Sir Patrick Moore si è “spento serenamente” – come dichiarato in un comunicato rilasciato dagli amici intimi che l’hanno assistito – alle 12.25 di oggi 9 dicembre 2012″ a Farthings, la sua casa di Selsey nel West Sussex, all’età di 89 anni. “Dopo aver trascorso un breve periodo in ospedale la scorsa settimana, compreso che nessun altro trattamento medico avrebbe potuto più giovargli, ha espresso il desiderio di trascorrere i suoi ultimi giorni nella propria casa, in compagnia degli amici più stretti e del suo gatto Tolomeo”.

“Nel corso degli ultimi anni, Patrick, fonte di ispirazione per generazioni di astronomi, ha combattuto molte battaglie contro le gravi malattie che l’hanno afflitto, continuando sempre però a lavorare e a scrivere con grande stile; questa volta però il suo fisico era troppo debole e non è riuscito a superare l’infezione contratta qualche settimana fa.”

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Astronomo britannico e giornalista “eccentrico e senza paura”(come l’ha definito il suo più caro amico), Sir Patrick è noto in tutto il mondo per la sua attività di divulgazione. Ha presentato il programma della BBC “The Sky At Night” per oltre 50 anni, potendo così vantare il record della più lunga partecipazione allo stesso programma televisivo: ha infatti presentato la prima edizione di The Sky at Night il 24 aprile 1957, e la sua ultima apparizione è stata quella all’episodio trasmesso lunedì scorso!
Ha scritto decine e decine di libri tra saggi e manuali di astronomia (il primo “Guide to the Moon,” nel 1953, l’ultimo “Un anno intero sotto il cielo” nel 2007), e racconti di fantascienza, che sono stati tradotti e pubblicati in tutto il mondo.

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Patrick Alfred Caldwell-Moore è nato a Pinner, Middlesex il 4 marzo 1923. A causa di problemi al cuore che ne hanno segnato la salute per tutta la vita, ha trascorso gran parte della sua infanzia a casa, educato da un tutore privato. Nella sua autobiografia (Patrick Moore: The Autobiography, 2003) Sir Patrick racconta che la sua passione per l’astronomia gli nacque allora, grazie a un libro di G.F. Chambers, “La storia del Sistema Solare”, regalatogli dalla madre Gertrude.
Dopo la guerra, si è dedicato all’insegnamento, prima a Woking e poi a Holmewood, per poi iniziare la carriera di divulgatore con i suoi primi libri.

Nel 1965, è stato nominato Direttore del Planetario di nuova costruzione Armagh in Irlanda del Nord, incarico che ha ricoperto fino al 1968. Dopo il suo ritorno in Inghilterra ed essersi stabilito a Selsey nel West Sussex, si è occupato della riqualificazione del Grande Telescopio di Lord Rosse a Birr Castle e dello sviluppo del Museo Herschel of Astronomy a Bath.

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Ha fatto la sua prima apparizione televisiva nel 1950 in un dibattito sull’esistenza di dischi volanti a seguito di una ondata di avvistamenti. In seguito, è stato invitato a presentare un programma di astronomia dal vivo “The Sky at Night” il cui primo episodio, andato in onda alle 22:30 del 26 aprile 1957, era dedicato alla Cometa Arend-Roland. Da allora Moore ha presentato ogni episodio di ogni mese fino al luglio 2004, data dalla quale il programma è stato presentato dalla casa di Moore, in quanto non era più in grado di viaggiare a causa dell’artrite.

Un collage degli oggetti compresi nel Caldwell Catalogue. Cortesia Roberto Mura

Nel 1966 è stato eletto membro della Unione Internazionale Astronomica, unico astronomo dilettante a far parte della IAU. E’ stato anche presidente della British Astronomical Association, e co-fondatore della Society for Popular Astronomy (SPA). Nel 1982 ha compilato il Caldwell catalogue, un catalogo di 109 oggetti celesti (ammassi stellari, nebulose e galassie) alla portata degli astronomi dilettanti, in seguito al quale gli è stato dedicato l’asteroide 2602 Moore.

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Come da lui stesso richiesto, i suoi esecutori e amici intimi intenzione stanno predisponendo una tranquilla cerimonia di sepoltura. Mentre, il prossimo marzo, in occasione di quello che avrebbe dovuto essere il suo 90° compleanno, si celebrerà un Evento Pubblico di addio al grande divulgatore.