Il Programma Outer Planet Atmospheres Legacy (OPAL) è un’iniziativa della NASA che ha lo scopo di monitorare e studiare a lungo termine le atmosfere dei pianeti giganti del Sistema Solare: Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Lanciato nel 2014, OPAL utilizza il telescopio spaziale Hubble per raccogliere immagini ad alta risoluzione di questi pianeti su base regolare. Questa attività fornisce una preziosa banca dati che permette agli scienziati di comprendere le dinamiche atmosferiche dei pianeti giganti e i cambiamenti che avvengono nel tempo.

Lo scopo principale di OPAL è creare un archivio di osservazioni a lungo termine, che consenta di rilevare e analizzare fenomeni atmosferici come tempeste, variazioni nei sistemi di nubi e cambiamenti nei venti planetari. Grazie a questo approccio continuativo, OPAL fornisce una visione globale delle evoluzioni atmosferiche che sarebbe impossibile ottenere con osservazioni a breve termine o missioni spaziali occasionali. Questo programma permette anche di identificare eventi rari o transitori, come grandi tempeste o formazioni di vortici.

Nell’ambito di questa ricerca si colloca anche le ultime immagini arrivate dal team Hubble dedicate alla Grande Macchia Rossa GRS.

Le nuove osservazioni di Hubble sulla famosa tempesta rossa, raccolte in 90 giorni tra dicembre 2023 e marzo 2024, rivelano che la GRS non è stabile come potrebbe sembrare anzi la GRS che ondeggia come una ciotola di gelatina.

Il video mostra le immagini del movimento combinate in un time-lapse

“Sebbene sapessimo che il suo moto varia leggermente in longitudine, non ci aspettavamo di vedere oscillare anche le dimensioni.” ha affermato Amy Simon del Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland. “Questa è davvero la prima volta che abbiamo avuto la giusta cadenza di imaging del GRS. Con l’alta risoluzione di Hubble possiamo dire che la GRS pulsare mentre si muove a diverse velocità. È un effetto inaspettato e al momento non ci sono spiegazioni idrodinamiche”.

otto immagini del pianeta gigante Giove che abbracciano circa 90 giorni tra dicembre 2023 e marzo 2024. Il pianeta appare a strisce, con bande orizzontali di nuvole marroni e bianche. Queste strisce sono chiamate cinture (aria discendente) e fasce (aria ascendente). Le regioni polari appaiono più screziate.
otto immagini del pianeta gigante Giove che abbracciano circa 90 giorni tra dicembre 2023 e marzo 2024. Il pianeta appare a strisce, con bande orizzontali di nuvole marroni e bianche. Queste strisce sono chiamate cinture (aria discendente) e fasce (aria ascendente). Le regioni polari appaiono più screziate.

Comprendere i meccanismi delle tempeste più grandi del Sistema Solare inserisce la teoria degli uragani sulla Terra in un contesto cosmico più ampio, che potrebbe chiarire ancora aspetti irrisolti della dinamica ed essere applicato per capire anche la meteorologia sui pianeti attorno ad altre stelle.

Per approfondire: https://esawebb.org/news/weic2324/