Il lancio della seconda fase della campagna di esplorazione marziana ExoMars, inizialmente previsto per il 2018, è slittato a non prima del 2020. Dopo il Trace Gas Orbiter e il modulo sperimentale d’atterraggio Schiaparelli, attualmente in viaggio alla volta del Pianeta Rosso, sarà il turno di altre due sonde: una piattaforma scientifica russa e un rover europeo.
Alla fine del 2015, l’ESA e la Roscosmos avevano istituito assieme ai loro partner industriali una squadra speciale per cercare di recuperare i ritardi accumulatisi nel corso degli anni rispetto alla tabella di marcia originale. Di fronte ai membri delle due agenzie spaziali e del settore industriale, riunitisi a Mosca per l’occasione, la commissione speciale ha annunciato il suo verdetto, indicando che l’entità dei ritardi è tale da compromettere qualunque tentativo di decollare in orario, ovvero nel 2018.
A causa della meccanica orbitale, la finestra di lancio successiva cade nel Luglio 2020.
“Gli esperti russi ed europei hanno fatto del loro meglio per raggiungere la finestra di lancio del 2018,” si legge in un comunicato stampa diffuso il 2 maggio dall’ESA. “La commissione ha concluso che, prendendo in considerazione i ritardi nelle attività industriali europee e russe e nella consegna del carico scientifico, decollare nel 2020 è l’opzione migliore.”
La decisione finale è stata presa dai direttori generali delle due agenzie, Johann-Dietrich Woerner e Igor Komarov. Le due agenzie collaboreranno per assicurarsi che le attività da entrambe le parti procedano secondo gli orari dettati dalla nuova tabella di marcia.