Giugno ci ha regalato una splendida Luna al perigeo, un fenomeno che si ripeterà anche nel mese di Luglio!

Osserva qui una splendida immagine della
Luna al plenilunio

Dopo il Novilunio in chiusura dello scorso mese di Giugno (ore 04:52 del 29), ripartirà la fase crescente passando per il Primo Quarto previsto per le ore 04:14 del 7 Luglio con la Luna a -35° sotto l’orizzonte. Chi avesse intenzione di osservare il nostro satellite dovrà attendere fino a circa le ore 21:30 quando, dopo il tramonto del Sole, la Luna si presenterà in una delle sue migliori condizioni osservative in fase di 8,7 giorni ad un’altezza iniziale di +34° e visibile fino a poco dopo le ore 01:00 della notte seguente. 

Fra le innumerevoli strutture a disposizione si potrebbe orientare il telescopio sul settore centro settentrionale del nostro satellite, focalizzando l’attenzione sugli imponenti e spettacolari Appennini. I Montes Apenninus sono impropriamente noti come “catena montuosa”, ma non hanno nulla a che vedere con le “catene montuose” come le conosciamo sul nostro pianeta.
Infatti l’origine di tale struttura, posta a delimitare il margine sud-sudest del mare Imbrium per una lunghezza di circa 1000 km e con vette che raggiungono l’altezza di oltre 5000 mt, viene ricondotta al periodo geologico Imbriano collocato da 3,8 a 3,2 miliardi di anni fa.
Quello che oggi possiamo ammirare col telescopio è quanto rimane delle antichissime pareti di questo settore dell’enorme bacino di Imbrium (diametro 1300 km, 850.000 kmq) formatosi in seguito all’impatto di un grande corpo meteoritico.

Vette degli Appennini lunari. Immagini lunari di F. Badalotti

Iniziamo dall’estremità meridionale col cratere Eratosthenes di 60 km di diametro e pareti alte 3600 mt con pendii ripidi percorsi da lunghi terrazzamenti, mentre sul fondo del cratere è possibile individuare un sistema montuoso centrale multiplo e numerosi rilievi collinari. Scorrendo col telescopio lungo gli Appennini da Eratosthenes verso nordest, fra le principali vette la prima che si incontra è il Mons Wolff esteso per 36 km e con un’altezza di 3500 mt. Per facilitarne l’individuazione notare che questo rilievo montuoso viene a formare un angolo retto rispetto ai crateri Eratosthenes e Wallace.

Proseguendo in direzione nord-nordest si incontra il bastione montuoso del Mons Ampere esteso per 31 km ed alto 3000 mt situato esattamente a sud rispetto al cratere Archimedes, mentre a soli 35 km verso nordest si innalza il Mons Huygens esteso per 41 km e con un’altezza di 5400 mt, probabilmente il punto più elevato di tutti gli Appennini lunari.

Ancora più a nordest il Mons Bradley che con una base estesa per 31 km raggiunge l’altezza di 4200 mt, facilmente individuabile data la sua vicinanza (37 km) ad ovest dell’inconfondibile cratere Conon. Proseguendo sempre lungo gli Appennini, all’altezza del sinuoso solco della Rima Hadley (dalle parti del sito di Apollo 15), è possibile individuare il Mons Hadley Delta esteso per 20 km con i suoi 3600 mt di altezza.
Circa 30 km più a nord il Mons Hadley, con la base di 26 km, domina con i suoi 4800 mt di altezza sul bordo sudorientale della Palus Putredinis, non lontano dal promontorio di Cape Fresnel, estremità settentrionale degli Appennini. Tutte queste cime dovrebbero essere individuate anche con un rifrattore di soli 50/60mm ma sarà il seeing della serata a dire l’ultima parola.

Luna al perigeo

Al capolinea della fase di Luna Crescente, alle ore 20:37 del 13 Luglio il nostro satellite sarà in Plenilunio ma a -13° sotto l’orizzonte, mentre per effettuare osservazioni col telescopio basterà attendere che sorga alle ore 21:08, quando poi dominerà incontrastato (a prescindere dalle nuvole…) fino all’alba del mattino seguente, quando andrà a tramontare contestualmente al sorgere del Sole.

Nel caso specifico la Luna sarà alla distanza di 358954 km dalla Terra e con diametro apparente di 33,29’. (Luna in Perigeo alle ore 10:07 del 13 Luglio a 357263 km). Come già avvenuto lo scorso mese anche in questo Plenilunio il punto di massima librazione coinciderà con la Regione Polare Settentrionale, precisamente a nord-nordest dei crateri Meton/Baillaud. Pertanto un’altra ottima occasione, considerato anche il Perigeo, per cercare di individuare strutture geologiche situate al confine con l’emisfero lunare solitamente non visibile dal nostro pianeta, possibilità limitata solamente dal seeing della serata.

Segnalo infine che sebbene il famoso cratere Peary si trovi più ad ovest rispetto alla massima librazione, si potrà comunque passare per una visita. A questo punto basteranno ormai solo alcune serate di luna calante per vedere il nostro satellite addentrarsi progressivamente nelle più profonde ore della notte, anche se la stagione pienamente estiva (almeno secondo il calendario) ne faciliterà indubbiamente l’osservazione.

