Scompare all’età di 90 anni Michael Collins, il terzo uomo della missione Apollo, colui che attese nel modulo di comando, in orbita lunare, Armstrong e Aldrin, che facevano la storia come primi uomini a mettere piede sul nostro satellite, e che si assicurò di riportarli a terra sani e salvi.
La sua famiglia ne ha dato comunicazione nel pomeriggio (italiano) del 28 aprile, con un bel messaggio su twitter:
«Ci spiace comunicare che il nostro amato padre e nonno ci ha lasciati oggi, dopo una coraggiosa battaglia contro il cancro. Ha passato i suoi ultimi giorni in pace, con la sua famiglia al fianco. Mike ha sempre affrontato le sfide della vita con eleganza e umiltà, e ha affrontato questa sua sfida finale allo stesso modo. Ci mancherà terribilmente. Ma sappiamo anche quanto fortunato Mike si sentiva per aver vissuto la vita che ha avuto. Onoreremo il suo desiderio per noi di celebrare, e non piangere, quella vita. Unitevi a noi nel ricordare con gioia e affetto il suo acume, la sua sobria determinazione e la sua saggia prospettiva, guadagnate entrambe dal poter osservare la Terra dallo spazio e guardarla attraverso le calmi acque dal ponte della sua barca da pesca».
Quello che forse non tutti sanno è che Collins è nato a Roma, figlio di un generale dell’esercito americano, che il 31 ottobre del 1930, giorno della nascita di Collins, era di istanza nel nostro paese.
Per ricordarlo vi invitiamo a rileggere la storia della sua straordinaria vita, che abbiamo pubblicato in occasione dei 50 anni della missione Apollo 11, raccontata da Luigi Pizzimenti che ha avuto l’occasione di conoscerlo.