Un meteorite così, da Marte, non era mai arrivato. NWA 7034 (le lettere stanno per North West Africa, visto che è stato raccolto in Marocco) è infatti diverso da ognuno dei 110 campioni di meteoriti provenienti dal pianeta rosso finora raccolti sul nostro pianeta. In compenso, assomiglia molto a quelli analizzati dai rover che hanno raggiunto Marte negli ultimi anni.

I ricercatori che lo hanno analizzato, guidati da Carl Agee dell’Università del New Mexico, scrivono su Science di questa settimana che NWA 7034 proviene probabilmente dalla crosta marziana (lo strato più esterno del pianeta, a contatto con l’atmosfera) a differenza degli altri campioni finora raccolti sulla Terra.

La scheda di NWA 7034

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NWA 7034 ha un contenuto dacqua che è di un ordine di grandezza superiore a quello di tutti gli altri meteoriti marziani (noti come SNC, dalle località di Shergotty, Nakhla, e Chassign dove sono stati rinvenuti i rappresentanti più significativi): circa 6000 parti di acqua per milione, acqua che potrebbe venire da una sorgente vulcanica o da una falda superficiale. In ogni caso, doveva esserci acqua in superficie su Marte fino al momento in cui questo meteorite ha interagito con l’atmosfera, circa 2,1 miliardi di anni fa (quello che si chiama “primo periodo amazzoniano” nella storia geologica marziana). Inoltre, come spiega Andrew Steele della Carnegie Institution (uno degli autori), “la sua composizione è diversa da quella di tutti i meteoriti SNC. È fatto di frammenti di basalto cementati, un tipo di roccia che si forma dal rapido raffreddamento della lava in presenza di attività vulcanica. Questa composizione è molto comune nei campioni lunari, ma non in quelli marziani. La sua composizione chimica insolita suggerisce che provenga dalla crosta. L’analisi del carbonio suggerisce anche che il meteorite abbia subito processi secondari sulla superficie marziana, il che spiegherebbe la presenza di macromolecole di carbonio organico”.

Di certo, notano gli autori,  NWA 7034 è  il primo meteorite ad avere una composizione coerente con le misurazioni fatte sulla superficie marziana da rover come Spirit, o dallo spettrometro della missione Odissey; cosa che non si può proprio dire ti tutti i meteoriti SNC, che devono provenire o da altre zone del pianeta o da altri strati.

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