Nel procedere della fase calante alle ore 16:18 del 20 Luglio sarà in Ultimo Quarto con età di 21,4 giorni.
Due possibilità per gli appassionati: il 20 Luglio sorgerà alle ore 00:20 e la notte successiva, il 21, sorgerà alle ore 00:42 perfettamente visibile fino all’alba in entrambe le nottate. A prescindere dall’ormai nota peculiarità di questa fase riguardante la netta prevalenza delle immense e scure distese basaltiche dei  mari lunari, in contrasto con la maggiore albedo delle rocce anortositiche degli altipiani sudovest e nordovest, consiglierei di focalizzare l’attenzione sul cratere Kies.
Il cratere di 46 km di diametro contornato da basse pareti di non oltre 400 mt di altezza è situato in prossimità del margine occidentale del mare Nubium, non lontano dalla Palus Epidemiarum.
Osservando a circa 250/300x (personalmente con un Tv Radian di 18mm ottengo 283 ingrandimenti col mio Mak Rumak 255 f20) sarà semplice individuare il Domo “Kies P1”, un’interessante struttura cupoliforme di origine vulcanica estesa per 13 km ed alta 145 mt con un craterino sulla sommità.

Orientando ora il telescopio nell’oceanus Procellarum a sud-sudest di Kepler inquadriamo Kunowsky, un piccolo cratere di 19 km di diametro dal fondo piatto e con pareti alte 850 mt. Prendendo lo spunto proprio dai bastioni montuosi e dall’estensione di questo cratere se ne è ipotizzata la sovrapposizione sulla città di Milano, constatando che l’area che verrebbe occupata da Kunowsky includerebbe nella propria circonferenza le località di Rozzano, Opera, San Donato/San Giuliano, Segrate, Cologno, Cinisello, Bollate, Pero, Settimo, Trezzano SN.
Se poi intendiamo effettuare anche un paragone più o meno plausibile fra le pareti intorno al cratere alte 850 mt rispetto ad una struttura artificiale terrestre dovremmo andare a scomodare addirittura il Burj Khalifa di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, che con i suoi 828 mt è attualmente il più alto edificio realizzato finora sul nostro pianeta.

Terminato il ciclo lunare di fase calante, alle ore 19:55 del 28 Luglio il nostro satellite sarà in Novilunio, pronto per una nuova ripartenza presentandosi nelle restanti tre notti di Luglio già con le sue prime sottilissime falci in attesa del prossimo mese.

Le Falci lunari di Luglio

Primo appuntamento in Luna crescente con una falce di 2,6 giorni che la sera del 1 Luglio tramonterà alle ore 22:51 fra le stelle del Cancro. É un’ottima occasione per osservare le strutture situate in una ristretta fascia della superficie lunare illuminata compresa fra il bordo orientale ed il vicino terminatore, con la concreta possibilità di lavorare anche in alta risoluzione.

Per quanto riguarda la fase di Luna calante la notte del 24 Luglio alle ore 02:05 sorgerà una falce di 24,8 giorni fra Toro ed Auriga (illuminazione 19%). In piena evidenza il settore occidentale dell’oceanus Procellarum e parte del mare Humorum unitamente all’altipiano di sudovest, dove sarà semplice individuare l’inconfondibile “isola nera” del vasto cratere Grimaldi.
La notte successiva, il
25 Luglio, sorgerà alle ore 02:43 una falce di 25,8 giorni seguita dal pianeta Venere. Nel caso specifico avremo ancora a disposizione il settore occidentale del nostro satellite ma con una superficie illuminata ridotta al 12%.

Per l’ultima falce del mese appuntamento per la nottata del 26 Luglio con una falce più sottile di 27 giorni che sorgerà alle ore 03:27 (porzione illuminata 6,3%). Nelle tre nottate citate si renderà sempre ben individuabile l’inconfondibile e scura area basaltica del cratere Grimaldi, in netto contrasto con gli altipiani circostanti.
A fine mese di nuovo in Luna crescente con una sottile falce di 2,1 giorni che la sera del
30 Luglio tramonterà alle ore 21:51, mentre il 31 una falce di 3,1 giorni chiuderà il mese di Luglio: alle ore 22:15 scenderà sotto l’orizzonte.
In quest’ultimo caso sarà possibile ammirare l’area del mare Crisium e le spettacolari e imponenti strutture crateriformi situate lungo il margine orientale del mare Fecounditatis. Per questa tipologia di osservazioni, oltre agli ormai noti parametri osservativi, risulterà determinante disporre di un orizzonte il più possibile libero da ostacoli.

 Librazioni di Luglio

(In ordine di calendario, per i dettagli vedere le rispettive immagini)

Si precisa che, per ovvi motivi, non vengono indicati i giorni in cui i punti di massima Librazione si discostano dalla superficie lunare illuminata dal Sole.

Librazioni Regione Polare Nord:

  • 12 Luglio. Fase 13,6 giorni – Massima Librazione: nord cratere Philolaus.
  • 13 Luglio. Fase 14,6 giorni – Massima Librazione: nord/nordest crateri Meton/Baillaud.
Librazioni del 12-13 luglio. Mappe di F. Badalotti su immagini tratte dal globo di “Virtual Moon Atlas”