Man mano che la New Horizons si avvicina a Plutone, il pianeta si fa ovviamente più grande e più dettagliate le immagini che la potente macchina telescopica a bordo della sonda ci invia (il Reconnaissance Imager a lungo raggio – LORRI). Le nuove immagini sono state scattate tra l’8 e il 12 maggio, da una distanza di poco meno di 77 milioni di chilometri di distanza, e rivelano dettagli di una morfologia estremamente complessa della superficie di Plutone con zone ad alto contrasto tra loro.
Le precedenti immagini erano state riprese circa un mese prima, 32 milioni di chilometri più distante, il che ci consente di avere ora una risoluzione quasi del doppio più definita e, grazie ad una tecnica di elaborazione delle immagini chiamata deconvoluzione, con la possibilità di migliorarne digitalmente i dettagli con maggiore precisione (in ogni caso, vista comunque la possibilità di introdurre artefatti elaborando le immagini, ogni dettaglio rivelato andrà poi confermato nelle prossime settimane, con le immagini riprese a distanza ravvicinata).
Ad aprile Plutone aveva già mostrato ampie zone superficiali ad alto contrasto e, tra quelle più brillanti, in particolare una zona luminosa al polo, che potrebbe indicare la presenza di una calotta polare, risultata ancora più evidente nelle nuove immagini.
Alan Stern, Principal Investigator della missione: «Queste nuove immagini ci mostrano un Plutone con differenti aspetti a seconda della faccia che ci mostra, il che indica una morfologia estremamente complessa o addirittura una diversa composizione geologica delle superfici del pianeta da un luogo all’altro.
«Le immagini sembrano per ora confermare la presenza di una calotta polare, che mostra però un’estensione diversa a longitudini diverse, ma saremo in grado di avere maggiori conferme della quantità di ghiaccio presente quando cominceremo ad avere i primi dati della spettroscopia di quella regione nel mese di luglio».
Nelle prossime settimane, con l’avvicinarsi del 14 luglio, data in cui la navicella sorvolerà Plutone, le immagini miglioreranno sempre più velocemente, assieme alla velocità della sonda, in accelerazione per l’attrazione gravitazionale del pianeta: «entro la fine di giugno, la risoluzione delle immagini sarà quattro volte migliore rispetto a quelle realizzate l’8-12 maggio, e per il momento di massimo avvicinamento ci aspettiamo di ottenere immagini con più di 5.000 volte la risoluzione corrente» ha dichiarato Hal Weaver, project scientist della missione presso la Johns Hopkins University (Maryland).
Quindi cosa riusciremo a vedere? Un pianeta estremamente irregolare, con enormi montagne e canyon o vulcani estinti? Per il momento siamo ancora troppo distanti, ma non è difficile immaginare che magnifico spettacolo attende la New Horizons pronta a fotografare Plutone e il suo sistema di lune nel mese di luglio! E noi con lei…
Magnifico spettacolo ci attende……che emozione….!