Un'immagine del telescopio spaziale, sullo sfondo la regione di Vela C. L'immagine di fondo è stata realizzata grazie agli strumenti di Herschel: PACS e SPIRE. Dati raccolti alle lunghezza d'onda del rosso, del verde e del blu; il nord è sulla destra e l'est in alto. Crediti: ESA/PACS & SPIRE Consortia, T. Hill, F. Motte, Laboratoire AIM Paris-Saclay, CEA/IRFU – CNRS/INSU – Uni. Paris Diderot, HOBYS Key Programme Consortium

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L’osservatorio spaziale  Herschel dell’ESA ha esaurito, come previsto, la scorta di elio liquido raffreddante, portando a conclusione oltre tre anni di osservazioni pionieristiche dell’universo freddo.

Una storia illustrata sulla formazione stellare. In questa immagine mozzafiato, ripresa da Herschel nell'infrarosso, vediamo reti intricate di polvere e densi filamenti di gas in IC5146, nella nostra Via Lattea. Crediti: ESA/Herschel/SPIRE/PACS/D.

“Herschel ha superato tutte le aspettative, fornendo un incredibile forziere pieno di dati che terranno gli astronomi occupati per molti anni a venire” ha detto il Prof. Alvaro Giménez, Direttore ESA di Scienza ed Esplorazione Robotica.

“Ci ha offerto una nuova visione dell’Universo finora celata, indicandoci processi prima sconosciuti di nascita delle stelle e di formazione delle galassie, e ci ha permesso di seguire le tracce dacqua attraverso l’Universo: dalle nubi molecolari alle stelle appena nate,  dai loro dischi di formazione planetaria alle cinture di comete”, spiega Göran Pilbratt, scienziato del progetto Herschel dell’ESA.

L’evento non è inaspettato: la missione è cominciata con oltre 2300 litri di elio liquido che è evaporato lentamente da quando fu effettuato il rifornimento finale il giorno prima del lancio di Herschel, avvenuto il 14 maggio 2009. L’elio liquido era essenziale per raffreddare gli stumenti dell’osservatorio spaziale ed avvicinarsi allo zero assoluto, dando modo ad Herschel di effettuare fino a ieri osservazioni scientifiche altamente sensibili dell’universo freddo.

La conferma che l’elio si è definitivamente esaurito è arrivata il 29 aprile, nel pomeriggio, all’inizio della sessione giornaliera di comunicazione della navicella con la stazione a terra nell’Australia occidentale, con un evidente aumento delle temperature rivelato in tutti gli strumenti di Herschel.

14 maggio 2009: il lancio a bordo dell'Ariane 5. Crediti: ESA/CNES/ARIANESPACE - Photo Optique Video CSG, P. Baudon, 2009

Ha effettuato oltre 35.000 osservazioni scientifiche, accumulando più di 25.000 ore di dati scientifici da oltre 600 programmi di osservazione. Ulteriori 2.000 ore di osservazioni di calibrazione hanno inoltre contribuito ad arricchire il set di dati,  custodito presso il Centro Europeo di Astronomia Spaziale dell’ESA, vicino a Madrid, in Spagna.

L’archivio diverrà l’eredita della missione. Senza dubbio contribuirà ad un numero di scoperte   maggiore di quante ne sono state effettuate durante il periodo di vita della missione.

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