IL MERAVIGLIOSO
MONDO DEI NUMERI
Alex Bellos
Einaudi Editore 2011
Formato: 14 x 21 cm; pp 580
Prezzo 20,00 €

Per introdurre il suo viaggio nel “meraviglioso mondo dei numeri”, Alex Bellos parte dalla sua esperienza sui banchi di scuola. Da ragazzo, ricorda Bellos, “l’esigenza di superare gli esami mi costringeva spesso a tralasciare gli argomenti davvero interessanti”. Entrare da adulto in quel mondo gli consente ora di seguire le strade più curiose e interessanti. Seguendolo in quel percorso si scoprono orizzonti meno familiari nelle aule scolastiche, dai modi in cui “il cervello pensa i numeri”, rivelati dalle neuroscienze in recenti ricerche, alle modalità di accostarsi alla matematica presenti in culture lontane dalla nostra. Si conoscono gli uomini e le storie che hanno accompagnato lo sviluppo della matematica nel corso dei secoli. Si scopre, insomma, che la matematica, anche al livello elementare cui si mantiene Bellos, può essere molto affascinante. La matematica che si insegna nel biennio della scuola superiore, scrive Bellos a proposito del Regno Unito, “non va oltre quella conosciuta alla metà del Seicento, mentre per il triennio si arriva a metà del Settecento”. Non pare che le cose vadano molto meglio nelle nostre scuole.

Con una laurea in matematica in tasca, Bellos ha fatto per qualche tempo il giornalista, corrispondente estero da Rio de Janeiro, e il suo racconto inizia proprio dalla matematica di una tribù amazzonica, i munduruku, che sanno contare fino a cinque, mentre in altre tribù le uniche parole per indicare numeri sono ‘uno’, ‘due’, e ‘molti’, come avviene anche in alcune comunità aborigene dell’Australia. Lo stile del libro è piacevole, i capitoli si lasciano leggere in maniera indipendente, anche se seguono un ordinamento temporale, e nel racconto la storia della matematica si intreccia liberamente con l’attualità. Memore della sua attività di giornalista, come un corrispondente estero dal “mondo dei numeri” Bellos si sofferma a lungo a descrivere i molti modi di nominare i numeri  e far di conto, nell’antichità e nel Medioevo, con l’abaco e con le dita, con il sistema di numerazione dei romani e quello degli indi, a noi familiare grazie alle opere dei matematici arabi. Il racconto continua poi con quadrati magici, numeri primi e successioni di Fibonacci, probabilità e distribuzioni normali con le loro caratteristiche curve “a campana”. A proprietà e risultati relativi ai numeri si accompagnano in maniera naturale argomenti di geometria. Le diverse dimostrazioni presentate del teorema di Pitagora offrono a Bellos lo spunto per parlare di tassellature del piano periodiche e aperodiche (come quelle di Penrose); i solidi platonici per parlare di solidi frattali come ‘la spugna di Menger’; il problema della quadratura del cerchio, il classico problema dell’antichità, per seguire la lunga storia di p, conclusa solo verso la fine dell’Ottocento con la dimostrazione della sua trascendenza.  Si giunge “al capolinea” con il modello di geometria non euclidea di Poincaré e le relative realizzazioni all’uncinetto di Daina Taimina. Anche se non è certo un manuale, questo libro può integrare piacevolmente l’insegnamento della matematica e avrà raggiunto il suo scopo se riuscirà, come promette l’autore, a far amare la matematica “anche a chi l’ha odiata a scuola”.

Con il libro “Il meraviglioso mondo dei numeri”, Alex Bellos si è aggiudicato l’edizione 2012 del Premio Letterario Galileo.
Alex Bellos è un giornalista del britannico “Guardian”, con una laurea in matematica e informatica. Può così parlare di matematica come se dovesse fare un report giornalistico.  Ne risulta una presentazione più brillante e scorrevole.