Utilizzando il telescopio spaziale James Webb JWST della NASA/ESA/CSA, gli scienziati hanno osservato la regione sopra l’iconica Grande Macchia Rossa di Giove per scoprire una varietà di caratteristiche mai viste prima. La regione, precedentemente ritenuta di natura insignificante, ospita una varietà di strutture e attività complesse che potrebbero avere origine dalle onde gravitazionali

La straordinaria sensibilità del JWST consente agli scienziati di studiare l’atmosfera superiore di Giove sopra la famigerata Grande Macchia Rossa scoprendo nuovi ed inaspettati dettagli come archi scuri e punti luminosi.

Gli astronomia hanno sempre considerata l’alta atmosfera un strato tutto sommato particolarmente tranquillo anche a causa delle deboli radiazioni solari che impattano sulla superficie di Giove così lontano dal Sole. Si stima infatti che le redazioni a cui Giove è sottoposto siano solo il 4% di quelle che invece cattura la Terra.

Analizzando la Grande Macchia Rossa con lo spettrografo del vicino infrarosso del JWST NIRSpec e scorti grandi movimenti della sezione più alta gli astronomi ipotizzano che alla base delle irregolari strutture possano esserci moti dovuti alle onde gravitazionali.

Grande Macchia Rossa - JWST
Un’immagine di una piccola area dell’atmosfera di Giove, a forma di rettangolo frastagliato. L’immagine è sfocata e varia dal rosso al blu nei colori, dove i colori più blu mostrano altitudini inferiori nell’atmosfera di Giove e i colori più rossi mostrano altitudini maggiori. Credito:
Crediti: ESA/Webb, NASA e CSA, H. Melin, M. Zamani (ESA/Webb)

Simili effetti si verificano anche sulla Terra ma l’intensità è così contenuta da renderli irrilevanti. Diversa potrebbe essere la condizione su un pianeta molto ma molto più grande come è il gigante gassoso tanto da rendere questi fenomeni così violenti da condizionare i movimenti delle masse dell’atmosfera.

Si tratta di una prima ipotesi che potrà essere avvalorata anche con l’ausilio della missione Juice Jupiter Icy Moons Explorer dell’ESA che lanciato il 14 aprile 2023 effettuerà osservazioni dettagliate di Giove e delle sue tre grandi lune oceaniche – Ganimede, Callisto ed Europa.

Interessante, ma dovremo aspettare per scoprire il mistero!

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