Se avremo la pazienza di dedicare qualche minuto all’osservazione del cielo nelle serate dal 21 al 23 ottobre, in orario serale e molto comodo (le 20:30), guardando verso sud potremo godere di una magnifica visione celeste. Sarà molto facile riconoscere gli attori di questo spettacolo, in replica ormai da un paio di mesi: Luna, Giove e Saturno, impegnati nel loro balletto sul palcoscenico offerto dal teatro stellare del Sagittario.
Iniziamo la sera del 21 ottobre, quando una falce di Luna (fase del 21%) alta circa 11° sull’orizzonte di sudovest, sarà in compagnia delle brillanti stelle del Sagittario e in procinto di occultare (dal lembo oscuro) la stella Kaus Borealis (Lambda Sagittarii, mag. +2,8). L’occultazione inizierà alcuni minuti più tardi, alle 20:42 (consigliamo di trovare l’orario esatto per la propria località utilizzando un planetario software e appostarsi per l’osservazione almeno 10 minuti prima) e terminerà, con la riemersione della stella, alle 21:5, con la Luna e la stella prossime al tramonto, bassissime sull’orizzonte. Per fotografare l’occultazione si consiglia di spingere molto con gli ingrandimenti e servirà facilmente l’uso di un telescopio. Per l’osservazione visuale invece, oltre a poter apprezzare a occhio nudo il fenomeno, il consiglio è quello di sfruttare l’ingrandimento offerto da un buon binocolo.
Passiamo ora alla sera del 22 ottobre, sempre alle 20:30: la Luna (ora in fase del 41%) avrà compiuto un balzo in direzione di Giove (mag. – 2,2), abbandonando le brillanti stelle che compongono la “teiera” del Sagittario e portandosi a 2,8° a sudest del gigante gassoso. Si troverà inoltre a circa 7° a nordest di Nunki (Sigma Sagittarii; mag. +2,1). A questo incontro partecipa anche Saturno (mag. +0,1), situato a 2,8° a nordest della Luna e, in modo decisamente meno appariscente, anche il piccolo Plutone (mag. +14,4), che si troverà a 3° a nord della Luna.
Se Giove e Saturno, per non parlare della Luna ovviamente, cattureranno immediatamente la nostra attenzione, a occhio nudo, grazie alla loro brillantezza, non esiste speranza al mondo di poter scorgere Plutone, la cui magnitudine richiederà un telescopio di diametro generoso per poter essere rintracciato. Ci piace però sottolineare la sua presenza per sapere che, in realtà, stiamo osservando anche questo piccolo ma estremamente affascinante corpo celeste.
La sera del 23 ottobre, infine, la Luna (fase del 52%) si sarà portata oltre Saturno, a una distanza di 7,6° dal pianeta, posizionandosi a sudest di esso. Il meglio della congiunzione è passato ma quest’ultimo passaggio permette di completare il quadro che potrà essere ripreso fotograficamente sui tre giorni, componendo uno scatto unico in grado di mettere in evidenza il moto degli astri coinvolti.
Ovviamente, per l’ampiezza della porzione di cielo considerata, sarà necessario utilizzare obiettivi fotografici grandangolari, avendo cura di rendere originale il proprio scatto includendo elementi architettonici o naturali del paesaggio che ci circonda e, perché no, magari creare dei giochi con la composizione sfruttando geometrie o allineamenti particolari con gli oggetti paesaggistici.
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