Spirit
La tecnica tentata all’inizio di gennaio (Sol 2136), vale a dire lo sterzare le ruote per spostare il terreno prima di tentare i movimenti, sembra aiutare i tentativi. Altri drive sono stati effettuati durante i Sol 2138, 2140 e 2142, ma i progressi sono stati minimi: se non altro non è affondato ulteriormente.
A questo punto è stato deciso di invertire la direzione di marcia. Finora i tentativi di spostamento sono stati effettuati sempre in marcia avanti per ritornare nella direzione da cui Spirit era arrivato nella zona di sabbia soffice (ricordo che il rover si muoveva normalmente in marcia indietro a causa della ruota anteriore destra bloccata).
Durante il Sol 2145 si è deciso di avanzare all’indietro, sempre dopo aver spazzato con lo sterzo nelle buche. Ebbene, Spirit si è mosso, ma soprattutto si è sollevato leggermente, cosa che finora non era ancora successa. Con i movimenti dei Sol 2145, 2147 e 2150 il rover si è mosso fra i 3 e i 4 centimetri e si è arrampicato. Ogni sessione di movimento prevedeva 6 tranche di 5m ciascuna. Tre centimetri di spostamento il primo giorno (e 1 verso l’alto) e 3,5 di spostamento durante il secondo (e 0,3 verso l’alto). Purtroppo durante il tentativo del Sol 2150 la ruota centrale destra (l’ultima funzionante di quel lato) è andata in sovracorrente bloccando il movimento.
Si stanno eseguendo dei test diagnostici per capire se è un guasto vero e proprio o se la ruota è incappata in una roccia.
Il team ha anche preso in considerazione di sfruttare la spinta del braccio robotico, ma può solo spingere per 30N, assolutamente ininfluente sulla dinamica attuale del rover. Oltretutto si rischierebbe di spaccarlo, ma serve ancora, anche se Spirit restasse fermo: fin dove arriva potrebbe analizzare tutto il terreno e vederne le modificazioni con il passare del tempo.
Durante il Sol 2143 la produzione energetica dei pannelli solari è stata di 225 Wh, mentre durante il Sol 2150 è stata di 211 Wh. L’inverno si avvicina e il numero di tentativi per liberarsi diminuisce di Sol in Sol.
Opportunity
Si sta dirigendo velocemente verso un recente cratere da impatto, risalente a circa 1000 anni fa, chiamato Concepcion. Il rover eseguirà una circumnavigazione del catino largo una decina di metri per verificarne le caratteristiche.
Superati anch’esso i 6 anni terrestri sulla superficie marziana, ha anche superato i 19 chilometri (per la precisione 19’216,21 metri) percorsi sulle distese polverose del Pianeta Rosso.
La sua produzione energetica al Sol 2130 è stata di 304 Wh.
In foto il team del JPL durante i test nella “sand box” l’area dove provano i drive prima di applicarli sul vero rover. A destra alla consolle Paolo Bellutta, l’italiano che fa parte del gruppo dei driver.
Fonte: JPL.