.com/accademia.dellestelle
Come anticipato, per quasi tutto il mese, il cielo poco prima dell’alba ci offrirà varie combinazioni dell’allineamento tra i tre pianeti del mattino e Regolo.
Il giorno 13 li vedremo particolarmente in ordine, allineati, a distanza crescente l’uno dall’altro, guidati da Venere (mag. –3,9), il primo a sorgere alle 4:21. Dopo il capofila sorgerà a circa 8° a sudovest Regolo (alfa Leonis; mag. +1,4), l’“intrusa” del gruppo. Di seguito, a soli 2° e mezzo, Mercurio (mag. –0,9) seguito poi a poco più di 2° da Marte (mag. +1,8), ultimo a sorgere, attorno alle 5:30.
Per riprendere l’intero gruppo nella cornice del paesaggio, converrà attendere ancora un poco, che Marte si alzi a ufficienza sull’orizzonte… ma non troppo, o lo vedremo sparire (e sarà il primo essendo il più debole) nel crepuscolo del mattino prima di poterlo osservare e riprendere.
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Sono aperte le iscrizioni ai corsi di Astronomia per l’anno 2017/2018 – Iscrizioni valide fino al 30 settembre 2017!
I corsi si terranno a cura del Gruppo Astrofili Palidoro presso la “Parrocchia Sacro Cuore di Gesu” in Via dei Fiordalisi, 14 a Ladispoli (Roma).
Il Corso Base è rivolto a tutti coloro che vogliono affacciarsi per la prima volta all’Astronomia e a tutti coloro che sono a digiuno di questa disciplina.
Il Corso Avanzato è rivolto a tutti coloro che hanno già seguito i corsi base di Astronomia con il Gruppo Astrofili Palidoro oppure a tutti coloro che hanno già un’infarinatura e le basi dell’Astronomia.
Per dettagli, richieste informazioni e modalità di iscrizione:
info@astrofilipalidoro.it – Cell. 3475010985
Affrettatevi, le iscrizioni si chiuderanno il 30 settembre!
14 e 15 settembre, ore 21.30: Cassini Missione Compiuta. Diretta streaming con: Andrea Accomazzo, Roberto Barbieri, Marcia E. Burton, Luciano Iess, Marco Mastrogiuseppe, Paolo Tortora e Federico Tosi.
Per informazioni: https://www.astronomiamo.it
Tutti i primi lunedì del mese:
UNA COSTELLAZIONE SOPRA DI NOI In diretta web con il Telescopio Remoto UAI Skylive dalle ore 21:30 alle 22:30, ovviamente tutto completamente gratuito. Un viaggio deep-sky in diretta web con il Telescopio Remoto UAI – tele #2 ASTRA Telescopi Remoti. Osservazioni con approfondimenti dal vivo ogni mese su una costellazione del periodo. Basta un collegamento internet, anche lento. Con la voce del Vicepresidente UAI, Giorgio Bianciardi
telescopioremoto.uai.it
CONVEGNI E INIZIATIVE UAI
8-10 settembre – 10° Meeting nazionale Variabilità e Pianeti Extrasolari Il meeting nazionale sulle tematiche della variabilità stellare, dei pianeti extrasolari e delle tecniche di fotometria. Organizzato dalla SdR Pianeti Extrasolari e Stelle Variabili UAI, in occasione del Convegno Nazionale del GAD, presso il Parco Astronomico Lilio, a Savelli (KR).
http://pianetiextrasolari.uai.it – http://stellevariabili.uai.it