Il telescopio spaziale James Webb (JWST) ha individuato una galassia primordiale, soprannominata Firefly Sparkle, risalente a circa 600 milioni di anni dopo il Big Bang. Nonostante la sua antichità, questa galassia presenta una massa simile a quella che avrebbe avuto la Via Lattea nella stessa fase evolutiva. Firefly Sparkle, straordinariamente dettagliata grazie all’effetto di lente gravitazionale e alla sensibilità agli infrarossi del Webb, mostra 10 distinti ammassi stellari in varie fasi di formazione.

 

L’ammasso di galassie **MACS J1423** ospita migliaia di galassie scintillanti, legate dalla loro stessa gravità. Al centro, spicca una galassia ellittica supergigante, la più grande e luminosa dell’ammasso. Questo complesso agisce come una **lente gravitazionale**, amplificando e distorcendo la luce degli oggetti celesti situati dietro di esso, consentendo agli astronomi di esplorare galassie distanti come **Firefly Sparkle**.
Grazie alla **NIRCam** del telescopio James Webb, l’immagine del 2023 rivela dettagli sorprendenti, superando in risoluzione quelle ottenute nel 2010 dal telescopio Hubble. Lo strumento infrarosso di Webb ha permesso di identificare molte più galassie e con maggiore precisione, offrendo una visione senza precedenti delle dinamiche cosmiche e della formazione galattica.
Questo straordinario effetto di lente gravitazionale fornisce una finestra sull’Universo profondo, mostrando migliaia di galassie e la complessità delle loro interazioni gravitazionali.
Credito:
NASA, ESA, CSA, STScI, C. Willott (NRC-Canada), L. Mowla (Wellesley College), K. Iyer (Columbia)

Gli scienziati, guidati da Lamiya Mowla (Wellesley College) e Kartheik Iyer (Columbia University), hanno scoperto che la galassia è ancora in formazione. La lente gravitazionale ha amplificato la sua immagine, rivelandola come una struttura allungata simile a una goccia, con ammassi di stelle disposti lungo di essa. Questi ammassi emettono luce in diverse tonalità di rosa, viola e blu, indicando che la formazione stellare si è verificata in modo scaglionato nel tempo.

Oltre alla Firefly Sparkle, sono state individuate due galassie compagne vicine, che potrebbero influenzare la crescita e l’evoluzione della galassia principale attraverso interazioni e fusioni. Queste dinamiche rispecchiano i processi di formazione galattica previsti nel giovane Universo.

Divisione orizzontale al centro. A sinistra, migliaia di oggetti sovrapposti a varie distanze sono distribuiti in questo ammasso di galassie. Un riquadro in basso a destra è ingrandito sulla metà destra. Un ovale centrale identifica la galassia Firefly Sparkle, una linea con 10 punti in vari colori.
Credito:
NASA, ESA, CSA, STScI, C. Willott (NRC-Canada), L. Mowla (Wellesley College), K. Iyer (Columbia)

Lo studio, pubblicato su Nature il 12 dicembre 2024, evidenzia l’importanza del James Webb per esplorare le galassie primordiali. Come spiegato da Maruša Bradač (Università di Lubiana), Webb offre una risoluzione senza precedenti che consente di osservare i “mattoni” della formazione galattica. Questa scoperta rappresenta solo l’inizio delle indagini sulle origini delle galassie nell’Universo.

Collaborazione Internazionale

Il JWST, il più grande telescopio spaziale mai lanciato, è una partnership tra NASA, ESA e CSA. Grazie a strumenti avanzati come NIRSpec e MIRI, e al supporto europeo, il Webb continua a rivoluzionare la nostra comprensione del cosmo primordiale.

Fonte: https://esawebb.org/news/weic2429