Dopo aver trascorso più di otto mesi parcheggiata 385 chilometri al di sopra della superficie di Cerere, la sonda americana Dawn è pronta a traslocare. Il 2 settembre, la sonda inizierà un trasferimento verso una nuova orbita a 1460 chilometri di quota.

Portandosi a una distanza maggiore dal pianeta nano, Dawn potrà ridurre il suo consumo di idrazina, il propellente utilizzato per modificare l’assetto della sonda. L’idrazina, al momento, è l’unica risorsa che preoccupa gli scienziati. Essendosi Dawn aggiudicata un’estensione il 30 giugno, la priorità degli scienziati ora è far sì che la sonda possa sopravvivere il più a lungo possibile. Qualora dovesse esaurire la sua idrazina, Dawn non sarebbe più in grado di puntare i suoi strumenti verso la superficie di Cerere, i suoi pannelli solari in direzione del Sole o la sua antenna verso la Terra.

«Molte sonde non sarebbero in grado di cambiare la loro altitudine orbitale con così tanta facilità», spiega Marc Rayman della NASA. «Grazie al sistema di propulsione a ioni di Dawn, possiamo manovrarla in modo da ottenere quante più misurazioni scientifiche possibile».

Tra agosto e ottobre 2015, la sonda era nella cosiddetta High Altitude Mapping Orbit (HAMO, alta orbita di mappatura), a 1460 chilometri da Cerere. Nonostante sia più o meno alla stessa altitudine, la prossima orbita di Dawn sarà caratterizzata da una geometria diversa (nello specifico, cambierà l’angolo tra il piano orbitale e il vettore verso il Sole). Ciò consentirà alla sonda di avere un punto di vista del tutto inedito sulla superficie di questo mondo alieno.

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