La Voyager 1 della NASA riprende a inviare aggiornamenti tecnici alla Terra

Dopo 5 mesi di silenzio ma anche molta speranza il Team a guida della Sonda più storica e famosa della NASA torna a gioire: la Voyager ha inviato dati utili alla Terra.

La Voyager 1 ha smesso di inviare dati scientifici e ingegneristici leggibili sulla Terra il 14 novembre 2023, anche se i controllori della missione potevano affermare che il veicolo spaziale stava ancora ricevendo i loro comandi e funzionando normalmente.

A marzo, il team di ingegneri della Voyager presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA nel sud della California ha individuato il problema dichiarando che esso era legato a uno dei tre computer di bordo del veicolo spaziale, il Flight Data Subsystem (FDS). L’FDS è responsabile dell’imballaggio dei dati scientifici e ingegneristici prima che vengano inviati sulla Terra.

Si è trattato di un bel lavoro di indagine tanto che lo stesso team ha individuato la rottura di un singolo chip responsabile della memorizzazione di una parte delle informazioni di FDS, incluso parte del codice software del computer FDS, così da comprometterne il funzionamento. La perdita di quel codice ha rendere inutilizzabili i dati scientifici e ingegneristici. Non potendo riparare il chip per ovvi motivi, il team ha optato per inserire il codice interessato altrove nella memoria FDS. Tuttavia niente è mai del tutto semplice tanto che nessuna singola posizione si è rivelata abbastanza grande da contenere la sezione di codice nella sua interezza.

a navicella spaziale Voyager 1 della NASA è raffigurata nel concept di questo artista mentre viaggia attraverso lo spazio interstellare, o lo spazio tra le stelle, in cui è entrata nel 2012.Credito: NASA/JPL-Caltech

Alla fine è stato necessario ideare un ulteriore piano per dividere il codice interessato in sezioni e archiviarne i pezzi in punti diversi nell’FDS. Naturalmente ciò ha comportato la modifica del codice stesso proprio per poter funzionare in questa nuova configurazione.

Il nuovo codice infine è stato inviato nella sua nuova posizione nella memoria FDS il 18 aprile. Un segnale radio impiega circa 22 ore e mezza per raggiungere la Voyager 1, che si trova a oltre 15 miliardi di miglia (24 miliardi di chilometri) dalla Terra, e altre 22 ore e mezza per un segnale. per tornare sulla Terra. Quando il 20 aprile la squadra di volo della missione ha ricevuto risposta dalla navicella spaziale, ha potuto constatare il buon lavoro sulla modifica assolutamente funzionante: per la prima volta in cinque mesi sono stati in grado di verificare la salute e lo stato della navicella spaziale.


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