Tutto ha inizio in occasione dell’Asteroid Day di giugno 2019

Un gruppo internazionale di astronomi lancia l’Hubble Asteroid Hunter, un progetto di Citizen Science (letteralmente “scienza dei cittadini”) per identificare gli asteroidi nei dati d’archivio di Hubble.

L’iniziativa è stata sviluppata da ricercatori e ingegneri dell’European Science and Technology Center (ESTEC) e del Science Data Center (ESDC) dell’European Space Astronomy Centre, in collaborazione con la piattaforma Zooniverse, la più grande e popolare al mondo per i progetti Citizen Science, con la collaborazione di Google.

Combinando l’intelligenza artificiale con moltissimi e acuti occhi umani, gli astronomi hanno classificato ben 1701 nuove scie asteroidali in 1316 scatti tratti dai dati d’archivio del telescopio spaziale Hubble, estrapolati dalle oltre 37.000 immagini che abbracciano due decenni.

Il progetto riflette sia il valore di Hubble per gli scienziati come “cacciatore di asteroidi“, sia il modo in cui il pubblico può contribuire efficacemente alle iniziative di Citizen Science.

Tutti insieme possiamo fare la differenza!

Il progetto dimostra anche quanto il “singolo” possa fare la differenza.

Questo mosaico è costituito da 16 diversi set di dati del telescopio spaziale Hubble che sono stati studiati nell’ambito del progetto “Asteroid Hunter”. A ciascuno di questi set di dati è stato assegnato un colore basato sulla sequenza temporale delle esposizioni, in modo tale che i toni blu rappresentino la prima esposizione in cui è stato catturato l’asteroide e i toni rossi rappresentino l’ultima. Credit:
ESA/Hubble & NASA, S. Kruk (ESA/ESTEC), Hubble Asteroid Hunter citizen science team, M. Zamani (ESA/Hubble)

Basti pensare che circa un terzo delle tracce asteroidali osservate può essere attribuito ad asteroidi già inseriti negli archivi del Minor Planet Center (il più grande database di oggetti del Sistema Solare), grazie alla segnalazione per lo più di astronomi amatoriali.

Perciò rimangono “solo” 1031 tracce non identificate che risultano piuttosto deboli e che probabilmente appartengono ad asteroidi più piccoli.

La stragrande maggioranza di questi asteroidi dovrebbe appartenere alla Fascia Principale (quindi tra Marte e Giove), dove asteroidi di così piccole dimensioni sono ancora poco studiati. Queste tracce potrebbero fornire agli astronomi indizi perspicaci sulle condizioni del Sistema Solare primordiale, ovvero quando i pianeti si stavano formando.

Questo progetto rappresenta un nuovo approccio alla ricerca di asteroidi negli archivi astronomici e può essere efficacemente applicato a set di dati differenti.

Le prossime fasi

Il prossimo passo sarà di analizzare le 1031 serie di asteroidi attualmente sconosciuti per caratterizzarne le orbite e studiarne le proprietà, come le dimensioni e i periodi di rotazione. C’è però un intoppo: poiché la maggior parte di queste tracce state catturate da Hubble molti anni fa, non è possibile seguirle ora per determinare le loro orbite.

Tuttavia, utilizzando Hubble, gli astronomi possono utilizzare l’effetto di parallasse per determinare la distanza dagli asteroidi sconosciuti e determinare così le loro orbite.

Come funziona questo metodo? In pratica, mentre Hubble si muove intorno alla Terra, cambia punto di vista mentre osserva l’asteroide che si muove sulla propria orbita. Conoscendo la posizione di Hubble durante l’osservazione e misurando la curvatura delle tracce asteroidali, gli scienziati possono determinare le distanze degli asteroidi e stimare così le loro orbite. Alcune delle osservazioni di Hubble più lunghe facilitano la misurazione di una curva di luce per gli asteroidi, da cui il team può misurare i periodi di rotazione e dedurne le forme dell’oggetto.

Restiamo in attesa di nuovi sviluppi quindi!

Maggiori info:

Global Citizen Science Project Finds Over 1700 Asteroid Trails in Hubble Images