Il 3 novembre scorso nell’ambito della Giornata dell’informazione della Terra, l’ESA ha lanciato la notizia del TRUTHS (Traceable Radiometry Underpinning Terrestrial and Helio-Studies), un sistema di riferimento per i satelliti che osservano la Terra, la Luna e il Sole. Il progetto è stato concepito dal National Physical Laboratory (NPL) del Regno Unito e sviluppato in collaborazione con altri partner europei, tra cui Grecia, Svizzera, Romania e Repubblica Ceca.

Beth Greenaway, responsabile dell’osservazione della Terra e del clima presso la UK Space Agency ha dichiarato: «La missione svolgerà un ruolo fondamentale nel migliorare il modo in cui monitoriamo i cambiamenti climatici utilizzando i dati satellitari e sosterrà l’azione decisiva per il clima che le nazioni globali stanno negoziando alla COP26». Lo scopo è quello di creare un “osservatorio spaziale” che ridurrà l’incertezza dei dati sul clima e la Terra.

Tutto ciò rientra nella tecnica del telerilevamento, un metodo di scienza applicata, già molto usato in passato, che permette di ricavare informazioni sull’ambiente a distanza, mediante misure di radiazioni elettromagnetica. TRUTHS permetterà di ottenere informazioni con una precisione radiometrica senza precedenti.

A causa, infatti, di dati sempre molto incerti, è difficile prendere decisioni sul trend del clima. Sono necessarie risoluzioni molto dettagliate e registrazioni a lungo termine per valutare la variabilità dei fenomeni naturali nel tempo e nello spazio. Il nuovo sistema di riferimento garantirà questa affidabilità e fornirà dettagli utili per comprendere l’impatti dei cambiamenti climatici sulla nostra società.

Sempre in linea con gli obiettivi della COP26, TRUTHS ricaverà informazioni di particolare importanza per i Paesi in via di sviluppo; aree dove le infrastrutture non riescono a valutare l’impatto dei cambiamenti climatici, e quindi, il telerilevamento sarà una tecnica fondamentale per avere una risposta rapida ed efficiente. «TRUTHS soddisferà la richiesta della comunità globale sul clima. Serve una tecnologia ad alta precisione che possa affiancare le urgenti azioni politiche che bisogna intraprendere», afferma il prof. Nigel Fox, scienziato dell’Agenzia spaziale inglese.

Quindi, sebbene il nuovo sistema di rilevamento sia guidato dal Regno Unito, i suoi obiettivi hanno una natura globale. Inoltre, questa nuova tecnologia svilupperà nuove capacità industriali che potranno essere sfruttate dagli enti di ricerca per aprire nuovi mercati di lavoro. Così, anche la ricerca spaziale si affianca alla risoluzione dei cambiamenti climatici, i quali necessitano una chiara risposta in tempi molto brevi.

Per approfondimenti:

Press release: https://www.gov.uk/government/news/new-look-for-ground-breaking-uk-led-esa-mission-to-detect-climate-change