La composizione HDR (High Dynamic Range) è una particolare tecnica fotografica che prevede una prima fase di acquisizione di diversi set di immagini a tempi di esposizione che vanno da pochi secondi a diversi minuti e una seconda parte di elaborazione per mettere insieme tutti i dati raccolti.

Una delle tante situazioni davanti alle quali può trovarsi un astrofotografo è infatti quella in cui nel campo inquadrato, in gergo tecnico FOV (Field Of View), ci sono aree o soggetti estremamente luminosi (una o più stelle, nuclei galattici, parti di nebulose) che tendono a saturare il sensore molto in fretta (nell’ordine di grandezza di secondi) e aree molto poco luminose che richiedono lunghe esposizioni per essere immortalate (nell’ordine di grandezza di minuti).

Non ci sono molti soggetti nel cielo notturno che necessitino di una composizione HDR ma il campo si allarga quando nell’inquadratura sono presenti una o più stelle molto luminose e si desidera, per un puro fattore estetico, che i loro nuclei non vengano sovraesposti. Situazione che si presenta tipicamente ad esempio negli ammassi stellari.

Se vuoi approfondire questa tecnica, non perdere l’approfondimento nella rubrica di Astrofotografia con l’articolo a cura di Massimo Di Fusco!

Lo trovi su COELUM n. 257 Agosto/Settembre

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