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Finalmente, dopo diversi mesi di astinenza, l’Italian Supernovae Search Project torna a mettere a segno una nuova scoperta. Non si tratta però di una supernova, ma di una Nova Extragalattica.
Nella notte del 4 agosto i componenti del team dell’Osservatorio di Monte Baldo (VR) formato da Raffaele Belligoli, Flavio Castellani e Claudio Marangoni hanno individuato una stella di mag.+16,6 nella famosa galassia di Andromeda M31, a cui è stata assegnata la sigla AT2022qpg = M31N2022-08a.
Abbiamo più volte sottolineato l’eccellente lavoro che gli amici di Monte Baldo stanno portando avanti nel campo delle Novae Extragalattiche, che li vede leader indiscussi in ambito nazionale, ma ai primi posti anche a livello mondiale, secondi solo al grande astrofilo ceco Kamil Hornoch ed al gruppo cinese XOSS capitanato da Xing Gao, che vantano al loro attivo numerose scoperte. Anche il bottino degli scaligeri è comunque di tutto rispetto con ben 18 Novae Extragalattiche!
Questa scoperta è comunque molto importante per almeno un paio di motivi. Innanzi tutto si tratta di una Nova scoperta e classificata tutto in casa ISSP, infatti la notte dopo la scoperta, dopo la mezzanotte, quindi il 6 agosto, il bellunese Claudio Balcon è riuscito per primo ad inserire nel Transient Name Server (TNS) lo spettro di conferma dove erano ben visibili ed intense le righe di emissione di Balmer dell’idrogeno, tipico delle Novae.
L’altro motivo degno di grande interesse è dovuto al fatto che il team dell’Osservatorio di Monte Baldo si è accorto subito della coincidenza della posizione della Nova da loro scoperta con la Nova M31N2005-10a scoperta l‘11 ottobre 2005 dagli astronomi americani del Mc Donald Observatory e dall’astrofilo italiano Marco Fiaschi (vedi Atel 627).
Sono stati perciò avviati dei meticolosi controlli e con l’Atel 15545 astrofilo ceco Kamil Hornoch, riprendendo la Nova veronese l’8 agosto con il telescopio da 0,65 metri dell’Astronomical Institute di Odrejov, ha fugato ogni dubbio confermando la coincidenza della posizione.
Si tratta pertanto di una Nova ricorrente, che sono le più seguite e studiate perché considerate potenziali candidate a diventare delle luminosissime supernovae di tipo Ia. Naturalmente non sappiamo quando, ma questa Nova potrebbe esplodere come supernova!
Vista la vicinanza della galassia di Andromeda M31 a soli 2,5 milioni di anni luce, potrebbe raggiungere la visibilità ad occhio nudo, sfiorando la mag.+5 come fu per la prima supernova extragalattica la SN1885A scoperta il 17 agosto 1885.
Soffermiamo adesso la nostra attenzione su due supernovae scoperte alla fine del mese di luglio.
La prima molto luminosa ed esteticamente accattivante, mentre la seconda ha poco di fotogenico, ma è diventata ad oggi la supernova più luminosa del 2022.
Andiamo per ordine. Nella notte del 22 luglio il programma professionale americano denominato Zwicky Transient Facility (ZTF) individua una debole stellina di mag.+18,6 nella galassia a spirale barrata NGC5894 posta nella costellazione del Drago a circa 120 milioni di anni luce di distanza.
I primi a riprendere lo spettro di questa supernova sono stati gli astronomi americani del Mauna Kea Observatory nelle isole Hawaii utilizzando il telescopio Cassegrain UH88 da 2,2 metri. La SN2022pgf, questa la sigla definitiva assegnata, è una supernova di tipo II molto giovane. La luminosità è infatti aumentata fino a raggiungere il suo massimo il 9 agosto a mag.+14,5. Si tratta pertanto di un facile oggetto da riprendere, posto in una fotogenica galassia a spirale vista di taglio.
La seconda supernova è la SN2022pul scoperta il 26 luglio programma professionale americano di ricerca supernovae denominato All Sky Automated Survey for SuperNovae (ASAS-SN) utilizzando il quadruplo telescopio da 14cm “Cassius” situato al Cerro Tololo Observatory in Cile. Il transiente è stato individuato a mag.+15,9 nella galassia lenticolare NGC4415 posta nella costellazione della Vergine a circa 40 milioni di anni luce di distanza ed è situato nell’alone più periferico, molto distante dal nucleo della galassia.
I primi a riprendere lo spettro di questa supernova sono stati, anche in questo caso, gli astronomi americani del Mauna Kea Observatory nelle isole Hawaii, nella notte del 1° agosto, utilizzando il telescopio Cassegrain UH88 da 2,2 metri. Si tratta di una supernova di tipo Ia scoperta circa due settimane prima del massimo, che si è verificato intorno al 10 agosto a mag.+12. Purtroppo la galassia non è molto fotogenica ed in questi giorni di fine di agosto si sta avvicinando alla congiunzione con il Sole ed è pertanto difficilmente osservabile. Riapparirà comunque all’alba a fine settembre con la supernova sempre discretamente luminosa.
Da parte di Coelum, ancora complimenti a tutto il team di astrofili di Monte Baldo per la Nova scoperta questo agosto!