Oggi martedì 6 giugno 2023, alle ore 16.00, è stata presentata la candidatura italiana per Einstein Telescope, il telescopio di nuova generazione destinato alla caccia alle onde gravitazionali, di cui si sta definendo la più adatta localizzazione.

In lizza la candidatura della Regione Sardegna con l’ex miniera di Sos Enattos a Lula (Nuoro). In queste terre il grande cacciatore di terza generazione di onde gravitazionali Einstein telescope è concepita come una scommessa per combattere lo spopolamento, la crisi economica e la disoccupazione. E’ un progetto fortemente sostenuto dal Governo che ha partecipato nel giorno della presentazione della candidatura, con un’ampia rappresentanza, a Roma, presso la sede dell’Osservatorio Astronomico di Roma dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, l’INAF.

L’Einstein Telescope (ET) è inserito all’interno degli obiettivi indicati dal governo nel programma nazionale di riforma contenuto nel Def.

Sono intervenuti il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni; il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani; il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini; il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone; il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano. Alla presentazione parteciperanno anche: Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica e presidente del Comitato Tecnico Scientifico per la Candidatura Italiana per Einstein Telescope; Ettore Sequi, Ambasciatore e Capo delegazione italiana nel Board of Governmental Representatives di Einstein Telescope e Antonio Zoccoli, Presidente dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Istituto che coordina la comunità scientifica nazionale del progetto Einstein Telescope. Il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Christian Solinas.

A seguire l’intervento del direttore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Marco Tavani.

“L’Einstein Telescope (ET) sarà un’infrastruttura di Osservazione dell’Universo dalle straordinarie potenzialità di rivelazione di sorgenti di onde gravitazionali associate ai fenomeni più energetici del cosmo. L’interesse di INAF per oggetti peculiari quali stelle di neutroni e buchi neri che saranno rivelati da ET è pluridecennale, sia dal punto di vista osservativo che teorico. L’enorme contributo dell’Astronomia alla scienza di ET, oltre a consolidare linee di ricerca precedenti, sarà focalizzato sulle osservazioni delle sorgenti di onde gravitazionali con telescopi da terra e dallo spazio utilizzando tutte le frequenze, dal radio all’ottico fino ai raggi X e gamma. È questa un’attività di reazione rapida alle rivelazioni improvvise dei segnali gravitazionali che la comunità INAF sta già svolgendo e che sarà fortemente potenziata nell’immediato futuro nella prospettiva di realizzazione di ET. Quasi un centinaio di ricercatori e ricercatrici INAF partecipano attualmente alla preparazione di ET e al progetto ETIC nell’ambito del PNRR. In particolare, INAF è coinvolto nella definizione di parti opto-meccaniche del telescopio e nel potenziamento e sviluppo di strumentazione innovativa a multi-frequenza. Tra le infrastrutture osservative INAF è importante ricordare il potente radiotelescopio SRT in Sardegna che potrà essere collegato alle rivelazioni di ET in modo sinergico. L’annuncio della candidatura dell’Italia per questo progetto, da parte del Governo, è un importante passo in avanti per il nostro Paese. La rete degli Enti di Ricerca italiani, compreso INAF, si conferma ancora una volta protagonista dell’eccellenza scientifica italiana nel mondo”.

Qui il video dell’incontro

Dita incrociate quindi!