Il Planetary Science Institute, in collaborazione con l’Arizona State University, ha realizzato la prima mappatura geologica completa di Io, la “vulcanica” luna di Giove: un planisfero che mostra le posizioni e le caratteristiche, con le relative età geologiche, di alcune tra le più peculiari ed imponenti strutture vulcaniche e colate laviche del Sistema Solare.

La mappa, risultato di sei anni di lavoro sui dati trasmessi dalle sonde automatiche che hanno visitato il sistema di Giove, tra tutte la Galileo, mostra 19 diverse tipologie di strutture vulcaniche: patere (depressioni simili a caldere), bacini di colmata, fronti di colata, domi vulcanici, depositi di ceneri e sedimenti sulfurei, assieme ad alte montagne di forma e dimensioni varie. Sono presenti 425 diversi centri attivi, distribuiti su una superficie totale pari al 3% della superficie di Io, mentre i campi di colate laviche rappresentano il 28% della superficie, ma contengono soltanto il 31% delle bocche eruttive.

La mappatura è stata ottenuta combinando e sovrapponendo i dati acquisiti nel 1979 dai Voyager 1 e 2, con i dati dei fly-by della Galileo tra il 1995 ed il 2003, insieme con le rilevazioni della New Horizons effettuate nel passaggio del 2007: data l’estrema dinamicità geologica di Io, è interessante notare come non si veda alcun grosso bacino da impatto.

I crateri vengono infatti cancellati dal rimodellamento superficiale causato dal vulcanismo continuo della luna, 25 volte più attiva della Terra. La mappa, quindi, non è in senso pieno significativa della situazione geomorfologica attualmente presente sul satellite, né di quella futura: costituisce una sorta di prezioso database storico, che consentirà di ricostruire nel tempo l’evoluzione dinamica del vulcanismo di Io, quando si renderanno disponibili i dati trasmessi da future missioni esplorative o ripresi dagli osservatori spaziali ad alta definizione.

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Geologic Map of Io (download)